martedì 8 settembre 2009

Policoro:dopo le trivelle in mare fermiamo le estrazioni sulla costa Jonica e nell'entroterra

Saggie osservazioni presentate dalla regione Basilicata al Ministero dell'ambiente sulle trivellazoni in mare dopo aver ascoltato la voce delle associazioni ,dei sindaci e degli operatori economici dello Jonio , auspichiamo che il Ministero dell'Ambiente cancelli definitivamente la concessione petrolifera nel mar Jonio senza dover di anno in anno opporci a nuove richieste da parte di altre società petrolifere. Auspichiamo altrettanta saggezza anche sulla terraferma e proprio sulla costa jonica dove proprio a Policoro in pieno ferragosto la Regione ha autorizzato un pozzo petrolifero vicino ad abitazioni,pozzi del consorzio di bonifica e attività agricole intensive. Sono inoltre ben 5 i titoli di concessione e 2 i permessi diricerca vigenti che riguardano la costa ionica lucana ed ilsuo immediato entroterra. Alle concessioni di coltivazione già esistenti con 23 pozzi attivi che estraggono gas denominati Nova Siri Scalo (Gas Plus Italiana), San Teodoro(Medoilgas Plus Italia), Recoleta (Gas Plus Italia),Scanzano (Medoilgas Plus Italia), Policoro (Gas Plus Italia)si aggiungerebbero i due permessi di ricerca denominati Masseria Gaudella (situato tra la costa ionica el’immediatoentroterra di Bernalda, Pisticci – Società Medoilgas Plus Italia) e Montalbano (Medoilgas Civita –Vega Oil e Gas Natural Exploraction). Serve subito un confronto aperto tra popolazioni e istituzioni per scrivere regole definite sulle estrazioni petrolifere non solo in mare ma sopratutto sulla terraferma e sulla costa Jonica .In termini proprio di democrazia , le estrazioni segneranno il territorio e le economie locali per sempre per cui nelle scelte vanno coinvolte massicciamente le popolazioni e non esiste in merito il potere delle regioni o dello stato che decidono a priori sulla testa dei cittadini , qui esiste uno specifico interesse delle multinazionali del petrolio e un aleatorio interesse nazionale . In termini ambientali vanno scritte le regole su dove è possibile trivellare come avviene in altre nazioni(negli USA è proibito trivellare a 160 Km dalle coste,parchi ,centri abitati e sono proibiti i centri oli perchè ritenuti altamente inquinanti) , il liberismo petrolifero fa enormi danni all'ambiente, all'economie locali e alla salute dei cittadini (vedi trivelle lungo le coste ,vicino alle abitazioni,bacini idrici,centri nucleari ,parchi,aree agricole e turistiche) .In termini di sicurezza per la salute delle popolazioni ,occorre più trasparenza sui processi di estrazione e lavorazione del petrolio , e leggi regionali e nazionali che limitino le emissioni inquinanti riportandoli almento a quanto prevede l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) vedi il caso dell'idrogeno solforato (0,005 ppm -parti per milione secondo OMS e 30 ppm per l'industria petrolifera italiana,ossia 6000 volte superiore).Per poi terminare sulle questioni economiche collegate alle attivittà estrattive, i lucani non svendono il proprio territorio e le proprie economie per pochi centesimi di sconto sulla benzina, il gioco deve valere la candela e se qui si rinuncia all'agricoltura il gettito economico deve essere così elevato non solo da sostenere i redditi delle famiglie( così come accaduto in Alaska , dove i redditi si sono declupicati) ma deve essere tale da creare in futuro alternative economiche ( vedi il Texas dove si è rinunciato al turismo , ma sono tutti ricchi per le royalites petrolifere) .Proprio in termini di federalismo (promosso proprio dall'attuale governo) se distruggiamo le economie locali che ci sostengono non potremo in futuro pagarci nememno le scuole e gli ospedali .Nel frattempo dopo aver estratto tutto il petrolio , distrutto agricoltura e turismo e con l'emigrazione che avrà raggiunto livelli paurosi , qui in Basilicata non resterà che un arido deserto dove potranno campeggiare allegramente le lobby dei rifiuti e delle scorie nucleari .

TRIVELLAZIONI, SINDACO POLICORO: SIAMO FERMAMENTE CONTRARI

“La posizione della Regione Basilicata acettata dal ministero dell'ambiente , contraria alle trivellazioni nel mar Jonio, viene salutata positivamente dal sindaco di Policoro Nicola Lopatriello che afferma: “Siamo fermamente contrari alle perforazioni in mare perché ritengo che sia un’ulteriore violenza del territorio e un danno per tutto il turismo del comprensorio. Già in un recente Consiglio comunale ci eravamo opposti con un documento approvato all’unanimità. Oltre all’aspetto ambientale – prosegue - mi preme sottolineare la grande sinergia istituzionale: Comune, Provincia, Regione, Governo su temi che stanno a cuore a tutti i cittadini, mettendo da parte posizioni politiche divergenti e guardando all’orizzonte comune che sono appunto gli interessi collettivi e restituendo “sovranità” al territorio che troppe volte ha subito passivamente decisioni discutibili su temi di varia natura”.bas 02

5 commenti:

  1. togli questa faccia, gia lo dobbiamo sopportare altri quattro anni.
    Poi lo metteremo nel palaghiaccio per tenergli fresca la memoria di quello che ha prodotto.

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  2. Ma le tabelle che ci accomunano ai ROM devonoo stare per sempre?

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  3. A che serve la baita nel secondo piano di zona?
    E' funzionante?
    Non la si può utilizzare facendoci dormire quel signore che gira sempre a piedi per policoro e dorme all'agghiaccio?

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  4. Frammartì nel pozzo del secondo piano di zona è finita l'acqua oppure .....

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  5. frammartì ma non ti vergogni..

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