mercoledì 15 luglio 2009

Marinagri: Pericolo di confisca

Alcuni beni di Marinagri sono suscettibili di confisca .I giudici del tribunale del riesame di Catanzaro lo sostengono senza giri di parole. C’è l’abuso edilizio. E’ c’è la truffa. In 25 pagine il presidente del riesame Adalgisa Rinaldo e i due giudici a latere , spiegano perché hanno detto di no al dissequestro del megavillaggio.L’appello presentato dagli avvocati di Marinagri è infondato. Scrivono i giudici. La caducazione delle autorizzazione concesse in deroga alle autorizzazione alla inedificabilità delle zone in oggetto di trasformazione della trasformazione urbanistica realizzata dalla società di Marinagri ha determinato la illegittimità degli interventi eseguiti senza che rispetto ad essi possa assumere rilievo la esecuzione tardiva delle prescrizioni, perché diversamente opinando, sarebbe dimesso all’arbitrio privato l’esecuzione dei lavori che al contrario sono stati riconosciuti fondamentali per assicurare la salvaguardia delle incolumità pubblica contro il rischio inondazione. Secondo i giudici è impossibile rimette le cose a posto. E gli atti adottati dopo l’abuso edilizio e quelli emessi dall’autorità di bacino dal comune di Policoro sono illegittimi. E ancora: “ la mancanza di autorizzazione non possono essere oggetto di salvezze postume, stante l’illegitimità della successiva attività edificatoria”. Gli argini per mettere il villaggio in sicurezza da possibili inondazioni del fiume Agri “avrebbero dovuto elevarsi – scrivono i giudici – in contemporanea all’esecuzione dell’insediamento”. Invece : alla data del 29 maggio 2007 i lavori di innalzamento degli argini non erano ancora cominciati, mentre quelli per la realizzazione del complesso Marinagri procedevano in modo spedito”.E niente possono le delibere del consiglio comunale di Policoro. Ecco come liquidano la vicenda i giudici del riesame : “ la sanatoria degli illeciti urbanistici contenuta in un provvedimento dell’ente del territorio non estingue e non può estinguere il relativo reato nel caso di lottizzazione abusiva”. E pacifico infatti, in dottrina e in giurisprudenza, che il reato di lottizzazione abusiva non può beneficiare delle mutate disposizioni amministrative che dopo la commissione del reato rendano possibile edificare sulla stessa area. In particolare nel caso in specie, pur non ricorrendo l’ipotesi di lottizzazione abusiva la possibilità della sanatoria delle opere eseguite senza permesso di costruire è comunque subordinata alle condizioni prima richiamate, condizioni allo stato non verificatosi. Il sequestro quindi va considerato –secondo i giudici- uno strumento che risponde in modo diretto alla gravità dell’offesa all’interesse collettivo rappresentato dalla ordinata programmazione e gestione degli interventi sul territorio.E concludono “Come correttamente rilevato dal PM, devono essere ritenute sussistenti le esigenze cautelari idonee a giustificare il provvedimento di sequestro anche con riferimento al reato di truffa aggravata , atteso che i beni ( in particolare Hotel thalas e porto Akiris) oggetto di finanziamento in parte erogato a favore di Marinagri e delle società succedute alla stessa in astratto sono suscettibili di confisca
F. Amendolare ( Il quotidiano della Basilicata)
Lunedì il blog pubblicherà l'ordinanza del tribunale intergralmente.

5 commenti:

  1. A facc du cazz.....!

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  2. basta con qst marinagri!

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  3. MARINAGRI E' STATA PER POLICORO UNA SPERANZA, DURATA 20 ANNI.ORA DOPO QUANTO EMERSO TUTTO CAMBIA E FAREBBE BENE IL LOPATRIELLO A PRENDERENE ATTO, COME STESSA COSA DOVRANNO FARE LE IMPRESE CHE IN QUELLA SPERANZA HANNO INVESTITO!!!!!!!! PECCATO!!!!!!!!

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  4. Certo che voi di sinstra siete una massa di disfatisti. Sarà bello starvi a guardare ai cancelli di Marinagri... sbirciate, sbirciate pure...

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  5. LA SPERANZA E' SEMPRE L'ULTIMA A MORIRE.

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