Tra gli indagati Ferrara , Nigro, Margiotta.
Avviso di conclusione «bis» per il Totalgate e questa volta gli indagati passano da 35 a 40. Il nuovo provvedimento, per il resto del tutto identico rispetto a quello notificato a inizio di luglio dello scorso anno, nasce da un approfondimento di indagine che avrebbe fatto emergere la presenza di altre 5 imprese nel raggruppamento interessato all’appalto per il centro Oli di Tempa rossa, per il quale, secondo l’accusa, sarebbero state sostituite fraudolentemente le buste contenenti le offerte, «alterando contestualmente la documentazione (e in particolare sostituendo il plico ed il contenuto dell’of - ferta originariamente presentati dall’Ati Ferrara con un altro plico, appositamente predisposto e recante all’esterno le sigle apocrife dei commissari di gara».
Così, nell’accusa di concorso aggravato in corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti sono finiti anche gli imprenditori Donato Aliano, Vincenzo Bernardo, Giovanni Carone, Giovanni Leone e Rocco Mazzola, affiancandosi ai vertici Total dell’epoca, a partire dall’Ad Lionel Levha, al titolare dell’azienda capofila, Francesco Rocco Ferrara, al deputato del Pd Salvatore Margiotta, dell’ex presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro (ex Udeur, oggi Api) e di altri imprenditori.
Oltre all’aggiunta di questi 5 nomi si tratta di un provvedimento «fotocopia» di quello di sette mesi fa che nulla cambia rispetto alle altre ipotesi di reato (la principale è sulla presunta associazione a delinquere di cui, per il Pm, farebbero parte quattro esponenti della Total, ossia Levha, il responsabile del progetto lucano Jean Paul Juguet e i funzionari Roberto Pasi e Roberto Francini e il sindaco di Gorgoglione Igniazio Giovanni Tornetta che si sarebbero associati «al fine di commettere più reati contro la pubblica amministrazione e in particolare un numero indeterminato di delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti».
Tra gli indagati figura anche il presidente della Regione, Vito De Filippo, non coinvolto dalle ipotesi di corruzione e turbativa d’asta, ma a cui viene contestato di aver mentito in un interrogatorio «negando di aver mai visto ovvero incontrato Ferrara negli ultimi dieci anni» pur avendo «partecipato a una cena organizzata in Piacenza il 14 settembre 2007 dallo stesso Ferrara» e di aver diffuso «la notizia che Ferrara risultava indagato e sottoposto a intercettazioni (...) notizia che lo stesso De Filippo faceva arrivare, per il tramite del suo più stretto collaboratore Capoluongo, allo stesso Ferrara a cui faceva dire di non volerlo incontrare proprio in ragione della pendenza di un procedimento penale e di operazioni telefoniche». (tratto dalla gazzetta del mezzogiorno)
Così, nell’accusa di concorso aggravato in corruzione aggravata e turbata libertà degli incanti sono finiti anche gli imprenditori Donato Aliano, Vincenzo Bernardo, Giovanni Carone, Giovanni Leone e Rocco Mazzola, affiancandosi ai vertici Total dell’epoca, a partire dall’Ad Lionel Levha, al titolare dell’azienda capofila, Francesco Rocco Ferrara, al deputato del Pd Salvatore Margiotta, dell’ex presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro (ex Udeur, oggi Api) e di altri imprenditori.
Oltre all’aggiunta di questi 5 nomi si tratta di un provvedimento «fotocopia» di quello di sette mesi fa che nulla cambia rispetto alle altre ipotesi di reato (la principale è sulla presunta associazione a delinquere di cui, per il Pm, farebbero parte quattro esponenti della Total, ossia Levha, il responsabile del progetto lucano Jean Paul Juguet e i funzionari Roberto Pasi e Roberto Francini e il sindaco di Gorgoglione Igniazio Giovanni Tornetta che si sarebbero associati «al fine di commettere più reati contro la pubblica amministrazione e in particolare un numero indeterminato di delitti di corruzione e turbata libertà degli incanti».
Tra gli indagati figura anche il presidente della Regione, Vito De Filippo, non coinvolto dalle ipotesi di corruzione e turbativa d’asta, ma a cui viene contestato di aver mentito in un interrogatorio «negando di aver mai visto ovvero incontrato Ferrara negli ultimi dieci anni» pur avendo «partecipato a una cena organizzata in Piacenza il 14 settembre 2007 dallo stesso Ferrara» e di aver diffuso «la notizia che Ferrara risultava indagato e sottoposto a intercettazioni (...) notizia che lo stesso De Filippo faceva arrivare, per il tramite del suo più stretto collaboratore Capoluongo, allo stesso Ferrara a cui faceva dire di non volerlo incontrare proprio in ragione della pendenza di un procedimento penale e di operazioni telefoniche». (tratto dalla gazzetta del mezzogiorno)
bisogna indagare sull'assessore Ierone, perchè ha avuto il coraggio di premiare il Geom Logiodice ( progettista e direttore dei lavori di via Selerno)con un nuovo incarico
RispondiElimina( direzione lavori e coordinatore per la sicurezza ) per i lavori della zona artigianale.
Tutti i professionisti presenti sul territorio si devono ribellare perchè è vergognoso.
Caro assessore questo è un reato alla comunità.
lunedi 1 febbraio su tutti i quotidiani si parlava dell'innagurazione dell'anno giudiziario a potenza'''e pare che il nuovo procuratore COLANGELO nel suo discorso è stato molto chiaro dicendo...che...le cose cambierano senza guardare il passato...speriamo che inizia da questo paese e non solo da via salerno...
RispondiEliminaA proposito di Viale Salerno, credo che siano state usate parole troppo pesanti...Ottavio mi dispiace ma stai un pochino esagerando in questo blog.
RispondiEliminaSe qualcuno ha sbagliato su Viale Salerno pagherà per questo rifacendo i lavori a regola d'arte....
Parliamo solo dell'assessore e del direttore, ma dell'impresa esecutrice nessuno dice nulla..che è per giunta un cittadino di Policoro...
Quindi prima di tirare le somme frettolosamente aspettiamo la ripresa dei lavori.
Un cittadino incazzatissimo di Viale Salerno
...ribadisco un quesito già posto in precedenza: ma i cantieri di via monte rosa e di piazza eraclea si può sapere chi li sta facendo? Avete presente il cartello con tutti i dati dell'impresa, progettisti, importo lavori, ecc.? Mistero!
RispondiEliminaDi via Salerno pare si stia interessando l'Agente segreto 007.
RispondiEliminaIerone è come la pulce nella farina.. Per mancanza di uomini buoni, mi hanno fatto sindaco!!
RispondiEliminacon tutto il rispetto per il lavoro dei giudici, ma a cosa serve se poi nessuno paga?
RispondiEliminaSi fanno favori a destra e a manca infrangendo tutte le leggi, vengono scoperti e poi....???????niente tutto come prima,questo perchè?