domenica 6 settembre 2009

Matera:«Suina», tre casi rischio psicosi anche da noi

In Basilicata nove in tutto, di cui tre casi in provincia di Matera. «Niente panico. Ci siamo mossi per tempo per essere pronti ad affrontare l’influenza da virus A/H1N1 o suina o messicana». Giuseppe Montesano, direttore sanitario della Asm, si mostra tranquillo di fronte a quella che molti paventano come una bufera che investirà le strutture sanitarie del Paese nella massima espansione della virosi. E ciò anche in base all’impatto, sinora, con Matera e provincia della “suina”. “Sì. Abbiamo avuto tre casi con diagnosi certa ricoverati presso l’Unità operativa di malattie infettive. L’ultimo, una decina di giorni fa. I tre colpiti non avevano relazioni fra loro. I casi si sono verificati nell’arco di 10 giorni». Avete avuto anche casi probabili? «Sì. Sono stati gestiti a domicilio poichè avevano una diagnosi di probabilità ma sono guariti prima del test specifico. Si trattava di persone venute in contatto con un caso certo». A Policoro si è parlato di un paziente ricoverato a Matera ed entrato in coma. Vox populi? «I tre casi sono stati trattati in modo efficace e risolutivo. Smentisco che uno di loro sia entrato in coma per influenza da A/H1N1». Un cittadino che riterrà di aver contratto la “suina”, magari perché accuserà i sintomi dell’influenza “cla s s i c a ”, come dovrà comportarsi?«Dovrà fare riferimento al suo medico di medicina generale perché la Asm gestirà la problematica loro tramite. Con loro ci sarà un continuo rapporto informativo–formativo. Conviene avere questi medici come riferimento perché, altrimenti, si correrà il rischio di intasare gli ospedali. Che, quando si scatenerà la pandemia, debbono essere disponibili per i ricoveri». Il medico di famiglia che ha il sospetto di avere di fronte un soggetto con sospetta “suina” cosa dovrà fare? «Inviare il paziente o ai pronto soccorso degli ospedali di zona, che hanno il loro protocollo, o all’Unità di malattie infettive di Matera». A Matera avete i kit per la diagnosi di certezza? «No. La diagnosi la fanno a Bari anche se i campioni da esaminare vengono prelevati da noi».Si porrà anche il problema di pazienti che non potranno andare in giro per reparti? «L’iter dei sospetti è medico curante, pronto soccorso, malattie i n f e t t ive » . La Asm è attrezzata per affrontare la situazione? «Abbiamo strutture ospedaliere adeguate, un reparto di malattie infettive, due servizi di prevenzione per la vaccinazione. Crediamo che non ci saranno particolari difficoltà».

F.Mele (tratto dalla Gazz. Mezz.)

VIRUS, SIMONETTI (PRC): PREDISPORRE UN PIANO REGIONALE
(ACR) - Un piano regionale per affrontare in Basilicata la “nuova influenza”, attraverso una campagna di informazione, la definizione di azioni per la somministrazione del vaccino, l’istituzione di centri di stoccaggio, misure adeguate di prevenzione, è stato sollecitato dalla presidente del Gruppo Prc in Consiglio regionale Emilia Simonetti.
Nel sottolineare che “sulla base dei dati ufficiali sono state sette le persone contagiate dal virus AH1N1 in Basilicata, ma sono tutte guarite (prevalentemente ragazzi di ritorno da viaggi all'estero effettuati per studio o per vacanza) e che sono in totale 80mila le dosi di vaccino su cui può disporre sinora la sanità lucana”, Simonetti sostiene che “senza alcun allarmismo, è necessario però tenere conto degli aspetti medici del virus con circa duemila casi di nuova influenza accertati in tutta Italia. Bisogna considerare che molte persone vengono contagiate senza accorgersene, o si ammalano di una forma lieve, che viene curata con qualche semplice rimedio. Perciò i contagi sono molto più numerosi dei casi accertati”.
“Per questo – aggiunge la presidente del gruppo Prc - come è già avvenuto ad opera della Regione Toscana si tratta di preparare il piano contro la nuova influenza ipotizzando la situazione peggiore, quella che richiederebbe nella fase ipotizzata di più acuta emergenza (tra novembre 2009 e gennaio-febbraio 2010) non solo un’intensificazione della vaccinazione ma anche un aumento dei posti letto negli ospedali e comunque un numero maggiore di personale sanitario (medico ed infermieristico). Altri interventi, ai quali pensare per tempo, si riferiscono alle strumentazioni in dotazione ad ospedali e strutture sanitarie, tra i quali nuovi respiratori artificiali da aggiungere a quelli già presenti nelle unità di rianimazione degli ospedali lucani”.
“E’ evidente – dice Simonetti - che un ruolo rilevante per contrastare la pandemia e tranquillizzare i cittadini spetta ai medici di famiglia e ai pediatri mentre dal governo si attendono indicazioni precise sulla strategia per combattere la Nuova influenza, soprattutto per quanto riguarda il vaccino. Infine, visto che la malattia potrebbe essere molto diffusa ma generalmente blanda, si vuole evitare che persone senza problemi particolari finiscano ad intasare i pronto soccorso. Anche per questo sarà fondamentale il lavoro dei medici che stanno sul territorio”.

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