giovedì 26 novembre 2015

Una storia (solita) policorese: il comparto C3/4B . Intanto il consigliere Di Pierri Interroga il Comune

 L’associazione Karakteria, è indignata per come si continuano a trattare le spinose questioni
dei comparti edilizi, per tanto continuiamo a rendere pubblico il nostro sdegno per quello che i cittadini sono costretti a subire, per gli sprechi di denaro pubblico e per il “modus operandi” della pubblica amministrazione nella vigilanza sulla esecuzione delle opere di urbanizzazione dei comparti. Rivolgiamo la nostra indignazione e il nostro sdegno alle passate amministrazioni e all'attuale, con l'aggiunta per quest'ultima di un'accusa di ipocrisia e buonismo da strapazzo che ci offende anche, perchè dopo il danno, ci riserva anche un trattamento da idioti.
A seguito di diverse segnalazioni da parte di cittadini, torniamo a parlare del comparto C3/4B (buona parte del quartiere sito sulla continuazione di Viale Salerno), ma sappiamo per certo che sono molti di più i policoresi rimasti vittima di un certo modus operandi che vede troppo spesso i palazzinari farla franca, grazie alle numerose compiacenze politiche, a scapito di chi con i sacrifici di una vita decide di comprare una casa a Policoro e a scapito di tutta la comunità che poi si trova accollata nelle tasse quelle spese di urbanizzazione che toccherebbero ad altri.
Ma andiamo al comparto C3/4B:
La lottizzazione di questo comparto veniva approvata nel 2004 dall’amministrazione Lopatriello (delibera di consiglio n.20) e prevedeva una zona residenziale estensiva di complessivi mq 46.742 e 51 lotti, oggi tutti edificati.
Il progetto per le opere di urbanizzazione veniva approvato con delibera di giunta n. 214/2004  dal dirigente del 3^ settore tecnico ing. Felice Viceconte e, al fine di garantire la comunità da eventuali inadempienze della società lottizzante Eden Casa soc. coop. a r.l. sulle opere di urbanizzazione veniva firmato l’atto di fidejussione con la Sant’Andrea Finanziaria SpA di Milano.
La fidejussione avrebbe dovuto coprire fino alla somma di € 1.032.150,17 e sarebbe dovuta durare sino al 30 giugno 2009. Così, sempre nel 2004 tra il Comune ed i lottizzanti veniva firmata anche una convenzione, e rilasciato il permesso a costruire n.109.
Se dal punto di vista formale tutto appariva lecito e normale, dal punto di vista sostanziale, però, a quanto pare il veleno di una serpe speculativa si spandeva fra quei documenti e quelle stipule: il veleno di una certa volontà di “collusione” della politica con gli interessi dei lottizzanti del comparto C3/4b e con la soc. coop. a r.l. Eden Casa:
1) Il Comune di Policoro aveva rilasciato concessioni edilizie ad una cooperativa il cui legale rappresentante era il conosciuto costruttore Sergio De Santis, che verrà estromesso solo successivamente dalla Eden Casa in seguito al provvedimento del Ministero dello Sviluppo Economico, perchè incompatibile con la carica che ricopriva. Molto strano che l'incompatibilità di un costruttore che diventa legale rappresentante di una cooperativa non sia balzata agli occhi dei tecnici del comune al momento delle trattative e della stipula dei contratti;
2) Quando arriverà il momento di escutere la polizza fidejussoria la Sant'Andrea Finanziaria Spa si scoprirà - recitano le carte - "irreperibile". E cosa significa "irreperibile"? Non rintracciabile al momento della telefonata, sparita, inesistente, fasulla? Fatto sta che i cittadini di Policoro, al momento di escutere i soldi dovuti per costruire strade, marciapiedi, illuminazioni, si troveranno come Pinocchio gabbatto dal gatto e dalla volpe, sotto l'albero della cuccagna.  Anche questo è molto strano, perchè l'allora dirigente del terzo settore, Felice Viceconte, si dimenticò di verificare lo strano fatto di una finanziaria sconosciuta che garantisce milioni di euro, quando normalmente queste sono operazioni di un'estrema delicatezza.
Eppure  Felice Viceconte è uomo di provata esperienza, è stato per tanti anni dirigente del 3^ settore tecnico del comune di Policoro;  non è uno sprovveduto, ma un” dirigente e professionista considerato di valore”, a tal punto da correggere il piano regolatore elaborato da un urbanista del calibro di Americo Restucci. Ma è anche un nominato dalla politica, non vincitore di nessun concorso e per tanto sottoposto alla politica da cui dipendeva il proprio incarico.
Un dirigente autonomo e libero da condizionamenti politici, invece, avrebbe dovuto accertare preliminarmente se la “finanziaria in questione” fosse stata o meno iscritta nell’elenco speciale di cui all’art. 107 del D.Lgs 01.09.1993,n.385 e s.m.i., e quindi abilitata/autorizzata a rilasciare atti di fidejussione di garanzia per lavori ed opere ad un Ente Pubblico; sarebbe stato opportuno,invece, chiedere ai lottizzanti una polizza bancaria o assicurativa ad escussione immediata. Purtroppo è verosimile che l’ing. Felice Viceconte abbia “obbedito” ad un ordine proveniente dagli Amministratori che lo hanno nominato.
