lunedì 12 maggio 2008

The Illusionists


Alzi la mano chi non ricorda lo slogan adottato dal Presidente Filippo Bubbico per le elezioni regionali del 2000: "La Basilicata che cresce". Questo il leitmotiv che ci accompagnò per mesi. Eppure, allora come oggi, ad analizzare una serie di parametri, che pure qualcosa raccontano di questa nostra regione, risulta difficile trovare un riscontro alle parole del Presidente/sottosegretario. Con ogni probabilità, l’arch. Bubbico, preso dalla "sindrome di Napoleone" o forse da un banalissimo delirio di onnipotenza, aveva iniziato ad identificare il proprio destino e quello dei suoi amici con quello di un’intera regione. Qualche anno dopo, regionali 2005, toccherà a Vito De Filippo assurgere al soglio presidenziale, e l’attuale Presidente, per non essere da meno rispetto al suo predecessore, conia l’accattivante ed inquietante slogan "Basilicata che bello". Già, "che bello"! A detta dei soliti ben informati, sembrerebbe che Vito De Filippo sia stato ispirato nel coniare la storica frase dalla prospettiva di poter un giorno, come il suo predecessore, ricoprire un importante incarico governativo. Insomma, come avrete capito, i nostri amministratori regionali sono un po’ come il protagonista di un recente film interpretato da Edward Norton "L’illusionista". Ovviamente, nel caso in oggetto, più che all’illusionismo e alla magìa occorrerà fare riferimento al più prosaico gioco delle tre carte, dove nel classico alternarsi "questa vince, questa perde", a prenderla in saccoccia siamo sempre noi. Anche se, a dire il vero, un po’ di magia e di illusionismo possiamo di certo trovarli nella vicenda Marinagri, ad esempio nell’iter che portò all’approvazione del Piano Particolareggiato esecutivo Foce Agri, ed anche in alcuni provvedimenti adottati dall’Autorità di Bacino. E che dire della faccenda CIT Holding? Ma tutto sommato un po’ di magia la troviamo anche nella moltiplicazione delle consulenze, nei corsi di formazione e lavoro finanziati con i fondi Ue, nel silenzio tombale di certe associazioni ambientaliste, che non una parola hanno pronunciato su recenti fatti di cronaca. E’ la Basilicata che cresce, baby… la Basilicata che bello!!! La Basilicata terra di saccheggio e di conquista per sedicenti imprenditori attaccati alla mammella dei finanziamenti pubblici, abituati da sempre a privatizzare i profitti e collettivizzare le perdite. E’ la Basilicata della 488, della 219, dei Por, dei FESR e del fiume di denaro che è stato sperperato. E’ la Basilicata della Standardtela e della Filatura Vitalba, del Polo del Salotto che muore e della Ferrandina-Matera che non c’è. Continuano a menarcela descrivendoci una sorta di Eden, di paradiso terrestre: continuano a fotterci con il gioco delle tre carte. Eppure i dati sono lì, e sono fin troppo eloquenti: siamo al terzo posto tra le regioni più povere d’Italia; all’ultimo posto per consumi delle famiglie; siamo una regione che si sta spopolando, nonostante le grandi risorse, anche umane (soprattutto umane) e la grandi potenzialità. A chi dobbiamo dire grazie per questo stato di cose, se non a un ceto partitocratico famelico ed incapace di guardare oltre il proprio naso? L’assessore Folino dice che la Vitalba risorgerà anche grazie ai soldi dell’Unione Europea. Noi ci auguriamo che vada così, ma intanto non possiamo non constatare che troppi sono stati coloro che hanno incassato contributi statali, regionali ed europei e poi hanno fatto "ciao, ciao" con la manina. Basilicata che bello? Bella per chi? Per quei comitati d’affari che da anni mortificano questa terra e per gli Illusionisti che la governano? La Basilicata che cresce? Dove, come, quando? A crescere è la disperazione che si traduce in qualunquismo e in disincanto, in sfiducia nell’operato delle istituzioni e in una rabbia sorda. (Maurizio Bolognetti)

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