mercoledì 28 ottobre 2015

Presidente Commissione Ciclo dei Rifiuti (Bratti): La Basilicata ha subito inquinamento preoccupante dal petrolio dell’aria e delle falde acquifere

A. Bratti
“La Basilicata, a fronte di introiti per 159 milioni, ha subito un’inquinamento dell’aria e delle falde
acquifere preoccupante. Chiedo al governo di riconsiderare e quindi modificare, in tempi brevi, la Strategia Energetica Nazionale, promuovendo la produzione di energia da fonti rinnovabili e riducendo, al contempo, la produzione di energia da fonti fossili”. Ad affermarlo in una nota è l’esponente del Pd, Alessandro Bratti, presidente della commissione bicamerale d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti, che sull’argomento ha presentato un’interpellanza urgente insieme ad altri 30 parlamentari.
“Dai dati del ministero dello Sviluppo Economico –sottolinea Bratti- emerge che nel 2014 lo Stato italiano ha incassato 70 milioni e le regioni 182 milioni di euro di royalties dall’attività di estrazione di idrocarburi.
L’avvio dell’attività di estrazione degli idrocarburi nell’Adriatico, nella migliore delle ipotesi, farà incassare allo stato italiano 70 milioni di nuove royalties all?anno per 20 anni, fino ad esaurimento delle riserve estraibili.
Tenuto conto della richiesta di referendum abrogativo dell’art. 38 dello ‘sblocca italia’ e dell’art.35 del “decreto sviluppo” depositata in Cassazione da dieci regioni italiane, chiedo al governo di valutare la vantaggiosità della scelta fatta”, aggiunge l’esponente del Pd.
“Chiedo al governo – spiega Bratti – di sospendere le attività sia di esplorazione che di ricerca in zone ad elevato rischio sismico, vulcanico, tettonico, accertato; di non rilasciare autorizzazioni in zone di particolare ripopolamento ittico e in prossimità di aree di particolare interesse turistico; di promuovere una conferenza congiunta con i paesi che si affacciano sul mare Adriatico finalizzata all’adozione di criteri analoghi per tutelare le spiagge e i territori durante l’attività di prospezione e sfruttamento di giacimenti petroliferi offshore; di rivedere le procedure di ispezione e sondaggio di idrocarburi liquidi e gassosi in mare e in terra per rafforzare il ruolo degli enti locali e territoriali”, conclude.[Fonte ADNKronos]