lunedì 8 dicembre 2008

SOGGETTI SOLO ALLA LEGGE

Credono di scampare al controllo totale del potere politico dimostrando che si sanno controllare da soli. Quando dicono "controllare", intendono fare ciò che il potere politico (di loggia) desidera che facciano. E' come se un imputato esentasse i giudici dal giudicarlo comminandosi da solo il massimo della pena. Una sorta di suicidio giudiziario. Anzi meglio, la rivendicazione del diritto all'eutanasia giudiziaria. Poveri magistrati! Sarei curioso di conoscere quanti di loro sono iscritti all'ANM e cosa aspettano a creare una libera associazione alternativa, quelli che non lo sono (e quelli che, non potendo non vergognarsi di esserlo, si dimetteranno come fece Luigi de Magistris un anno fa). Il Sen. Antonio Di Pietro sbaglia a commentare le proposte di trasferimento (di Iannelli e Apicella) come se fossero decisioni già assunte. Per adesso non c'è stato alcun trasferimento, bensì una semplice proposta sulla quale il Plenum dovrà esprimersi e votare. Farebbe bene (Di Pietro) e farebbero bene i magistrati della costituenda nuova associazione di magistrati (che suggerirei di chiamare: "Soggetti solo alla Legge") a manifestare fermamente ed apertamente il loro pensiero. E' indispensabile che la "gente comune", sballottata fra questioni tecniche di cui non comprende l'esatta portata, sia messa in grado di avere le idee chiare e possa prendere una posizione anch'essa. Piagnucolare sulle ingiuste e servili decisioni del CSM e rivendicare la capacità di autoflagellarsi non serve a nulla, se non a confermarsi nell'idea che i poteri forti sono troppo forti. Tanto da essere al di sopra della Legge.(N. Picenna)

Firma la petizione (riservata ai magistrati) per la costituzione di una associazione di magistrati indipendenti (la libertà di associazione è un principio garantito dalla Costituzione). Vediamo chi esce allo scoperto e chi preferisce tenersi tutto dentro (magari alzando la voce con i lavavetri o commentando dal barbiere).

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