domenica 29 giugno 2008

Tra i veleni il gemellaggio con la Romania

POLICORO Una delegazione comunale, presieduta dal sindaco, è a Banesti per riprendere i fili di una collaborazione nata anni fa
L’opposizione: «Se pensate di organizzarvi la vacanza, non ci stiamo». Lopatriello: "È utile per le due comunità"
NICOLA BUCCOLO
P O L I C O R O. È partita nella tarda mattinata di ieri la delegazione,presieduta dal sindacoNicola Lopatriello e composta da una diecina di consiglieri comunalidi maggioranza e due assessori,oltre ad un paio di vigiliurbani e un addetto stampa, diretta
a Banesti in Romania, perriprendere i fili di un gemellaggioiniziato diversi anni anni fa,poi interrotto con il cambio diamministrazione ed ora ripresodi nuovo. Ma con tante polemiche. Sono iniziate, peraltro con toni molto aspri, già nel Consiglio comunale di martedì scorso, convocato esclusivamente per avviare i provvedimenti relativi al gemellaggio, definito dall’opposizione «grottesco, fantomatico e inutile». «Ma come - ha tra l’altro affermato il capogruppo Pd, Gianluca Marrese, attraverso un lungo documento dell’opposizione - ci sono tanti problemi da risolvere in questo paese e voi pensate ancora al gemellaggio con il piccolo centro di Banesti, che non ha alcun significato economico e culturale? Se pensate di organizzarvi la vacanza estiva, noi non ci stiamo, vi auguriamo buon viaggio ed abbandoniamo il Consiglio». Detto, fatto con l'altro componente dell’opposizione Antonio Nigro, dei Popolari uniti, presente ai lavori, lasciando solo la maggioranza in aula, che a quel punto si è scatenata. Non sono volati i “vaf fa” alla Grillo, ma poco ci è mancato. Come sempre, molto colorito l’eloquio del sindaco Lopatriello, che si è rivolto, in un’aula quasi vuota, direttamente ai cronisti presenti: «Cara stampa - ha detto Lopatriello - non me ne frega nulla di quello che pensa e dice l’oppo sizione. Noi portiamo avanti il progetto di gemellaggio con Banesti perché lo riteniamo importante dal punto di vista economico
tra i due comuni». Anche il presidente del Consiglio comunale, Otello Marsano, lasciandosi andare al di là del suo ruolo istituzionale, ha detto: «Mi vergogno di questa opposizione che rifiuta, anche in occasioni del genere, il confronto su temi di grande interesse per la comunità». E così, senza alcun altro intervento, la maggioranza di centrodestra ha approvato all’unanimità la ripresa dei contatti che saranno formalizzati nell’incontro che si terrà domani e domenica a Banesti. A Policoro è dal 2004, da quando il 21 gennaio di quell'anno è morto Dinu Adamesteanu, che si era cominciato a parlare di un gemellaggio con Toporu, paese natio dello studioso rumeno, considerato il padre dell’archeologia lucana, per onorare la memoria e l’opera di Dinu Adamesteanu. Poi spuntò il nome di Banesti al posto di Toporu, che è un piccolo villaggio, suggerito dall’A m b a s c i at a rumena, che ha la sua sede aRoma.

Si optò per Banesti, ma l’altra anima del centrodestra, in contrapposizione a Lopatriello, rappresentata dal vice sindaco Felice D’Amato, propose anche di istituire la “Fondazione Dinu Adamesteanu”. Si pensava a ben altri risvolti culturali per il centro jonico, rispetto ai gemellaggi, che sono anch’essi importanti. Ma sembra che la “fo n d a z i o n e ”, come spesso accade per le attività culturali che interessano Policoro, sia finita nel dimenticatoio. Intanto gli altri consiglieri di opposizione, assenti ai lavori dei Consiglio, si sono scagliati contro Lopatriello eMarsano per lo loro dichiarazioni. Fr ancesco Labriola (Pd), con un comunicato, invita «il presidente del Consiglio a chiedere scusa pubblicamente. In caso contrario ne chiedo le dimissioni immediate
». Secondo Labriola, «Marsano non può pensare di rappresentare l’intero Consiglio comunale, con una gestione di parte, buttando fango sui membri dell’opposizione

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