lunedì 12 ottobre 2009

PRC e cittadinanza attiva: la giunta provinciale è illegitima


Il Berlusconismo e le affermazioni del legale di berlusconi, avv. Ghedini fanno scuola anche in Basilicata, ed il primo apprendista sembrerebbe il presidente della provincia di Matera e probabilmente la sua maggioranza.
Che cosa ha detto l’avv. Ghedini?
Ha affermato stando a quello che dicono i giornali, che la legge è uguale per tutti, cambia solo il modo di applicarla. Nei giorni scorsi , cittadinanza attiva ha invitato il presidente della provincia di Matera a rispettare la legge e lo statuto includendo una donna tra gli assessori. Il presidente Stella si è detto d’accordo, ma ha preso tempo fino a dicembre. Proprio come Ghedini: la legge va rispettata ma i tempi del rispetto sono elastici, e così come Berlusconi vuole scegliere lui i tempi per essere processato, Stella vuole scegliere i tempi e i modi di applicare lo statuto. Rifondazione comunista a suo tempo ha denunciato all’opinione pubblica la violazione dello statuto. Altri ora, stanno organizzando per proporre ricorso al Tar. Noi aderiremo a questo ricorso. Ai partiti e ai gruppi consiliari del centrosinistra, vogliamo dire: volete imitare il centrodestra, quando si tratta di rispettare le regole? Noi pensiamo che quegli esempi non debbano essere seguiti. All’illegittima composizione della giunta, illegittima sul piano politico e su quello giuridico, bisogna rimediare subito.Chiediamo coerenza a tutti in particolar modo a Sinistra per la Basilicata e IDV.L’atto di nomina della giunta può comportare la caducazione delle delibere adottate dalla giunta. Chi vuole rispettare la legalità, non può rendersi complice. Invitiamo il Presidente Stella a provvedere entro il 30 ottobre. Invitiamo l’assessore Montemurro dell’IDV ( delega alla pari opportunità) e l’assessore Rondinone a disertare le illegittime riunioni di giunta fino a quando la sua composizione non sarà conforme allo statuto e alla legge.


Cittadinanzattiva chiede a Stella: «O una donna in giunta o andiamo al Tar»


Nella sua lettera inviata a Stella il presidente di Cittadinanzattiva Maria Antonietta Tarsia ha ripercorso i diversi momenti della situazione:«a seguito di elezioni è stato rinnovato il Consiglio Provinciale e lei è stato eletto Presidente della Provincia. Ha nominato la nuova Giunta composta interamente da persone di sesso maschile. La nomina è avvenuta in violazione dell'art. 34 dello Statuto dell'Ente il quale dispone che nella composizione della Giunta “ dovrà essere promossa la presenza dei rappresentanti di entrambi i sessi”.
La nomina in parola è stata subito criticata sotto il duplice profilo della violazione di norme e della insensibilità politica. A tali rilievi si è risposto con motivazioni inaccettabili. A parere della organizzazione che rappresento lei aveva l'obbligo giuridico di nominare almeno un assessore con persona di sesso femminile.
L'obbligo è previsto dallo Statuto il quale usa il verbo promuovere e lo rafforza con un altro verbo che esprime un dovere inderogabile.
Per altro, la presenza di entrambi i sessi è prevista dalla legge nazionale costituita dall'art. 6 del Testo unico degli Enti Locali n.267/2000. Vi è di più.
La legge regionale della Basilicata n. 27, del 26//11/1991, all'art. 2 prevede che ai soggetti che non assicurano l'applicazione della norma sulla parità, la Giunta Regionale può revocare eventuali contributi regionali ad essi assegnati» ricorda ancora la Tarsia. «Negli ultimi giorni è stata pubblicata una ordinanza con la quale il TAR Puglia, sezione di Lecce, ha ingiunto al Presidente della Provincia di Taranto di nominare, nel perentorio termine di giorni 30, un assessore donna.
L'organizzazione cittadinanzattiva che io rappresento ha ricevuto varie sollecitazioni per agire affinchè la Giunta Provinciale di Matera venga integrata da persona di sesso femminile con la ulteriore specificazione, che, in mancanza si sarebbe dovuto adire il TAR per i provvedimenti di competenza.
Rappresentata l'esigenza di garantire il rispetto di norme di legge e di Statuto debbo aggiungere che, se non intervenisse un provvedimento nel senso richiesto, si correrebbero due rischi. Il primo rappresentato dal fatto che tutti i provvedimenti della Giunta potrebbero essere impugnati per illegittima composizione dell'organo deliberante; il secondo dal rischio concreto di perdere eventuali contributi regionali.Tanto premesso, La invito formalmente al rispetto delle norme di legge e di Statuto integrando la Giunta con persona di sesso femminile.
La richiesta di integrazione dovrà essere effettuata entro e non oltre la data del 30 ottobre 2009. Ciò perché essendo stata la Giunta nominata il 22 luglio 2009, il termine di impugnativa del relativo decreto va a scadere il 5 novembre 2009.
Se, pertanto, l'invocato provvedimento non intervenisse entro il 31 ottobre, Cittadinanzattiva utilizzerà i primi 5 giorni di novembre per proporre ricorso innanzi al TAR. Confido in una sua pronta azione affinchè il problema, per il rilievo che ha sul piano giuridico e sul piano politico, venga risolto entro il termine innanzi indicato onde evitare di dover richiedere alla magistratura l'intervento sostitutivo. Alla Commissione di Pari Opportunità e ai Capi Gruppi Consiliari si chiede di adoperarsi per la soluzione del problema evidenziato.
Al Presidente della Regione Basilicata espressamente si chiede, ove entro la data del 31/10/2009 la Giunta Provinciale non fosse integrata con la presenza di una donna, di revocare tutti i contributi regionali così come dispone l'art.2 della legge regionale n. 27/1991». La questione dunque rimane aperta e rischia di vivere nelle prossime settimane delle nuove puntate a meno che gli interventi previsti dallo statuto e la presenza femminile in giunta non venga garantita dal Presidente della Provincia Stella.

