martedì 16 dicembre 2008

Il pm: svendute le ricchezze della Basilicata per l'arricchimento di pochi

Il petrolio, «una grande occasione di sviluppo per tutta la Basilicata», si è invece tradotto «in una occasione di arricchimento di una schiera di soggetti appartenenti al mondo politico e imprenditoriale, espressione di un "comitato d’affari" che, in ragione di interessi personali, ha praticamente "svenduto" la terra della Basilicata e le sue ricchezze», «ovviamente a discapito del pubblico interesse». questo si legge negli atti dell’inchiesta della procura di Potenza sulla sulle presunte tangenti per gli appalti nel settore del petrolio.
Magistrati parlano di un gruppo di persone «la cui "ragione sociale" è quella di incidere, condizionare e di intervenire illecitamente e surrettiziamente su tutti gli appalti e, più in generale, su ogni business legato allo sfruttamento delle risorse petrolifere del "Progetto Tempa Rossa" gestito dalla Total Spa». Secondo l’accusa, l’affidamento degli appalti della compagnia petrolifera sarebbero stati «pilotati e predefiniti» dal "comitato d’affari" costituito «dal management di Total Italia più direttamente coinvolto nel Progetto Tempa Rossa, da imprenditori, da pubblici ufficiali, da politici e da faccendieri, "istituzionalmente" deputati a mediare un numero indeterminato di transazioni illecite».
Lo sfruttamento delle ingenti risorse petrolifere avrebbe catalizzato «interessi illeciti della più disparata natura», compresi quelli di «taluni politici ed amministratori locali lucani che, oltremodo interessati a trarre il massimo del profitto personale dalla "spartizione della torta", non sembrano avere avuto ed avere remore nello svilire la pubblica funzione rivestita incamerando dagli imprenditori lauti compensi in cambio di indebite pressioni per l’aggiudicazione degli appalti alle imprese amiche (perchè disposte a pagare tangenti e ad elargire altre utilità)».
I pm di potenza descrivono nell'ordinanza un sistema «nel quale il pagamento di un prezzo, più o meno alto, in danaro o in altre utilità, versato sistematicamente per remunerare i favori ricevuti, costituisce la "regola aurea". Uno scenario dominato dal mercato occulto della corruzione nel quale – come in ogni mercato – i protagonisti, e cioè imprenditori, politici, pubblici funzionari, intermediari specializzati, concludono scambi offrendo ciascuno la propria merce». In favore di questo gruppo di soggetti, si è così creata «una vera e propria posizione di rendita politica, si potrebbe dire di vera e propria sponsorizzazione, in virtù della quale il funzionario, l'amministratore e il politico di turno interviene in modo sistematico e puntuale per propiziare o per favorire nuovi affari del gruppo in questione. Uno scenario veramente desolante ( fonte la Gazzetta del Mezzogiorno)

1 commento:

  1. Solo l'alternanza potrà garantire meglio la sopravvivenza della democrazia.

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