La Basilicata accoglie i primi rifugiati Il gestore del centro: «Tutto bene»
POLICORO - «Tutto bene». Così, a detta di Pietro Chiorazzo, presidente della Auxilium, la cooperativa che gestisce la casa vacanze L’ostello, al lido, è andato il primo giorno degli immigrati extracomunitari richiedenti asilo politico ospitati presso la struttura ricettiva. «Si, tutto è in ordine. Le visite mediche sono andate benissimo. Gli ospiti, sessanta maschi, trentasei donne, quattro bambini, di cui uno di un anno di età e tre di cinque - sei, sono tutti in buona salute. Le donne dormono in camere separate rispetto agli uomini. Provengono dall’Eritrea e dal Sudan ma anche dal Bangladesh e dall’Etiopia. Zone di guerra. Non ci sono somali rispetto a quanto si era detto nei giorni precedenti. Sono sbarcati a Lampedusa e, dopo l’accoglienza, in aereo sono arrivati all’aeroporto di Bari e da lì, in pulman, sono giunti da noi. Come si svolgerà la loro vita a L’ostello? Hanno a disposizione tutte le prestazioni sanitarie e socio-assistenziali del caso. Ed organizzeremo, altresì, anche serate di animazione. Per i bambini ci sono alcune giostrine. Per i più grandi c'è a disposizione un campo di calcetto. Staremo attenti a tutte le loro esigenze». Ma, come mai ieri ci è stato impedito di entrare nella casa vacanze sia da un dipendente della Auxilium sia dalla Polizia di Stato? Il nostro interlocutore ha spiegato che «è la prefettura di Matera a disciplinare le entrate. Una decisione a cui ci dobbiamo attenere». I profughi, però, se lo vorranno, potranno uscire liberamente in Policoro, come già spiegato dal sindaco Nicola Lopatriello e confermato da Chiorazzo. Il paradosso, è che i residenti (o i giornalisti?) non potranno entrare nell’ostello se non espressamente autorizzati dalla Prefettura. A vista, inoltre, la casa vacanze è controllata 24 ore su 24 dalla Polizia e all’interno è stata realizzata una postazione dei Vigili del fuoco. Ma la sistemazione di Policoro da un punto di vista igienico-sanitario è idonea? Il locale circolo di Rifondazione Comunista ha diffuso un comunicato in cui si afferma che «in un ostello della gioventù che potrebbe accogliere non più di novanta persone saranno ammassati oltre duecentoventi migranti». Chiorazzo ha tagliato corto: «È una dichiarazione che non corrisponde al vero. Mi limito solo a dire questo. Qui si tratta di un albergo super-accogliente con servizi di 3 - 4 stelle. Invece, è nei Centri di permanenza temporanei che avviene il contrario. Il numero di posti letto, altresì, è stato comunicato al ministero dell’Interno e verificato con apposito sopralluogo da parte di personale della prefettura prima che arrivassero gli ospiti». Ma, quando arriveranno gli altri cento profughi? «Non lo sappiamo». E sulle polemiche in corso a Policoro cosa pensa Auxilium? «L'accoglienza è andata bene. La gente ha avuto modo di vedere che si tratta di persone povere che hanno bisogno di aiuto. Noi vogliamo dare un servizio efficiente. La politica non ci riguarda». Il nostro interlocutore, altresì, ha concluso informando delle nuove assunzioni determinate dall’arrivo dei richiedenti asilo: un direttore, un economo, un magazziniere, cinque infermieri, due medici, due interpreti, un mediatore socio-culturale, venti tra ausiliari ed addetti alla ristorazione. Già, la ristorazione. Questo il menù del pranzo di ieri: rigatoni al sugo di pomodoro, scaloppina di tacchino con contorno di purè di patate, frutta di stagione del Metapontino, acqua minerale naturale, omogeneizzati per il piccolino. «Tutto molto gradito - ci è stato riferito. Soprattutto la frutta ha riscosso molto successo». Filippo Mele
