sabato 6 febbraio 2010

Facciamo i conti in tasca ai consiglieri regionali

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• In attesa che incassino l’in - dennità di fine mandato (si veda la Gazzetta di mercoledì scorso), facciamo qualche conto in tasca ai consiglieri regionali in base alle dichiarazioni dei redditi (pubblicate sul bollettino ufficiale della Regione) e relative al 2008. Il più ricco - considerando l’imponibile - risulta l’assessore alle attività produttive, Gennaro Straziuso, primario in pensione, che dichiara 271.693 euro, seguito da Sergio Lapenna, avvocato, con 228.640 euro. Il più povero, si fa per dire, risulta M i ch e l e N ap o l i , anch’egli avvocato, con 58.382 euro. Un migliaio di euro in più dichiara Antonio Tisci. C’è da dire che Napoli e Tisci sono entrati in consiglio a giugno del 2008, così come Inno - cenzo Loguercio - che rispetto a quanto dichiarato nel 2007 (60.690 euro) ha fatto un bel balzo in avanti passando a 130.591 euro - e Adeltina Salierno (108.900 euro). (tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno)
Scorrendo l’elenco dei consiglieri scopriamo che in tre hanno superato il muro dei 200 mila euro di reddito: oltre a Straziuso e Lapenna, anche gli assessori Antonio Potenza (218.644) e Vincenzo Santochirico (208.015) e il consigliere Franco Mattia (201.490). Sfiora la soglia l’attuale senatore Egidio Digilio, all’epoca consigliere regionale, che dichiara 196.577 euro. Tra i consiglieri di «lunga durata», l’unico che deve accontentarsi di un reddito di poco al di sotto dei 100 mila euro è Luigi Scaglione (90.068 euro).
Sul fronte patrimoniale ci sono politici che hanno investito molto sul mattone. È il caso, ad esempio, di Digilio che possiede quote di appartamenti, locali e terreni per un valore di 5 milioni e 164 mila euro. In questa cifra è compresa anche la proprietà al 100 per cento di un’azienda agricola. Loguercio ha un parco-immobili da far invidia, molti dei quali divide al 50 per cento con la moglie. Una casa a Calciano (dove ha anche il suo studio medico di dentista), a Ginosa, ben due a Bologna e una a Roma. Oltre allo studio di Calciano ne ha altri due a Grassano e a Tricarico.
Mentre il governatore uscente Vito De Filippo risulta proprietario solo della casa in cui vive (alla moglie è intestato un altro appartamento a Sant’Arcangelo), tra gli altri consiglieri particolarmente attenti a investire nel mattone ci sono Cosimo Latronico, oggi parla mentare del Pdl, che possiede, in quota parte, diciassette terreni e quattro fabbricati a Nova Siri, Antonio Di Sanza con quattro appartamenti (tre a Policoro e uno a Perugia) e l’attuale parlamentare C a rl o Chiurazzi che possiede due immobili e un terreno in proprietà e due fabbricati in comproprietà a Nova Siri. Tra i «potentini» si difende l’avvocato Sergio Lapenna che può contare su un patrimonio costituito da tre abitazioni a Potenza e una casa a Bernalda. Ma Lapenna è anche uno dei pochi consiglieri ad aver visto diminuire il proprio reddito: è passato, infatti, da 237 mila euro del 2007 a 228.640 dell’ultima dichiarazione.

5 commenti:

  1. poveri noi pecorono che facciamo a gara per un posto sotto il palco a battere le mani a sti .....

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  2. firmare per una discarica di rifiuti ,per una trivella è una responsabilità che richiede un compenso elevato....

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  3. MI RACCOMANDO ADESSO VOTIAMO SANTOCHIRICO!!!!!!!!PERCHE' E' STATO UN BRAVO POLITICO!!!!!!!!

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  4. Credo sia indispensabile che queste cifre arrivino nelle case di tutti i cittadini; tutti devono sapere che fine fanno i nostri soldi. . Ma chi le ha stabilite? E’ una vergogna, un insulto per tutti quelli che non riescono ad arrivare alla seconda settimana del mese. Perché tanta differenza rispetto agli altri stipendi? La politica ormai è diventata una professione con lo stipendio più alto. I nostri politici vivono nell’extra lusso, hanno a cuore solo gli interessi di pochi (della classe più ricca). Ma non vi sentite come il popolo francese nel periodo della monarchia? Il Terzo Stato! Il cui diritto, di fatto, era soltanto quello di lavorare per i sovrani. I nostri politici (non tutti per fortuna) oggi sono come i tossicodipendenti BUGIARDI e INGORDI. Si sono presi la dignità di molti con l’alibi della crisi e ora vogliono anche l’anima!. Non vi sembra che sia giunta l’ora che questo scempio finisca? non so, magari attraverso un referendum, si potrebbe chiedere l’opinione generale cominciando proprio dalla rete. Ottavio che ne dici di organizzarci in questo senso?. Sono sicura che se la “paghetta” dovesse modificarsi non vedremmo più tutto questo accanimento per la “poltrona” .

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