venerdì 7 novembre 2014

Meglio Tardi che mai. Modarelli convoca il consiglio comunale , Lippo -Leone fanno scena muta.

Ieri  Ivano Farina ci raccontava del tradimento dell’amministrazione comunale Policorese sugli impegni presi negli anni scorsi contro le trivellazioni selvaggi che lo sblocca Italia dara via.  Infatti additava al sindaco Leone  “ perchè al silenzio ha aggiunto il fatto di aver tradito le speranze dei cittadini di tre regioni e di aver rinnegato quanto promise e si impegnò a fare.
“ Il 17 dicembre di due anni, alle prime avvisaglie e alle prime istanze di ricerca di trivellazioni in mare, spinti dai movimenti metapontini e soprattutto policoresi e grazie al loro lavoro, il Comune di Policoro si fece promotore della stipula di un Protocollo di Intesa fra comuni e regioni per prevenire le minacce di trivellazioni in mare”. 
Continua Farina nel suo articolo (http://www.karakteria.org/contenuti/14/11/06/che-senso-ha-mentire-e-tradire-in-questo-modo-a-vantaggio-di-chi-e-di-cosa) dicendo :  A proposito della delibera che preparava la manifestazione del 17 dicembre, il sindaco Rocco Leone disse:  “Abbiamo esteso l’invito a tutti i sindaci dello Ionio, da Mirto Crosia a Gallipoli, molti di loro saranno con noi il 17 per dire no a questo abuso che furbescamente il governo centrale vuole perpetrare nel nostro mare. I rappresentanti devono pensare al futuro e non possiamo permettere che chi verrà dopo di noi vedrà questo scempio”.
Allora esistevano solo richieste di società offshore che mostravano interesse a trivellare sulle nostre coste, ma esissteva anche il diritto degli enti locali e di quelli di tutela paesaggistica ed ambientale ad opporsi e ad impedirlo.
Perchè, oltre a non aver mosso un dito da allora, il sindaco Leone e la sua giunta si sono addirittura trincerati in un vergognoso silenzio ora che il rischio diventa sempre più una realtà imminente e che il decreto Sblocca Italia (palesemente incostituzionale) vuole togliere ogni possibilità di difesa e tutela agli enti locali?
Quale visione politica li trattiene dal prendere una posizione?
Quale contratto più importante di quello stipulato con i cittadini e con le istituzioni pugliesi, lucane e calabresi, quale quartiere più comodo e bello di quello senza tetti del proprio mare può indurre un sindaco ad un silenzio che giova al "Pittella interesse" e minaccia fin nelle fondamenta l'interesse della propria città e del proprio territorio?
Quale etica, quali calcoli possono indurre una giunta ed un intero consiglio comunale a smentire non solo le proprie parole, ma addirittura le proprie delibere?
Si erano impegnati con atto ufficiale ad "adottare ogni iniziativa utile a scongiurare l’eventualità che vengano intraprese attività di esecuzione di indagini e perforazioni in mare".
Quale altro interesse, quale altra istanza più grande del mare e della terra possono indurre un sindaco ed una giunta a tradire così platealmente la fiducia dei propri cittadini?
Come al solito la morta politica è chiusa in un silenzio di tomba.
Ma non tutti dormono , ieri ( e ne va dato merito ) anche se con notevole ritardo il presidente del consiglio comunale Modarelli convoca il consiglio comunale , e con un comunicato si scaglia contro questo decreto che uno scippo per il futuro della  Basilicata.  Amara soddisfazione per i movimenti anti Trivelle e per grande parte dei cittadini che vedono in questo provvedimento del duo Pittella – Renzi la svendita della Basilicata.
Inquietante è il silenzio del duo Leone- Lippo , il rivoluzionario gentile assopito alle lusinghe Pitteliane , tradendo così i suoi impegni con la città e con il suo popolo , incapace non solo di gestire la munnezza ma anche di tenere fede a una visione politica di cui si era fatto portatore , e Lippo il giovane trentino , l’emblemma dell’inutilità , dell’irresponsabilità , assessore mancato all’ambiente  e aspirante presidente del consiglio , per cui sarà premiato per il disastro  Spazzatura , il più grande fallimento politico che questa città abbia potuto  conoscere il cui amaro prezzo lo devono pagare i cittadini