giovedì 26 marzo 2009

SCUOLA, FRAMMARTINO (PRC): A RISCHIO NUMEROSI POSTI LAVORO

A settembre prossimo, nelle scuole della Basilicata perderanno definitivamente il posto di lavoro centinaia di docenti, che dopo anni di precariato non avranno diritto nemmeno ad ammortizzatori sociali. Allo stesso tempo, molti istituti scolastici non saranno in grado di garantire la proposta di offerta formativa, in termini qualitativi né quantitativi, richiesta dalle famiglie”. E’ quanto afferma in una nota il segretario di Federazione del Prc di Matera, Ottavio Frammartino che aggiunge: “I provvedimenti approvati definitivamente dal Governo, assieme al regolamento sul personale non docente, disegnano una drammatica perdita di posti di lavoro e un taglio nei servizi la cui gravità non è stata finora sufficientemente colta. Tagli pesanti che intervengono pur in presenza della forte domanda di scuola che hanno espresso le famiglie Lucane, sia in qualità che in quantità. Si creerà - aggiunge - ulteriore disoccupazione intellettuale soprattutto femminile, lavoratrici e lavoratori laureate che non troveranno più nella scuola una corrispondenza alle loro esigenze lavorative e difficilmente potranno trovare risposte occupazionali in una fase come l’attuale.Al presidente De Filippo e al Consiglio regionale prosegue - chiediamo che si facciano promotori di un’azione politica per rimettere in discussione questi provvedimenti, essendo il diritto allo studio materia di competenza anche regionale attivandosi con il Governo per dare delle risposte alle domande delle famiglie e nello stesso tempo evitare che centinaia di lavoratori subiscano una drammatica fuoriuscita dalla scuola, senza alcuna copertura di ammortizzatori sociali. Noi del Prc – conclude Frammartino - in questi giorni saremo mobilitati per informare i cittadini del danno che questi tagli produrranno sia sulla qualità della scuola sia sul piano sociale, compileremo un elenco con i nominativi di quanti perderanno il posto di lavoro e lo consegneremo sia al presidente della Regione che ai nostri parlamentari, in modo che tutti si rendano conto che non si parla solo di numeri ma di persone e della loro vita”. (Tratto da Basilicatanet)

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