sabato 11 ottobre 2014

E' troppo chiedere alle istituzioni ragione di cosa si sta facendo alla pineta?

Di Ivano Farina
Circa un mese fa Legambiente denunciò un taglio di alberi nella pineta di Policoro, corredando
"Sono visibili tagli ad alto fusto e tagli alla macchia mediterranea. Abbiamo già segnalato a chi è di competenza questo scempio.
Non sembra proprio un diradamento selettivo! Sono tagli a piante giovani e non secche!" Per le foto vi rimandiamo al sito http://www.legambientepolicoro.blogspot.it/2014/09/cosa-sta-succedendo-nella-pineta-di.html
 l'informazione sul suo sito con foto esplicite di alberi verdi tagliati e addirittura la protetta macchia mediterranea. Palesemente un taglio eccessivo per una pulizia ordinaria.
L'associazione ambientalista informava inoltre di aver allertato le autorità preposte. Era il 9 settembre.
Il 17 settembre, sempre sul sito di Legambiente si comunicava che il taglio stava continuando indiscriminatamente. Sul sito leggiamo: Continua lo scempio nella pineta di PolicoroTagli di alberi di pino ad alto fusto in piena vegetazione.Tagli alla macchia mediterranea: lentisco, mirto, ginepro, tamarix ...
Vedi foto: http://Continua lo scempio nella pineta di Policoro Tagli di alberi di pino ad alto fusto in piena vegetazione. Tagli alla macchia mediterranea: lentisco, mirto, ginepro, tamarix
Come troppo spesso accade nessuna risposta soddisfacente pare essere ancora arrivata. Insieme agli alberi anche la denuncia è caduta nel dimenticatorio.
Sappiamo che la Provincia sta affettuando la pulizia dell'area, ma ci chiediamo e insieme a Legambiente chiediamo se tagliare macchia mediterranea, ginepri, lentisco, mirto e pini in ottima salute può rientrare in questo genere di operazioni.
Chiediamo che qualcuno, Comune e Provincia, ci diano spiegazioni.
Quell'area oggi appare quasi sgombra di vegetazione, altro che pulita!
Anche se l'arroganza del potere ora ci dirà che stiamo insinuando, appellandoci all'intelligenza del lettore e del cittadino/a vogliamo ricordare che l'area interessata da questa pulizia che somiglia ad un disboscamento è quella tra Largo Atena, via Zeusi, Largo Enotria e la duna attrezzata, in prossimità del lido “La Stiva”. Noi non dimentichiamo che l'estate scorsa (2013) nel mese di giugno un vasto incendio doloso ad opera di ignoti (rimasto inpunito!?) della pineta di Policoro interessò parte dell’area tra via Aristarco e via Zeusi, proprio a monte dell’area interessata dallo scempio attuale del 2014. 
Nulla di matematico naturalmente, ma sicuramente qualcosa che rende lecita un'attenzione particolare. Da cittadini di un Paese democratico e da persone attente al proprio territorio pretendiamo risposte dalle istituzioni e ci sembra alquanto strana questa reticenza. Ricordiamo anche che, grazie alle continue denuncie delle associazioni ambientaliste, il 5 giugno 2014 abbiamo assistito all’ennesima conferenza di servizi tra la Regione Basilicata, la provincia di Matera ed i comuni di Bernalda, Pisticci, Policoro, Scanzano, Rotondella e Nova Siri, alla presenza dell’Assessore regionale Aldo Berlinguer, a funzionari del medesimo dipartimento regionale e dirigente al ramo della provincia di Matera, che ha portato alla  stipula di un protocollo per la tutela delle pinete joniche.
Altrettanto strano ci pare dunque stipulare questi protocolli quando poi si evita di rispondere alle sentinelle del territorio e non si danno le spiegazioni democraticamente richieste.
Non sarebbe la prima volta che nel metapontino, dopo qualche incendio e un taglio indiscriminato di vegetazione, spunta un parcheggio, un villaggio o una struttura abusiva ma tollerata. Per questo motivo informiamo le istituzioni e la popolazione, affinchè i nostri dubbi vengano fugati e ci sia chiarito che fra l'incendio e il taglio trattasi solo di coincidenza.
Questa la foto dell'area interessata, tra Largo Atena, via Zeusi, Largo Enotria e la duna attrezzata, in prossimità del lido “La Stiva”:
                                
Tratto da Karakteria