martedì 25 agosto 2009

Frammatino e Di Sanza sui tagli del personale della scuola a Matera




Frammartino: Rifondazione sostiene il Sit In permanente dei precari della scuola di Matera




Il Prc della provincia di Matera al sit in permanente organizzato dalla Flc davanti al provveditorato per sostenere la protesta dei precari della scuola contro i provvedimenti del governo nel settore.
“Nella calura agostana e nell'assordante silenzio mediatico – dice il segretario provinciale del Prc, Ottavio Frammartino - il Governo sta per produrre il più grande licenziamento di massa nella storia della Repubblica. In Basilicata sono previsti quasi 1000 posti in meno tra docenti e personale Ata che vanno ad aggiungersi all'esercito crescente dei senza lavoro della Basilicata”.
“Oltretutto i tagli agli organici delle scuole non resteranno senza conseguenze per gli studenti e le loro famiglie: ci saranno classi sovraffollate in violazioni delle norme sulla sicurezza, richieste dei genitori non rispettate – sostiene ancora Frammartino - visto che non verrà garantito il tempo pieno a tutti coloro che lo hanno richiesto, alunni diversamente abili privi di sostegno, un generale impoverimento dell'offerta formativa”.
Il Prc, nel chiedere all’esecutivo regionale di mettere “al primo posto dell’agenda di governo la questione occupazionale dei precari della scuola”, sollecita la Provincia di Matera a procedere alla “riforma della Long List della formazione professionale in modo da prevedere l’utilizzo dei precari della scuola” e “di procedere alla diffida nei confronti dei presidi e del direttore generale scolastico nel chiedere nella formazione delle classi di rispettare i parametri del rapporto alunni classi ai fini della sicurezza”.
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TAGLI SCUOLA, DI SANZA (PD): TUTELARE IL TERRITORIO


“Nonostante i diversi tentativi avviati nei confronti del Governo nazionale dalla Regione Basilicata, dalle Province e dai Comuni lucani, tesi ad attenuare i tagli alla scuola pubblica lucana ed a rendere la riforma Gelmini (leggi Tremonti) meno drastica per i nostri Comuni, soprattutto per i più piccoli e marginali, giunge il verdetto finale da parte del Ministero della Pubblica Istruzione: circa 1000 posti di lavoro in meno nel solo anno scolastico 2009-2010, di cui circa 700 per il personale docente e 300 per gli ausiliari ATA. Un vero dramma per il mondo della Scuola in Basilicata e soprattutto per tutti quei giovani lucani che vivono nei Comuni di montagna dove, non per colpa loro, non vi sarebbero i numeri giusti per garantire un servizio pubblico scolastico”.
E’ quanto dichiara il consigliere regionale del Pd Antonio Di Sanza, per il quale “la riforma alla fine, non tiene conto dei territori, della scuola come istituzione, come presidio dello Stato in tante piccole comunità, della scuola come unico riferimento di apprendimento ma anche di svago per tanti studenti cui, purtroppo, gli stessi Comuni nient’altro riescono ad offrire per assenza di risorse economiche. Una riforma che licenzia, aumenta ancor più il precariato ed elimina servizi essenziali. Questo è il risultato della ‘sforbiciata’ dei ministri Gelmini / Tremonti. E questa non è una valutazione personale, né solo del Pd, ma anche di altre Regioni italiane, come la Lombardia e la Sicilia che, di fronte alla ‘scure tremontiana’, hanno provveduto diversamente al fine di tutelare i loro territori ed i posti di lavoro che altrimenti sarebbero saltati, prendendosi in carico buona parte della spesa necessaria per garantire il servizio scolastico nei rispettivi territori”.
“Credo che anche la Regione Basilicata – conclude Di Sanza – dovrà seguire rapidamente lo stesso esempio. L’assessore regionale Autilio, infatti, sta già lavorando ad un protocollo d’intesa con il Ministero della Pubblica Istruzione che prevede una compartecipazione economica da parte della Regione, finanziata dai fondi europei, per garantire i posti di lavoro, che altrimenti verrebbero tagliati, ed un servizio pubblico scolastico in tutti i Comuni della Basilicata. Alla Regioni ‘autonomiste’, Lombardia e Sicilia, è stato concesso. Ora tocca a noi lucani pretenderlo ed anche rapidamente prima che i drastici effetti della ‘riforma’ producano danni irreparabili”.

4 commenti:

  1. Di Sanza candidato alla presidenza della regione basilicata, qualcuno potrà essere contrario ma è l'unico che sta davvero sui problemi!

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  2. ma non scherziamo.......

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  3. Io sono daccordo per Di sanza, del resto poi c'èà qualcun altro? Almeno si esprime sulle questioni, di certo è meglio di Latronico, che fa spallucce e sulla scuola dice che essendo poca la nataità i tagli sono giustificati.
    Per policoro sarebbe un bel riscatto DI SANZA alla regione

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  4. Si Di Sanza alla Regione e Frammartino alla Presidenza del Consiglio! Basilicatesi riscattiamoci!!!

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