lunedì 26 ottobre 2015

Centrodestra a Policoro: cambiamento, conservazione o che cosa? e i furti di Legalità ?

Uno scritto recente del “Gruppo Trenta” parla che siamo nel pieno della rivoluzione gentile, e la
rivoluzione è in atto perché la città è pulita, il comune è diventato riciclone…. ( le tante zone d’ombra su l’igiene urbana negli appalti, nei servizi,nello smaltimento e nel risparmio per i cittadini,non fanno testo, non affiora un minimo di etica politica)…..e poi via con la solita retorica di frasi fatte e parole abusate: “ordine, regole, messa in sicurezza di strade e marciapiedi (con il taglio degli alberi!?), abbattimento di barriere architettoniche (con lavori parziali, improvvisati e precari), capacità di reperire finanziamenti (quali?), incassare  polizze fideiussorie (quanti euro avete incassato, e da chi?), cantieri aperti….(delle compensazioni ambientali, del contratto di quartiere e delle varianti su varianti?!)”.
Uno scritto ancora più recente, del vicesindaco e assessore all’urbanistica, avv. Enrico Bianco, che smette i panni di collaboratore  di Leone ed indossa quelli del “politico” (quando alle ultime elezioni  non ha voluto candidarsi e metterci la faccia),  plaude alla “razionalizzazione dell’iter” per l’approvazione del Regolamento urbanistico e del Piano d’Ambito Policoro….e con giudizi sommari, critica le amministrazioni precedenti che hanno tutelato gli interessi e le “esigenze di parte” dimenticando i “giusti servizi”per la città e creato quartieri dormitorio! E’ un modo di  scrivere fatto apposta per intorpidire  questioni complesse e lunghe come quelle urbanistiche, dove le responsabilità, gli interessi e  gli atti sono precisi, hanno nomi e cognomi e date, e lo dimostra anche il fatto ultimo, che quando l’amministrazione Leone, ha presentato alla città la propria “presa d’atto” del regolamento urbanistico ed edilizio dell’arch. L.Paolo Rota, che non ha affrontato minimamente una questione spinosa come gli oneri concessori,  nella sala consiliare aperta con l’occasione al pubblico, non c’è stato alcun dibattito, salvo la presentazione del professionista incaricato, l’intervento  del signor Benedetto Gallitelli e le accuse gratuite ed immotivate del sindaco Leone alle critiche del sottoscritto. Il dirigente dell’ufficio compatibilità ambientale della regione Basilicata in data 20 luglio u.s. scrive al comune per comunicare la “conclusione della fase di consultazione preliminare”, e nella lettera evidenzia di approfondire/raccomanda e richiama, tanti punti…. in sede di redazione del rapporto ambientale definitivo. Di questo passo, di regolamento urbanistico, edilizio e di piano d’ambito Policoro, parleremo ancora a lungo e sarà oggetto della prossima campagna elettorale comunale.
Il  vicesindaco, con  superficialità e opportunismo, senza fare un minimo di autocritica, cerca di addossare colpe, sprechi di denaro pubblico ed interessi urbanistici ad altri, “dimentica”   che le amministrazioni precedenti recenti che hanno amministrato Policoro, sono state di centrodestra,  Leone le ha sostenute insieme a Di Sanza Antonio, Castelluccio Paolo, Lopatriello Nicolino,  Ferrara, Colucci, Cantasano, Montano, Porsia, Lauria….,  facendone parte, e quindi  dà la zappa sui piedi al sindaco che lo ha nominato. 
In definitiva, il vicesindaco avv. Enrico Bianco, plaude ad un iter burocratico già iniziato con l’amministrazione Lopatriello nel lontano 28 dicembre 2005 con la delibera di giunta n. 402, un atto che declassava l’incarico di uno strumento urbanistico come il RU e RE  alla pari di “un servizio in economia” con incarico a più professionisti oltre che all’ufficio tecnico del comune. 
Condivido  un pensiero di E.G.Della Loggia, pubblicato di recente sul Corriere della Sera, dal titolo- la Destra che l’Italia non ha- :” In Italia una vera cultura politica conservatrice non può che essere soprattutto una cultura orientata allo Stato: allo Stato come garante da un lato dell’interesse generale (che alla fine è sempre l’interesse dei più deboli), e dall’altro dell’obbligo dell’adempimento da parte di tutti dei doveri verso questo interesse: tanto per cominciare pagando le tasse. Tutela dell’interesse generale significa pure cercare di assicurare la snellezza e la chiarezza delle normative, l’imparzialità delle procedure amministrative, le competenze delle burocrazie, premiare il merito anziché i raccomandati, non lasciare la porta aperta agli sperperi o al furto del pubblico denaro.”  
Biagio Padula
Tratto da Karakteria