La Procura di Salerno ha definito le accuse mosse al pm Luigi De Magistris "denunce strumentali e tentativi di delegittimazione". Sono insussistenti tutti i reati contestati da quello della calunnia e diffamazione, all'abuso d'ufficio, all'inosservanza agli obblighi di astensione, alla fuga di notizie. Insomma, tutte accuse inesistenti.I mandanti politici di questo atto di diffamazione e di intralcio della giustizia dovranno pagarne il prezzo. I responsabili di tg e testate giornalistiche dovranno spiegare agli italiani perchè i mezzi di informazione hanno dato risonanza a suo tempo ai detrattori del pm mentre oggi non danno alcun valore alla notizia dell'archiviazione delle accuse relegandola nelle pagine interne o non parlandone affatto.Antimafia Duemila - Accuse infondate contro De Magistris
Da Repubblica:CATANZARO - Non solo ha agito in maniera "assolutamente legittima e corretta", ma è stato vittima di "pressioni e interferenze" relative ai risultati "ottenuti con le sue inchieste". E' un vero e proprio atto d'accusa contro i vertici della Procura di Catanzaro, la richiesta di archiviazione dei magistrati di Salerno, chiamati a indagare sull'operato di Luigi De Magistris. Le quasi mille pagine prodotte dal procuratore Luigi Apicella e dal sostituto Gabriella Nuzzi, trasformano, di fatto, il giudice "scomodo", in vittima di un sistema di interessi che sarebbe l'oggetto delle sue indagini.Il Corriere:I magistrati di Salerno: «Graviingerenze nel lavoro di De Magistris»«Più indagava e più i vertici della Procura di Catanzaro lo denunciavano agli organi disciplinari»
Travaglio :
Innocente. Capito? Innocente. Secondo la Procura di Salerno, che ha ricevuto per tre anni una raffica di denunce contro di lui da parte dei suoi superiori e di suoi indagati, Luigi de Magistris non ha fatto nulla di illecito. Dunque va archiviato su tutta la linea perché s’è comportato sempre correttamente. Mai fatto fughe di notizie, mai passato carte segrete a giornalisti, mai perseguitato né calunniato nessuno, mai abusato del suo ufficio. Semmai erano i suoi superiori a commettere contro di lui i reati che addossavano a lui. “A causa delle sue inchieste - scrivono al gip i pm salernitani Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani - il dott.De Magistris ha subito costantemente pressioni, interferenze e iniziative volte a determinarne il definitivo allontanamento dalla sede di Catanzaro e l’esautorazione dei poteri inquirenti”.Un complotto che coinvolge magistrati, politici, uomini delle forze dell’ordine, ispettori ministeriali e forse persino membri del Csm, tutti allarmati dalla “intensità e incisività delle sue indagini”. Un complotto andato perfettamente a segno, se si pensa che tutti i magistrati e i politici indagati da De Magistris, compresi quelli che hanno incredibilmente intercettato cronisti e agenti di polizia giudiziaria per indagare indirettamente sul pm, son rimasti al loro posto o han fatto carriera, mentre De Magistris è stato prima scippato dai suoi capi delle inchieste più scottanti (“Poseidone” e “Why Not”), poi trasferito all’unanimità dal Csm con espresso divieto di fare mai più il pm. Uno dei suoi indagati eccellenti, l’ex magistrato ed ex governatore forzista Giuseppe Chiaravalloti, aveva previsto tutto in una telefonata intercettata in cui proponeva di affidare lo scomodo pm alle cure della camorra: “De Magistris passerà gli anni suoi a difendersi”.Naturalmente Chiaravalloti è rimasto al suo posto di numero due della cosiddetta Authority della Privacy. De Magistris invece, se le sezioni unite della Cassazione non annulleranno la condanna emessa frettolosamente dal Csm, dovrà sloggiare da Catanzaro e smettere di fare l’inquirente. In un paese normale, ammesso e non concesso che queste vergogne potessero accadere, ci sarebbe la fila sotto casa del magistrato per chiedergli scusa. Ma, nel paese della vergogna, non arrossisce e non si scusa nessuno. Resta da vedere se finalmente, ora che le 900 pagine della Procura di Salerno sono depositate, il Consiglio, anzi il Coniglio superiore della magistratura si deciderà a fare qualcosa. Non