domenica 17 febbraio 2008

Rifiuti tossici e capannoni in fiamme, campanelli d'allarme per la Basilicata


NOVA SIRI - Il recente incendio dei capannoni di frutta a Scanzano Jonico e i fusti tossici ritrovati a contrada Lavandaio di Marconia, sono campanelli d'allarme che non devono essere assolutamente sottovalutati. Si fa scuro in volto, il sindaco Crocetta, cittadino onorario di Nova Siri, amico fraterno del pittore Gaetano Dimatteo e del compianto maestro di archeologia Dinu Adamesteanu, quando apprende di questi ultimi episodi di cronaca. “Ricordo la Basilicata come la terra dei silenzi, della gente buona, che ti invita a pranzo senza neppure conoscerti - racconta il sindaco antimafia, che ha frequentato la nostra regione dal 1979 a 1995 ma già agli inizi degli anni Novanta la trovai cambiata, contaminata. Quelle donne vestite come la Madonna, che mi ricordavano le madri arabe, non hanno più lo stesso volto. Nel '95 mi staccai da questa regione per un evento traumatico, appresi da Dimatteo che un nostro giovane amico era morto di overdose. Per me fu un fatto simbolicamente degenerante, proprio come gli incendi e i fusti tossici di questi anni. Allora -prosegue Crocetta bisogna agire subito, facendo diventare questi episodi un argomento di confronto pubblico in cui deve entrare anche la politica. Un imprenditore che subisce un incendio doloso e dice di non aver ricevuto alcuna minaccia, potrebbe essere già una vittima del sistema mafioso. Non dimentichiamo che la mafia fa affari anche attraverso il mercato della frutta, poiché tutto è in mano alle organizzazioni, che decidono i prezzi penalizzando i produttori per gonfiarli a loro vantaggio. Quindi, gli episodi di Scanzano potrebbero essere già un segnale preoccupante”. Uno studio del Censis ha evidenziato che il Sud senza la piaga della criminalità organizzata avrebbe le stesse opportunità di crescita del Centro-Nord, “allora – conferma Crocetta - anche la Basilicata deve lottare per questa emancipazione”. Ma l'esperienza lucana fu anche un'occasione di crescita per il sindaco di Gela: “Erano gli anni che scorazzavo con la mia Dyane tra Pisticci, Bernalda e Nova Siri, dove ho conosciuto Gaetano Dimatteo, una delle personalità artistiche più imponenti di questa regione. Ero già politicamente impegnato, ma decisi di non farlo durante il soggiorno, questa regione comunque mi ha dato molto in termini di maturazione personale dei miei valori, attraverso il dono del silenzio, della riflessione, della spensieratezza. Oggi, però, è cambiata ed ha bisogno di aiuto come tutte le altre regioni del Sud”. (dal quotidiano basilicata a. cor.)