8 commenti:

  1. frammartino...alla tua domanda sai come rispondono a bari??? ..." e và..và..."

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  2. sinistra e opportunitàlunedì, 12 ottobre, 2009

    rondinone dopo anni di viceregno adesso intende lasciare il segno e mai diserterà l'aula per questa ragione.

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  3. perchè nn hai aperto i commenti sui rinvii a giudizio?
    Dalle pagine del giornale qalche gg fa tuonava con i suoi sostenitori(dai blog) che toghe lucane erra una farsa.....vedremo



    ps:metti 1 foto di Nicolino senza occhiali....sembra il cieco di parco delle cicogne

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  4. Cittadinanza attiva si è apertamente schierata con sinistra e libertà, hanno i loro rappresententi in provincia non è il caso caro Frammartino che se la vedano da soli?Sempre in mezzo poi a loro le glorie e a te i vaffa...
    ritagliati una quota di c... tuoi, vediamo quest'ennesima forza liberista della sinistra cosa sa fare...

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  5. Cittadinanzattiva è apartitica. La sua segretaria non è iscritta a nessun partito. Difende i più deboli e non i c.... come voi.

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  6. Taranto: giunta provinciale senza donne, Tar Puglia la annulla
    giovedì 24 settembre 2009 16:37
    BARI (Reuters) -

    Il Tar della Puglia, sezione di Lecce, ha accolto oggi il ricorso presentato da un comitato locale che aveva chiesto con un ricorso l'annullamento della giunta della Provincia di Taranto, di centrosinistra, perchè non ha rispettato le quote rosa, così come dispone lo stesso regolamento dell'ente.
    "Il presidente Gianni Florido ha nominato gli assessori senza una rappresentanza femminile, anche in violazione del principio di non discriminazione previsto dalla Costituzione italiana e della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea", ha detto al telefono a Reuters l'avvocato Nicola Russo, coordinatore di "Taranto futura", il comitato che ha presentato il ricorso.

    "Ora la giunta provinciale è illegittima e si dovrà procedere alla sua modifica entro 30 giorni, pena la decadenza della stessa, in modo tale da assicurare la presenza di entrambi i sessi" spiega Russo.

    La giunta provinciale di Taranto guidata da Gianni Florido (Pd) è composta da 10 assessori, tutti maschi.

    "Noi pretendiamo la presenza di almeno tre donne, anche se sarebbe meglio fare cinque assessori donne e cinque maschi. Ma se il presidente non nomina ameno tre donne entro il mese noi presenteremo al Tar un'altra istanza. Perchè la nomina deve essere proporzionale. Non solo, nel ricorso abbiamo anche sostenuto che non può essere una scelta politica: tutte le nostre ragioni sono state accolte dal Tar", ha aggiunto Russo.

    Intanto il presidente della Provincia di Taranto si difende dicendo che non c'è stata "alcuna attività discriminatoria, non sono un maschilista".

    "Mi adeguerò a una norma che peraltro condivido e che ho fatto cambiare io stesso nello Statuto con l'articolo 48 dello Statuto della Provincia. Farò in modo di rappresentare il genere femminile nel governo provinciale, come avevo già spiegato nelle motivazioni con cui ho presentato la giunta il 3 settembre scorso, con un secondo decreto di nomina", ha detto al telefono a Reuters Florido. Dicendosi vittima "di una criterio concordato e messo in pratica da tutti i partiti della mia coalizione".

    Non è la prima volta che davanti al Tar, in Puglia, si deve discutere del mancato rispetto delle quote rosa nella formazione delle giunta. Proprio in provincia di Taranto c'è il precedente del comune di Maruggio. Mentre in provincia di Bari, nel settembre del 2008, fu sempre il Tar, questa volta della sezione di Bari, ad imporre al sindaco di Molfetta, Antonio Azzolini, (senatore in carica del Pdl) la presenza femminile in giunta, non ritenendo sufficiente l'elezione in Consiglio Comunale di sole quattro donne.

    A presentare l'istanza furono la Commissione femminile della Regione Puglia e alcuni consiglieri dell'opposizione di centrosinistra.

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  7. Ma il bravo buono bello bis Serafino Di Sanza che fa? Che pensa? Partito in tandem é scomparso prima di giungere all´orizzonte!

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  8. serafino come al solito al contrario di quello che pensate fa i cazzi suoi, come sempre.....

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