Quella dei dirigenti nominati al Comune di Policoro è una storia triste che continua uguale con Rocco Leone, anche allor quando in un recente consiglio comunale l'attuale sindaco gridava esterefatto: "Le polizze sono vuote!"
Pura commedia napoletana!
Infatti con la nuova amministrazione a Viceconte subentra l'ing. Pierantonio De Marco che, proprio mentre Leone urla in Consiglio Comunale, prende atto della cessione delle aree nel comparto C3/4b e approva uno schema di contratto.
Ma come, le opere di urbanizzazione non sono ultimate, le polizze sono vuote, la società addirittura è "irreperibile" e che fa il nuovo dirigente tecnico? Invece di denunciare la compagnia assicurativa, di chiedere alla magistratura di fare luce sul comportamento del passato dirigente, di denunciare la cooperativa per pretendere il giusto indennizzo, prende atto della cessione, ossia mette una pietra sopra sull'accaduto e accolla, come è prassi a Policoro, sui cittadini del comparto tutti i disagi e sulla comunità, tutti i costi delle opere di urbanizzazione. [Il ricorso al TAR infatti, lo vedremo fra poco, è solo un costoso apostrofo rosa sul verbo troncato "sò", dell'espressione "tanto sò cazzi vostri"] .
L’atto pubblico di cessione gratuita al comune delle aree destinate ad opere di urbanizzazione viene redatto dal segretario comunale dr. Alfonso Marrazzo il 15 gennaio 2013, e all’art. 5 del contratto è testualmente scritto:” Le consistenze descritte ai precedenti artt. 2 e 3 vengono trasferite nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con ogni accessione, accessorio, pertinenza, dipendenza, servitù legalmente costituita, attiva e passiva.“ Perché il dirigente ing. S.P. Demarco prende atto della cessione delle aree nel comparto C3/4b e approva uno schema di contratto quando c’è in atto un contenzioso per il mancato completamento delle opere di urbanizzazione, quando non esiste nemmeno una ultimazione ed un collaudo dei lavori?
Il comune si addebita insomma guai e costi, ma non basta, arriva a fare di più: ricorre al TAR. Circa 50mila euro di spese legali per un ricorso amministrativo già perso in partenza e nemmeno una lira o un minuto per rivolgersi all'autorità giudiziaria alla Guardia di Finanza.
Dinanzi al Tar il ricorso è già perso (lo intuisce chiunque) perchè:
- I soldi ormai sono già persi, la finanziaria è irreperibile;
- le opere di urbanizzazione non ultimate ormai se l'è prese in carico il comune ("trasferite nello stato di fatto e di diritto in cui si trovano, con ogni accessione, accessorio, pertinenza, dipendenza, servitù legalmente costituita, attiva e passiva"), dunque ormai della loro mancata attuazione ne risponde il Comune;
- al momento della sentenza sarà impossibile quali opere erano state effettuate prima e dopo la cessione e c'è da scommettere che l controparte a tal proposito userà lo stesso capro espiatorio che utilizzano i nostri amministratori ogni volta che vogliono coprire l'incuria nella città: gli atti vandalici, i ragazzacci che hanno rotto quanto la cooperativa diligentemente aveva costruito per il bene della comunità.
Insomma i cittadini di Policoro (Comune) pagheranno degli avvocati, in cambio di non sappiamo che cosa! I cittadini auspicano su tutta la vicenda l’intervento dell’Autorità Giudiziaria!
Intanto il Consigliere Di Pierri Interroga il comune 
Considerato che sono ormai più di tre anni che cittadini residenti nel comparto C3/4B sollecitano lo scrivente gruppo consiliare e verosimilmente l’Amministrazione tutta, per capire come stanno proseguendo (o meglio perchè NON stanno proseguendo) i lavori inerenti le opere di urbanizzazione a completamento delle aree ricomprese nel comparto stesso;
        Lo scrivente gruppo ha già presentato apposita interrogazione, nel secondo trimestre del presente anno, ottenendo delle risposte rassicuranti (con nota prot. n°1254 del 23/05/2015 di Codesto Ente) ma che a tutt’oggi non hanno avuto nessun riscontro pratico;
        In data  03 c. m., a seguito interruzione della pubblica illuminazione, i residenti, chiamando il numero verde 800901015 al fine di segnalare il guasto, scoprivano - con condivisibile sgomento - che l’area in questione, ubicata tra via San Massimiliano Kolbe e via Beato Domenico Lentini, non risulta essere gestita dal fornitore Enel Sole.E DELLE COMMISSIONI CONSILIARI

Per tutto quanto premesso e considerato si interroga l’assessore ai Lavori Pubblici per sapere:
1.     lo stato di avanzamento dei lavori inerenti le urbanizzazioni e le eventuali  difformità da quanto previsto in fase progettuale;
2.     le ragioni per cui le opere non sono ancora state realizzate e le relative - eventuali - responsabilità;
3.      quando si prevede che le stesse vengano completate e quali le azioni concrete che Codesta amministrazione intende mettere in campo per tutelare tutti quei cittadini che hanno scelto di investire sul nostro territorio e che oggi versano in condizioni di disagio e preoccupazione persistente.
In attesa porgo i miei più
Distinti Saluti Gianni Di Pierri