contro De Magistris (ha già fatto abbastanza), ma contro chi “concertò una serie di interventi a suo danno”, per infangare “la correttezza formale e sostanziale della sua azione inquirente”; contro quel “contesto giudiziario connotato da un’allarmante commistione di ruoli e fortemente condizionato da interessi extragiurisdizionali, anche di illecita natura”; contro chi l’ha bersagliato con “denunce infondate, strumentali e gravi; contro quegli alti magistrati, di Catanzaro e di Potenza, che spifferavano notizie segrete delle indagini di De Magistris per far ricadere su di lui la colpa delle indiscrezioni.Si dirà: queste cose si scoprono soltanto ora. Eh no: il Csm le sapeva, per filo e per segno, dallo scorso ottobre, quando i pm Nuzzi e Verasani furono ascoltati a Palazzo dei Marescialli e anticiparono le prime conclusioni delle loro inchieste. Anticiparono che le accuse a De Magistris erano frutto di un’abile orchestrazione (mentre le sue indagini erano “corrette e buone, senz’alcuna fuga di notizie”), e che gli unici illeciti, gravissimi, emersi riguardavano proprio i superiori e gli indagati di De Magistris. Fecero pure i nomi dei magistrati di Catanzaro, Matera e Potenza, degli ispettori ministeriali, dei giornalisti, dai politici e dei faccendieri indagati anche a Salerno per corruzione giudiziaria, minacce, calunnie, rivelazioni di segreti ai danni di De Magistris. Denunciarono le interferenze dei suoi capi, Lombardi e Murone, nelle indagini. Rivelazioni agghiaccianti che avrebbero dovuto suggerire l’immediata sospensione dei magistrati coinvolti e l’immediato stop a ogni procedimento disciplinare a carico del pm.La difesa di De Magistris questo chiese: che si attendesse l’esito delle indagini di Salerno. Il Csm non volle sentire ragioni e procedette con la foga di un plotone di esecuzione. Quasi che la sentenza di condanna fosse già scritta. Per fortuna, ogni tanto, il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Contrariamente alla macabra profezia di Chiaravalloti, De Magistris ha finito di difendersi, e ora si spera che qualcun altro prenda il suo posto. C’è un giudice a Berlino. Anzi, a Salerno.
Dai loopy organizza un'altra manifestazione contro demagistris. Per favore ricoprici nuovamente di ridicolo proprio nel cinquantenario!VERGOGNA
RispondiEliminaComunista! Lopy andrà avanti nonostante tutto ed a testa alta, com vuole la logica di questo governo "mediaset". I politici "imprenditori" del resto sono così. L'importante non è salvare la faccia, ma raggiungere i propri obiettivi (economici)....tanto alla fine nel nostro paese (in tutta l'Italia) i furbetti vengono beatificati per le loro azioni e, le persone oneste con dei pricipi sono solo dei poveri coglioni. Meditate gente meditate.
RispondiEliminaPeccato che abbia abbandonato la magistratura. Ora ci ritroveremo con un altro politico paroliere che non serve a niente e le cause perse andranno avanti! Perchè dovremmo esultare? Perchè per questi signori la giustizia è rapidissima e per noi poveri diavoli no?
RispondiEliminapeccato.... che abbia accettato di entrare in politica.... ERRORE ON PERDONABILE!!!!!
RispondiEliminaperche' non dici anche che il GP Belmonte e' la cognata di Michele Santoro della Rai ...
RispondiEliminasolo dal balcone della politica si controlla tutto....anche chi dietro la parola giustizia a fatto i propri comodi...suoi e di altri...De Magistris a fatto bene a scendere in politica...significa che a capito dove si trova la giusta medicina per curare tutte le menti malate di ex suoi colleghi che hanno contribuito ad alimentare il malaffare ...come le cronache ci raccontano....
RispondiEliminasinceramente mi stupisco della loro esultanza
RispondiEliminae' stato prosciolto dai suoi compagni di merende ...
Di cosa si rallegrano, l'IDV e di pietro non si sono ancora resi conto di chi si stanno portando a bordo.
Vedi come l'entrata in politica del super magistrato butta ombre anche sulla sentenza? Santoro è schierato con IDV, tutto può essere letto come si vuole. Io condivido l'inopportunità della candidatura.
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