Lasciamo
ai bambini la Libertà di sbagliare .Ciò che per noi adulti è un
fallimento per
loro è un tentativo. Questa sono le
ultime parole pubblicate da Antonella Favale su FB il 10 gennaio , poche ore
prima che quel maledetto crollo di Matera la portasse con se , strapandola all’affetto
dei suoi cari. Antonella lavorava
presso il centro diurno per Disabili Mentali di Matera , ragazza che svolgeva
tale attività con passione amore e
sempre con un sorriso sul quel viso solare , che esprimeva tanta umanità. Era di Policoro , dove tornava spesso ed in
questa città condivideva le sue amicizie di sempre , una ragione in più perche
ci sentiamo ancora di più coinvolti in questa assurda tragedia. Per noi era una
amica , che ci aveva espresso apprezzamento per il lavoro che svolgevamo e ci
confessava che su questo blog attingeva le notizie dei fatti di Policoro , un
modo per non staccare il cordone ombelicale della quotidianità che la legava con
la sua città
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Antonella Favale |
La
camera ardente è stata allestita presso la mediateca provinciale di Matera ,
chiediamo all’amministrazione di partecipare ai funerali con in forma solenne e
ufficiale con il gonfalone . Un
segno di vicinanza di Policoro ai familiari e per dire che la città chiede a
voce alta giustizia è verità in onore di Antonella , per onorare questa morte
assurda.
Intanto la procura di matera ha aperto un fascicolo
per accertare le cause e le responsabilità del
crollo della palazzina di tre piani in vico Piave che ha interessato anche una
porzione dell'immobile limitrofo , con l’ipotesi di omicidio colposo a carico
di ignoti . Antonella Favale, viveva nel primo stabile mentre l'ingegnere
comunale Nicola Oreste ferito gravemente risiede nella palazzina adiacente. Le
indagini sono condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando
provinciale di Matera e dall'Aliquota operativa della Compagnia di Matera,
sotto il coordinamento del pm Annunziata Cazzetta .Un perito incaricato dalla
Procura, l'ingegnere strutturista Michele Colella, ha effettuato ieri, insieme
ai tecnici del Comune, a Vigili del Fuoco e Carabinieri, un sopralluogo sul
luogo del crollo della palazzina. Secondo quanto si è appreso, la Procura ha
anche acquisito tutti i documenti di enti e organismi tecnici e di controllo
che in questi mesi hanno fatto sopralluoghi nell'edificio..
Sotto la lente di ingrandimento ci sono
soprattutto i lavori di ristrutturazione in corso al piano terra della prima
palazzina, per realizzare una pizzeria. La tabella dei lavori, sequestrata dai
carabinieri, indica la tipologia della ristrutturazione. Il Comune, però, con
una nota ufficiale, ha chiarito che «non era stato autorizzato alcun lavoro
nell'immobile crollato». I condomini della palazzina erano molto preoccupati ed
avevano già segnalato crepe e lesioni molto vistose. Infatti il 15
dicembre vi era stato un sopralluogo e sembrerebbe che non furono accertati danni
tali da far temere il peggio , quindi lo sgombero dello stabile ma furono
prescritte dei lavori di consolidamento da effettuare. Su questo ed altro si
aspettano le decisioni della magistratura.