domenica 9 marzo 2008

TOGHE LUCANE



FILIPPO MELE-
L’inchiesta è ripartita dal Metapontino


Il pubblico ministero Luigi De Magistris è tornato in procura per ultimare il lavoro
P O L I C O R O. Il pubblico ministero del Tribunale di Catanzaro, Luigi De Magistris, che in pochi mesi ha provocato con le sue inchieste scossoni politico-giudiziari su scala nazionale (vedi solo gli sviluppi di ieri del caso“Why not”), appena tornato al suo posto di lavoro il 6 marzo scorso ha cominciato a rioccuparsi di “To ghe lucane”. Del resto, l’inchiesta da lui condotta su quello che il “teorema accusatorio ” definisce come un comitato di affari composto da magistrati, politici, banchieri, imprenditori,manager, che avrebbe agito in Basilicata negli ultimi due decenni, è l'unica che gli rimasta. Ecco perchè la notizia del suo rientro in Procura ha provocato non poche fibrillazioni proprio in Basilicata ed in quel Metapontino che tanta parte ha nell’indagine di Catanzaro. Probabilmente, anche lo stesso pm, dopo 122 giorni di lontananza dal palazzo di giustizia per difendersi dalle “incolpazioni” che gli sono piovute addosso e dai successivi strascichi (leggi trasferimento deciso dal Csm), avrà accusato un leggero cardiopalmo. Cardiopalmo a livello di tachicardia, invece, avranno accusato quanti temono le risultanze della sua inchiesta. Inchiesta che è ripartita da dove era cominciata, vale a dire da Policoro, la città dove lavorava uno dei più fidi collaboratori del magistrato, il capitano dei carabinieri Pasquale Zacheo, ora al Comando provinciale di Fermo. Ebbene, risulta che un professionista della città jonica sia stato ascoltato come persona informata dei fatti da un collaboratore del pubblico ministero nello scorso mese di febbraio. Oggetto dell’interrogatorio pare siano stati i rapporti tra politica ed affari in questo lembo di Basilicata dove l’economia sembra viaggiare più speditamente che altrove in regione. Politica ed affari in stretto rapporto soprattutto per quel che riguarda uno dei filoni di investigazione più cari al magistrato napoletano-catanzarese: quello dei finanziamenti pubblici di derivazione europea e nazionale. Risulta, altresì, che De Magistris in persona riascolterà nei prossimi giorni uno degli indagati della sua complessa maxi-inchiesta. Nuovo interrogatorio, evidentemente, resosi necessario per chiarire aspetti rimasti oscuri dei fatti oggetto di precedenti audizioni. Ovviamente, sono “top secret” nome e cognome sia del professionista sentito a febbraio sia dell’indagato che sarà interrogato a breve. Le prime “mosse” al rientro “in campo” di quello che è diventato uno dei pm più famosi d’Italia, tuttavia, fanno pensare che “Toghe lucane” sia, come dire, alle “li mature ” e che ci si stia avviando, come in una corsa ciclistica, allo sprint finale. Del resto, i soliti bene informati davano come per conclusa l’inchiesta già dal novembre scorso. Solo le vicissitudini che hanno interessato in prima persona il pm ne avrebbero impedito la chiusura.A questo punto, però, ecco la domanda fatidica: sarà archiviazione oppuredeposito degli atti per tutti od in parte i diversi filoni di indagine? Non resta altro da fare che attendere.

Nei prossimi giorni possibili incroci tra Catanzaro, Salerno e Matera
C'è un altro tribunale che si sta occupando di procedimenti connessi a “Toghe lucane”: è quello di Salerno. Tribunale in cui è stato convocato nella prossima settimana lo stesso professionista sentito da un ufficiale di polizia giudiziaria collaboratore di Luigi De Magistris (il pm titolare della complessa inchiesta) a Catanzaro nello scorso mese di febbraio sugli intrecci politica-affari nel Metapontino.Questo professionista, di cui non sono note le generalità, ma che opera sicuramente a Policoro e dintorni, in questi frangenti sta rivestendo un ruolo chiave sia nella complessa maxi-inchiesta condotta presso il tribunale della città calabrese, sia anche in quelle (sarebbero ben settanta) aperte presso il Tribunale della città campana. Inchieste,lo ricordiamo, che sono state aperte proprio a causa di dichiarazioni di De Magistris. Su“Toghe lucane”, dunque, è lecito aspettarsi nei prossimi giorni dei veri e propri“i n c ro c i ” tra Potenza, Matera, Catanzaro, e Salerno. [

3 commenti:

  1. Sosteniamo il Dr. De Magistris contro coloro che calpestano la nostra dignità di persone e di popolo!

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  2. Come mai certe notizie le da solo il Dr. Mele? Su tutta la stampa locale e nazionale non c'è niente mentre lui pubblica una notizia esplosiva su un blog di Policoro? Sembra stranissimo!

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  3. Trovato la notizia sulla gazzetta del mezzogiorno. Grazie.
    http://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/quotidiano/gazzetta_edicolanav.asp?Edizione=7&Datapubb=20080309&Sezione=645&Pagina=70&formato=PDF

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