
E’ guerra di mafia, ormai è chiaro Quello di oggi è un altro colpo al clan Cassotta, dominante nel Vulture-Melfese, senza dimenticare che secondo un rapporto della DIA il clan "Lopatriello Mitidieri "si sta riorganizzando . Dopo l’uccisione di Ofelio nel ’91 è toccato a Marco, freddato lo scorso 17 luglio. Entrambi i fratelli sono stati carbonizzati. Il segno della violenza dello scontro. Che è continuato con l’omicidio del presunto killer di Marco Cassotta, lo scorso aprile. Con Massimo Cassotta in carcere per omicidio, Bruno aveva assunto il comando della famiglia.
L’agguato di oggi segna la fine di un’era: spazzati via i vecchi boss, è la ‘ndrangheta a tentare la scalata al potere. Con la faida Cassotta-Delli Gatti aperta negli anni Novanta, i vecchi Boss dell’Alta Basilicata sono stati spazzati via. Gli ultimi due capi storici, Rocco Delli Gatti e Domenico Petrilli, sono morti nel 2003. Adesso è un cartello criminale ad egemonia ‘ndranghetista (cosca Barbaro) a tentare la presa del potere. Gli affari sono quelli di sempre: usura, racket e droga. Non una mafia col colletto bianco, ma proprio per questo più violenta.
E’ infuriato Cozzi, l’autore di “Quando la mafia non esiste – Malaffare e affari della mala in Basilicata” (Ega editore). Un libro che va a fondo sugli intrecci mafia-massoneria-politica, un lavoro che ha scatenato una polemica dura con un refrain pericoloso, quello del negazionismo. “Aspetto di vedere se c’è chi ancora nega l’evidenza: qui le mafie esistono eccome. Ma porteranno tutto sulla coscienza”.
La reazione è già forte. Il coordinamento di Libera è al lavoro per organizzare una manifestazione di piazza, il 9 ottobre a Rionero in Vulture, il luogo dell’omicidio. Ci saranno le scuole e ci saranno anche i sindaci. Quelli sensibili, quelli che nel tempo hanno risposto agli appelli di don Cozzi, e anche quelli che da sempre fanno parte del fronte degli scettici. Il sindaco di Melfi Alfonso Navazio (Pdl-Forza Italia) ha dato la propria adesione. “Era il più distante da noi – dice Cozzi – adesso si dice esterrefatto”. Un passo avanti verso la presa di coscienza della realtà: anche la Lucania è terra di mafia.
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