mercoledì 30 gennaio 2008

Chiesto il rinvio a giudizio del capo Gabinetto di Carmine Nigro

il procuratore Repubblica, Giuseppe Chieco, ha chiesto al gip, Rosa Bia, il rinvio a giudizio Tra gli altri del capo gabinetto del Presidente della Provincia Carmine Nigro.Giuseppe Filippo all'ora assessore della Provincia. Sotto inchiesta i concorsi per l’assunzione dei dirigenti del settore finanziario, Francesco Menzella, e del settore tecnico-viabilità, Domenico Pietrocola. Quest’u l t i m o, come è noto, è indagato dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere nell’ambito del procedimento che ha coinvolto anche l’ex ministro della giustizia e leader dell’Udeur, Clemente Mastella. Le dieci persone per cui il pm Chieco ha chiesto il rinvio a giudizio per abuso d’ufficio continuato in concorso sono: l’ex presidente Giovanni Carelli, attuale consigliere regionale passato dalla Margherita all’Italia dei valori; gli ex ed attuali assessori Francesco Bitondo e Francesco Labriola; gli ex assessori Leonardo Calciano, Rosa Maria Benevento, Paolo Emilio Stasi, Giuseppe Filippo, e Nicola Tauro; il responsabile del personale Rosina D’Onofrio ed il segretario generale Filippo Fortunato anche come presidente della commissione giudicatrice. «Pubblici ufficiali che si legge nella richiesta di rinvio a giudizio - nella consapevolezza di favorire l’assunzione del dott. Menzella e dell’ing. Pietrocola, in violazione dell’obbligo di approvazione del programma triennale assunzioni, dell’obbligo di individuazione piante organiche e pianificazione assunzioni con accertamento delle competenze informatiche e di lingua straniera, dell’obbligo di deliberazione annuale della Giunta per l’avvio di procedure concorsuali, dell’obbligo di comunicazione alla Funzione pubblica per l’assegnazione di personale in mobilità, indicevano i citati concorsi». Seguivano, le delibere «riguardanti la nomina delle commissioni giudicatrici anch ’esse in violazione di legge in quanto nominato presidente Filippo Fortunato sebbene ricoprisse la carica di consigliere comunale (Margherita, ndr) di Matera culminando l’iter concorsuale con la nomina dei vincitori e la loro assunzione con palese violazione della Legge finanziaria 2003 (Patto di stabilità interno) e dell’obbligo di rideterminazione della dotazione organica per le assunzioni a tempo indeterminato». Per il procuratore si tratta di «una reiterata e sistematica violazione di leggi e regolamenti, determinando un ingiusto vantaggio patrimoniale in favore dei dirigenti assunti con correlativo danno ingiusto arrecato ad altri candidati». E proprio due degli “altri candidati”, Giuseppe Giordano e Franco Aiello, sporsero la denuncia che diede l’avvio all’inchiesta. Giordano e Aiello sono parte offesa nel procedimento, assieme al presidente pro-tempore dell'ente, con un piccolo particolare che tra gli indagati c'è il suo capo gabinetto.

Nessun commento:

Posta un commento