L'Economist dell'articolo di sopra è un giornale fazioso. In ogni caso dall'articolo si capisce che il governo Prodi è stato deficitario per il Paese. Da qui si deduce: i ministri del governo Prodi non sono stati all'altezza e quindi ritrovarseli ora nel PD non è segno di possibile futura efficienza per un governo di centrosinistra. Si deduce ancora che: la lega era un partito ubbidiente e quindi tutta la speculazione sull'Italia in mano alla lega è solo frutto di fantasie. Nel regno unito, come in Francia ed in non so quali altri paesi, i presidenti (vedi il caso Chirac) non vengono "toccati" dalla magistratura durante il loro mandato, in Italia abbiamo la coseddetta giustizia ad orologeria. Come si vede le considerazioni che si pososno fare sulle cose scritte da The economist sono tante e non tutte vanno nel senso voluto dalla sinistra. L'economist poi si scaglia sempre contro Berlusconi ma tace di fronte a certe incapacità di governo (di Bertinotti ad esempio) e certe rendite di posizioni di cui godono gli ex ds senza che per questo abbiano mai dovuto "buttare" una goccia di sudore. Frammartì, i cazzi nostri (scusa l'espressione paesana) è meglio che ce li vediamo noi, quelli che stanno fuori (gli stranieri) e parlano male dei governi italiani, a dir poco lo fanno per danneggiare l'Italia e quindi tutti noi. Cordiali saluti
In altre nazioni sono costretti a dimettersi anche se solo vanno con prostitute (costume a cui la maggior parte degli uomini sono avvezzi). Ed è giusto che sia così. In Italia non si dimettono neanche se sono indagati per reati mafiosi (tanto meno se sono condannati). Invece di sparare a zero su "tutti gli altri" cerchiamo di guardare il buono che c'è, tanto dell'altrui marcio ne parliamo ben volentieri. Sempre. Grazia
Mi sa che ti sei montato la testa, anche perchè i titoli li fai tu.
RispondiEliminaTi potevi evitare questo titolo ma sopratutto il paragone.Questo commento ha ragione . Scusatemi
RispondiEliminaOttavio Frammartino
Ti scusiamo perchè sei simpatico ed umile, ammetti i tuoi errori, mi auguro che non ne faccia troppi in questa campagna elettorale, lo dico per te.
RispondiEliminaL'Economist dell'articolo di sopra è un giornale fazioso. In ogni caso dall'articolo si capisce che il governo Prodi è stato deficitario per il Paese. Da qui si deduce: i ministri del governo Prodi non sono stati all'altezza e quindi ritrovarseli ora nel PD non è segno di possibile futura efficienza per un governo di centrosinistra. Si deduce ancora che: la lega era un partito ubbidiente e quindi tutta la speculazione sull'Italia in mano alla lega è solo frutto di fantasie. Nel regno unito, come in Francia ed in non so quali altri paesi, i presidenti (vedi il caso Chirac) non vengono "toccati" dalla magistratura durante il loro mandato, in Italia abbiamo la coseddetta giustizia ad orologeria. Come si vede le considerazioni che si pososno fare sulle cose scritte da The economist sono tante e non tutte vanno nel senso voluto dalla sinistra. L'economist poi si scaglia sempre contro Berlusconi ma tace di fronte a certe incapacità di governo (di Bertinotti ad esempio) e certe rendite di posizioni di cui godono gli ex ds senza che per questo abbiano mai dovuto "buttare" una goccia di sudore. Frammartì, i cazzi nostri (scusa l'espressione paesana) è meglio che ce li vediamo noi, quelli che stanno fuori (gli stranieri) e parlano male dei governi italiani, a dir poco lo fanno per danneggiare l'Italia e quindi tutti noi. Cordiali saluti
RispondiEliminaIn altre nazioni sono costretti a dimettersi anche se solo vanno con prostitute (costume a cui la maggior parte degli uomini sono avvezzi). Ed è giusto che sia così. In Italia non si dimettono neanche se sono indagati per reati mafiosi (tanto meno se sono condannati).
RispondiEliminaInvece di sparare a zero su "tutti gli altri" cerchiamo di guardare il buono che c'è, tanto dell'altrui marcio ne parliamo ben volentieri. Sempre.
Grazia
voglio una giunta comunale PERICOLOSA.... scherzi a parte in bocca al lupo ottavio!!!!
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