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Approfondire la storia e le origini del paese fa crescere lo
“spirito di appartenenza” alla nostra comunità che, per
differente provenienza dei suoi abitanti, a volte li fa sentire
“estranei” nel proprio paese. Sono convinto inoltre, che un
Sindaco deve incoraggiare e stimolare i giovani cittadini a sentirsi
protagonisti della propria città.
Credo che oggi sia necessario
risvegliare un senso di appartenenza non basato sulla
contrapposizione e sull’esclusione, ma avere il coraggio di
proporre un racconto unificante per la comunità. Mi rendo conto che
con un carattere insolente e supponente è difficile organizzare
confronti pubblici che aiutino i cittadini a conoscere le radici
della propria città. Caro Leone: forse ti senti estraneo nel nostro
paese?
Il concittadino Massimo Rinaldi, purtroppo morto
prematuramente, scriveva:......”cercare la bellezza dell’essere
cittadini significa soprattutto imparare ad amare la propria città,
i suoi luoghi, i suoi spazi che sono i luoghi e gli spazi dove si
consumano le storie dell’ordinaria umanità.....se ami una città
riesci anche a non abbandonarla mai”.
Questo è il senso dell’amore
per la propria città, questo è il filo conduttore che mi ha sempre
guidato nella vita pubblica e privata per difendere l’identità
della nostra Policoro. Questo amore e l’entusiasmo mi sono stati
trasmessi da mio padre che, dall’11 settembre del 1937, fu
incaricato dal Comune di Montalbano J.co di svolgere la funzione di
“Addetto all’ufficio di Stato Civile”nella frazione di
Policoro, primo passo per l’autonomia comunale del 1959.
Per quanto
riguardano alcune affermazioni riferite alle gestioni delle passate
amministrazioni, il linguaggio che hai utilizzato è “antiquato e
spocchioso”, figlio di una cultura politica antidemocratica, che
non merita nessuna risposta. Ad ogni modo ti rinnovo l’invito a
organizzare un confronto politico pubblico sulla gestione del tuo
mandato sindacale e sono certo che sarà l’occasione per rendere
evidente le tue responsabilità sul disastro ambientale e urbanistico
di Policoro.
Benedetto Gallitelli