"A pochi giorni dalla scadenza della TARES i cittadini italiani non
sanno nemmeno quanto devono pagare. L'artefice principale del "caos Tares"
è il governo che ha cambiato mille volte idea sulla gestione dell'imposta. La
Tares è suddivisa in due voci distinte: la tassa rifiuti di competenza degli
enti locali ed il tributo per i servizi indivisibili che va allo Stato. Il
decreto "Imu-2" consentiva ai Comuni la possibilità di applicare anche
per il 2013 la Tarsu e la Tia utilizzate nel 2012. Facoltà che molti comuni
avevano colto con favore per non vessare ulteriormente i cittadini già
tartassati oltre misura. Il Governo però ha preteso il pagamento della
maggiorazione di competenza statale (0,30 euro a mq) costringendo i Comuni alla
predisposizione e l'invio ai contribuenti del modello di pagamento, F24 o
bollettino postale. Il costo più alto lo pagano i cittadini. Lo Statuto del Contribuente (art.3)
stabilisce che le disposizioni tributarie non possono prevedere adempimenti a
carico dei contribuenti la cui scadenza sia fissata anteriormente al
sessantesimo giorno dalla data della loro entrata in vigore. Quindi molti
potrebbero decidere di non pagare semplicemente perchè stanno ricevendo il
bollettino con i calcoli dela Tares praticamente a ridosso della scadenza
stabilita il prossimo 24 gennaio." Carla Ruocco, M5S Camera
P.S. a questo se
aggiungiamo che a Policoro F24 viene
consegnato con lettera non postalizzata, quindi non vi è la certezza della
consegna dell’avviso (le buste sono bianche senza nessun riferimento in merito
alla consegna) possiamo dire che ci sono buoni motivi per sospendere il
pagamento. In merito chiederemo a un fiscalista ed un avvocato un parere che
pubblicheremo su questo blog.