POLICORO - «Tutto bene». Così, a detta di Pietro Chiorazzo, presidente della Auxilium, la cooperativa che gestisce la casa vacanze L’ostello, al lido, è andato il primo giorno degli immigrati extracomunitari richiedenti asilo politico ospitati presso la struttura ricettiva. «Si, tutto è in ordine. Le visite mediche sono andate benissimo. Gli ospiti, sessanta maschi, trentasei donne, quattro bambini, di cui uno di un anno di età e tre di cinque - sei, sono tutti in buona salute. Le donne dormono in camere separate rispetto agli uomini. Provengono dall’Eritrea e dal Sudan ma anche dal Bangladesh e dall’Etiopia. Zone di guerra. Non ci sono somali rispetto a quanto si era detto nei giorni precedenti. Sono sbarcati a Lampedusa e, dopo l’accoglienza, in aereo sono arrivati all’aeroporto di Bari e da lì, in pulman, sono giunti da noi. Come si svolgerà la loro vita a L’ostello? Hanno a disposizione tutte le prestazioni sanitarie e socio-assistenziali del caso. Ed organizzeremo, altresì, anche serate di animazione. Per i bambini ci sono alcune giostrine. Per i più grandi c'è a disposizione un campo di calcetto. Staremo attenti a tutte le loro esigenze». Ma, come mai ieri ci è stato impedito di entrare nella casa vacanze sia da un dipendente della Auxilium sia dalla Polizia di Stato? Il nostro interlocutore ha spiegato che «è la prefettura di Matera a disciplinare le entrate. Una decisione a cui ci dobbiamo attenere». I profughi, però, se lo vorranno, potranno uscire liberamente in Policoro, come già spiegato dal sindaco Nicola Lopatriello e confermato da Chiorazzo. Il paradosso, è che i residenti (o i giornalisti?) non potranno entrare nell’ostello se non espressamente autorizzati dalla Prefettura. A vista, inoltre, la casa vacanze è controllata 24 ore su 24 dalla Polizia e all’interno è stata realizzata una postazione dei Vigili del fuoco. Ma la sistemazione di Policoro da un punto di vista igienico-sanitario è idonea? Il locale circolo di Rifondazione Comunista ha diffuso un comunicato in cui si afferma che «in un ostello della gioventù che potrebbe accogliere non più di novanta persone saranno ammassati oltre duecentoventi migranti». Chiorazzo ha tagliato corto: «È una dichiarazione che non corrisponde al vero. Mi limito solo a dire questo. Qui si tratta di un albergo super-accogliente con servizi di 3 - 4 stelle. Invece, è nei Centri di permanenza temporanei che avviene il contrario. Il numero di posti letto, altresì, è stato comunicato al ministero dell’Interno e verificato con apposito sopralluogo da parte di personale della prefettura prima che arrivassero gli ospiti». Ma, quando arriveranno gli altri cento profughi? «Non lo sappiamo». E sulle polemiche in corso a Policoro cosa pensa Auxilium? «L'accoglienza è andata bene. La gente ha avuto modo di vedere che si tratta di persone povere che hanno bisogno di aiuto. Noi vogliamo dare un servizio efficiente. La politica non ci riguarda». Il nostro interlocutore, altresì, ha concluso informando delle nuove assunzioni determinate dall’arrivo dei richiedenti asilo: un direttore, un economo, un magazziniere, cinque infermieri, due medici, due interpreti, un mediatore socio-culturale, venti tra ausiliari ed addetti alla ristorazione. Già, la ristorazione. Questo il menù del pranzo di ieri: rigatoni al sugo di pomodoro, scaloppina di tacchino con contorno di purè di patate, frutta di stagione del Metapontino, acqua minerale naturale, omogeneizzati per il piccolino. «Tutto molto gradito - ci è stato riferito. Soprattutto la frutta ha riscosso molto successo». Filippo Mele
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