domenica 20 dicembre 2009

Infame, ti ammazzo»


Scanzano Jonico- Dopo Gerardo Schettino finisce in gabbia anche il suo amico Nico Ragone. Gli arresti rientrano nell'operazione Agroracket: lunedì scorso era finito in carcere l'uomo accusato di estorsione continuata e tentativo di estorsione continuata ai danni di Rocco Zuccarella, un imprenditore agricolo del metapontino, che non aveva mai denunciato gli episodi contestati alla polizia. In mattinata gli agenti di polizia giudiziaria della Squadra Mobile e del Commissariato di P.S. di Scanzano Jonico hanno comunicato l'arresto di uno suo complice, il trentasettenne Nico Ragone, con l'accusa di tentato omicidio, porto abusivo d’arma e resistenza a Pubblico Ufficiale. L'episodio che ha fatto scattare le manette è avvenuto nella serata di giovedì 17 dicembre intorno alle 20 all'interno di un bar di Scanzano. Nonostante le forze dell'ordine abbiamo precisato in conferenza stampa che l'imprenditore Zuccarella non ha mai sporto denuncia sui tentativi di estorsione da parte di Schettino, il suo amico Ragone è convinto che l'imprenditore abbia informato la Polizia. Mentre si intrattiene con gli amici nel bar ed esprime le sue riflessioni in merito ai conoscenti presenti nel bar, Nico Ragone si accorge che la sorella dell'imprenditore sta rientrando a casa. L'abitazione è attigua al bar. Ragone a quel punto esce fuori inveisce contro la ragazza, che cerca subito di sfuggire provando ad entrare nel portone. A quel punto mentre Ragone continua a sfogare la sua rabbia contro il portone la ragazza chiama il 113 mentre il padre allarmato dalle urla per cercare di salvare sua figlia dall'ira di Ragone. A quel punto è proprio Ragone ad estrarre un coltello e travolto da un raptus omicida prova a colpire il papà della ragazza, il signor Giovanni Zuccarella, sia al petto che sul volto. L'arrivo delle forze dell'ordine costringe Ragone a fuggire mentre papà e figlia sono in evidente stato confusionale. A quel punto la Polizia avvia la caccia all'uomo: Ragone viene ritrovato a casa e all'arrivo degli agenti si scaglia con violenza contro di loro e per evitare l'arreseto sguinzaglia anche il cane. Ma per lui non c'è scampo. Ragone viene arrestato e trasferito presso il carcere di Matera. I particolari dell'operazione sono stati illustrati in mattinata dal capo della Squadra Mobile di Matera Nicola Fucarino e dal Dirigente del commissariato di Scanzano Roberto Ciriello. Gli agenti hanno precisato che saranno intensificati i controlli sulla costa jonica per cercare di arginare un fenomeno preoccupante come quello dell'estorsione. Purtroppo nel caso specifico l'imprenditore non aveva mai collaborato con le forze dell'ordine. Pertanto se saranno riscontrati nuovi episodi di estorsione per gli imprenditori potrebbe scattare anche la denucia per favoreggiamento.

5 commenti:

  1. che gentaglia. Esiste ancora sta gente in giro? Ignoranti e ladri di polli . Grande Operato della Polizia

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  2. Non credo che 2 persone potessero tagliare tutti quegli alberi, avranno avuto sicuramente dei complici.Fiducioso nella giustizia auspico che anche gli altri vengano messi alla sbarra.Forza Giovanni!

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  3. La fam. Zuccarella é una della famiglie storiche scanzanesi, olt´re che una famiglia di lavoratori e gente onesta! Finalmente la polizia inizia a ripulire Scanzano da questi infami (loro si!!!che chiedono il pizzo a chi lavora!!!) e nullafacenti! Ragone é un noto spacciatore e tossico, speriamo che resti in galera!!! Scanzano é con la fam. Zuccarella!!!!

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  4. Gli devono saltare le mani a questi bastardi che vogliono vivere sulle spalle degli altri

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  5. imparate a parlare di meno e informarvi meglio sui fatti.... a parlare e' uno scanzanese doc.....

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