Pare strano pensare che chi debba fare informazione, lo faccia senza prima informarsi, documentarsi, accertarsi sulla realtà dei fatti. Appare ancora più preoccupante se, chi decide nella vita di fare del giornalismo, possa accusare persone di qualcosa assolutamente non vero. Non conosco il sig. Gabriele Elia e ignoro se giornalista iscritto all´Albo, lo sia davvero. Ma ritengo che, giornalisti o meno, esistano nello scibile del comportamento umano, delle regole deontologiche, quelle stesse regole
nelle quali si riconoscono gli uomini liberi e di buona volontà. Coloro che si riconoscono nella saggezza di dire e raccontare semplicemente la verità, senza reticenze, o falsità.Purtroppo a questo mondo può accadere e accade che venga premiato chi scansa le responsabilità e che debba soffrire chi le responsabilità se le assume. Gli ignavi, non corrono questi né questi né altri rischi. Ma noi non siamo tra quelli e abbiamo sempre accettato il rischio di essere esposti a pericoli perfino per le idee, le opinioni, per i giudizi espressi nei nostri pubblici interventi. Sarà questo il motivo per cui il Sig. Gabriele Elia ha ritenuto opportuno diffamare a mezzo stampa non solo un´ Ente Nazionale che promuove l´azione sociale ma anche il suo Presidente indicandone nome e cognome.
Solo per mero esercizio di cognizione poiché altri hanno omesso di farlo, sarebbe utile quindi indicare alcuni caratteri dell´Anas che nasce come libera associazione le cui finalità sono in armonia con quanto stabilito dal codice civile e con la normativa vigente in materia di associazione di promozione sociale, associazioni sportive e società sportive. Quella di promuove attività allo scopo di sviluppare e consolidare una cosciente partecipazione del cittadino alla vita della Repubblica. Tale scopo, che si realizza soltanto attraverso la libera consapevole volontà dei singoli cittadini di arricchire la propria personalità etico-morale, culturale e fisica, impegna l´A.N.A.S. a prendere iniziative che favoriscano la socialità nel pieno rispetto della persona umana e che siano ispirate a quei valori della cultura laica e libertaria cui l'Associazionismo storicamente si richiama. L´A.N.A.S. è pertanto una libera Associazione che non può essere condizionata né guidata da alcuna entità esterna collettiva o individuale. L'Associazione ha rapporti con tutte le forze politiche, religiose e sociali, senza alcuna discriminazione né per origine, né per fede religiosa o credo politico e respinge la violenza sotto qualsiasi forma si manifesti. Per quanto riguarda il suo Presidente, Maristella Pace, anche qui mi spiace caro Elia, pecca di scarsa informazione, non solo esiste come persona, né è testimone l´anagrafe, ma rappresenta uno dei massimi esponenti dell´Associazione stessa, per capacità, volontà, entusiasmo, ma soprattutto sincerità e lealtà, doti queste comune a pochi. Utimo azzardo, caro Elia, probabilmente, non ha potuto informarsi su quanto da lei scritto perché non ha voluto, perché altri sopra di lei, le hanno detto che non era necessario. Ma non credo questo sia il motivo, troppo arguto, troppo fazioso era questa infatti la logica di consumati regimi dittatoriali fucine delle sinistre dove il montaggio di notizie false e tendenziose erano lo strumento per screditare questo o quell´avversario.
Francesco Pappalardo
Presidente Provinciale Potenza ANAS ITALIA
Va bene. Ma quali sono le iniziative promosse e curate da ANAS per cui si sarebbe candidata a finanziamenti pubblici?
RispondiEliminae bravo elia, hai scoperchiato altri furbetti (rarissimi, a dire il vero in ITALIA!)..effettivamente di associazioni che prendono contributi per non fare nulla..e che coniano acronimi scopiazzando già quelli esistenti, forse per nascondersi nell'ombra. A proposito avevo letto solo un tuo articolo a proposito della stradina di mare che nessuno conosce..e certo è una strada sterrata, chiusa al traffico, conosciuta dai tanti che praticano jogging, passeggiate, chi cerca funghi e altro, insomma un percorso della pineta.. e tu che cosa proponi? di asfaltarla!? allora vai nel bosco pantano, sai quante viuzze troverai dove poter buttare asfalto e permettere ai lumaconi di girarci con i SUV delle banche!
RispondiEliminaRocco Guicciardini
Caro Ottavio,
RispondiEliminaNon capisco il riceviamo e pubblichiamo, ma tu cosa centri??
Questa lettera in indirizzo è per il Direttore del Quotidiano e non per Frammartino. Come al solito con un atto arbitrario hai deciso di pubblicarla senza avere il garbo di aspettare il naturale svolgersi degli eventi e senza averne titolarità.
Allora, se il tuo blog serve solo a riportare è un conto, se devi farne giornalismo, e quindi opinione, allora è giusto che anche tu come NOI rispetti le regole. Come si dice tanto per dovere di cronaca queste sono le leggi quadro L. 47/48 e L.69/63, naturalmente poi c'è tutto il resto.
Sarebbe auspicabile una forte regolamentazione dei blog
Saluti
DM
lA LETTERA MI E STATA MANDATA CON PREGHIERA DI PUBBLICARLA.E IO L'HO PUBBLICATA.
RispondiEliminaCaro Diego sei sempre il solito...parli senza sapere solo per difendere il tuo amico! Che magra figura...
RispondiEliminaAllora fai finta di non capire
RispondiEliminail signore pappalardo è stato bravo a scrivere un atto che solo lui si capisce , ma ci vuol dire dove cavolo si trova questa "anas" a policoro?
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