sabato 12 luglio 2014

Dai Greci alle Fragole

Di Ottavio Frammartino
Pubblicato su la Grande Lucania

In un itinerario archeologico che parte da Termitito (Scanzano Jonico), territorio fondato intorno al XIII secolo a.c. dall’eroe troiano Epeo , costruttore insieme con Atea del famoso cavallo di troia che consenti ai Greci di sconfiggere i Troiani fino a giungere al sito archeologico della Siritide a Policoro.
Pensate un unico itinerario archeologico, un’enorme ricchezza un Brand culturale degno di Matera 2019 , competitivo sul mercato ai Sassi Murgiani, e occasione di lavoro qualificato specie se ad esso si progettasse un grande piano di recupero archeologico per rendere pienamente fruibile tale ricchezze ai turisti. Tale sito potrebbe dare luogo ad un itinerario di rilevanza eccezionale per il turismo internazionale e il bacino mediterraneo sempre più affamato di cultura.
termitito F.to G. Pizzola
Se alla ricchezza culturale uniamo quella della speciale produzione agricola, caratterizzata dalla fragolicoltura, vera ricchezza rossa in cui sia Policoro che Scanzano Jonico sono produttori Leader. Si può pensare alla creazione di un unico marchio affiancato ad una promozione di grandi eventi enogastronomici, tenuto conto delle caratteristiche organolettiche, essendo il frutto inserito tra i cibi che “mantengono giovani” nella speciale classifica stilata dall’USDA (dipartimento dell’agricoltura statunitense) per il contenuto record in sostanze benefiche per la salute. Fattori come quello del positivo mantenimento della memoria per l’ottima presenza di acido folico, e altre caratteristiche nutrizionali anche antitumorali erano già conosciute e
apprezzate ai tempi dei Romani. Portare a sistema la promozione della fragola (vedi il successo della Candonga) per diventare Top quality, puntato alla sua rinnovata e più salda identità e riconoscibilità dal consumatore, caratteristiche queste agevolate dalle esclusive condizioni climatiche dei nostri due paesi.  
Unire così la produzione agricola alla promozione enogastronomica aprendosi a un nuovi mercati le cui prospettive ci dicono di essere qualificanti per il territorio e in crescita.

Obbiettivo lavoro e sviluppo che troverebbe un’occasione anche in una prospettiva di una strada perpendicolare marina che unisse le spiagge e i servizi tra le due comunità, un lungo lungomare, tante occasione diversificate di offerte con un’estensione di una spiaggia tipicamente mediterranea che per
Lido Policoro
estensione non avrebbe da sfigurare a quelle californiane.
 Una fascia costiera un luogo ideale per la villeggiatura con spiagge di sabbia finissima con un panorama dall’aspetto selvaggio, per la presenza diffusa del giglio marino dai fiori bianchi e profumati e dell’eringio spinoso ed una dune che crea un’atmosfera lunare. Se a questa aggiungiamo il valore della peculiarità del bosco Pantano una delle più importanti foreste planiziali dell’Italia Meridionale, che si estende su una superfice di 450 km ed è dominato da esemplari rari se non unici, regno di una flora e fauna che vanno dall’ontano all’olmo al pioppo e con rari esemplari di testuggine di Hermann oltre alle volpi ghiri, tanto da rendere unica questo bacino turistico.

 Ma tutto ciò richiede che i cittadini di queste due comunità devono lasciare a casa i campanilismi in sede istituzionale e gli egoismi in campo economico che impediscono l’aggregazione, spinti anche da questa crisi che ci dice in modo inequivocabile che c’è qualcosa che non va nel nostro modello organizzativo, e che ci dobbiamo scrollare di dosso di alcune crostazione falsamente identitarie.

 Ed a sorridere non sarebbero solo i turisti ma anche il PIL di questa zona. Allora cosa aspettare?