di Massimo Brancati
POTENZA - Molti saranno ricandidati. Ma prima di tuffarsi in campagna elettorale e del «rompete le righe», previsto per il 9 febbraio, ci sarà la corsa alla preparazione di documenti per poter ottenere l’indennità di fine mandato. I consiglieri regionali, insomma, avranno una buonuscita che, magari, spenderanno per manifesti, santini e spot. In base all’articolo 10 della legge regionale 38/2002, il consigliere versa mensilmente una quota pari al 5,50 % della propria indennità di carica, pari a 482,78 euro. Al termine del mandato consiliare, riceve l'assegno di fine mandato, che è pari all'ultima mensilità dell'indennità consiliare lorda, moltiplicata per ogni anno di effettivo esercizio del mandato. Facciamo una rapida traduzione in soldoni: al presidente della giunta e del consiglio spetterà una indennità di fine mandato mensile lorda di 9.018 euro moltiplicata per gli anni di mandato. Per fare un esempio, al governatore Vito De Filippo, in carica dal 2005, spetterà una indennità lorda di 45.090 euro. Per gli assessori regionali, invece, l’indennità prevista è di 7.530 euro lordi, sempre da moltiplicare per gli anni di mandato, per i presidenti di commissione di 7.197 euro. Per il «semplice» consigliere, invece, l’assegno sarà di 6.529 euro: ma di soldati senza gradi, nel palazzo di via Anzio, non ce ne sono (si veda articolo in basso), pertanto è un «minimo tabellare» solo sulla carta. Inutile negarlo. La corsa alla poltrona del parlamentino lucano sarà pure animata dalla volontà di mettersi al servizio della collettività, dalla passione per la politica, dalla vocazione, ma l’aspetto economico c’entra. Eccome se c’entra. Ad ogni consigliere regionale spetta un’indennità di carica, uguale per tutti, a cui si aggiunge un’indennità di funzione, che varia in base all'incarico ricoperto. Da queste indennità, oltre alle tasse, vengono trattenute le quote (obbligatorie) per l'indennità di fine mandato e per l'assegno vitalizio e le quote (facoltative) per la reversibilità del vitalizio. Ci sono poi la diaria ed i rimborsi spese per attività e per le missioni.
indennità di carica L'indennità di carica dei consiglieri regionali è pari al 75 per cento dell'indennità mensile lorda dei parlamentari (11.703,64 euro) ed è corrisposta per 12 mensilità.
indennità di funzione L'indennità di funzione viene attribuita ai consiglieri che svolgono particolari funzioni e varia a seconda dell'incarico ricoperto: il presidente di giunta e consiglio avranno il 30% dell'indennità parlamentare (3.511 euro). Assessori e vice presidente del Consiglio 15% dell'indennità parlamentare pari a 1.755 euro. Presidente commissione, segretario consiglio, presidente gruppo consiliare 10% dell'indennità parlamentare (1.170 euro).
Diaria Al consigliere viene riconosciuta una diaria di 3.251,07 euro mensili per le spese sostenute per le attività e i compiti connessi con lo svolgimento del mandato. Al presidente della Giunta regionale ed al presidente del Consiglio regionale, in considerazione delle elevate funzioni di rappresentanza politico – istituzionale che svolgono, questa diaria è maggiorata, rispettivamente, del 30% e del 15%.
Rimborsi A titolo di rimborso per le spese di segreteria e di rappresentanza, al consigliere regionale viene assegnato un contributo mensile di 2.561,27 euro, con obbligo di rendicontazione.
Spese di viaggio Per le attività istituzionali è corrisposto ai consiglieri regionali non residenti a Potenza un rimborso per le spese di viaggio per 18 riunioni mensili, pari ad un terzo del costo della benzina verde necessaria per raggiungere il capoluogo
sono sicura che il buon di sanza e i suoi amicici cederanno tutta la somma per i bimbi di haiti
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