venerdì 27 giugno 2014

Da cosa nostra a cosa Loro , oggi Leone convoca a porte chiuse la discussione sul regolamento urbanistico.

Fallito l'incontro con i cittadini sul regolamento urbanistico , oggi
Carrera 
l'amministrazione comunale organizza un incontro con i tecnici a porte chiuse , anzi sbarrate. Eppure all'incontro scorso erano stati tutti invitati , ed erano tutti presenti dal presidente dell'ordine degli architetti ad una serie di imprese ec.. , ma nessuno di loro è intervenuto , erano li ad ascoltare , sapevano che si decideva altrove?


Certamente come abbiamo rilevato mancavano i Big Policoresi , non sappiamo se in segno di dissenso oppure preferivano incontri ravvicinati, ecco allora il secondo incontro per pochi ed intimi. A pensare male non si sbaglia mai diceva Andreotti (per citare Andreotti anche noi, ci stiamo rinco,,,,, ) perche ad oltre sei mesi dalla presentazione del regolamento da parte dei tecnici (progetto e firmato dicembre) l'amministrazione ha fatto solo una presa d'atto e non ha ancora ne pubblicato ufficialmente l'atto per le osservazione ne tanto meno ha convocato la conferenza di servizio per la sua discussione con gli enti preposti. Due sono i problemi  , uno che forza italia rigetta al mittente il progetto ritenendolo del tutto inadatto ed inadeguato , due che il gruppo Pittelliano , a cui Leone si è rivolto con il cappello in mano ha detto niente a meno di sostanziali modifiche , che andrebbero a far saltare il fragile equilibrio trovato nella mini maggioranza che va da Carrera a Ferrara passando per i trenta , dove negli incontri con architetto Rota ( come lui stesso a confessato ha avuto vari incontri con la maggioranza senza FI) sono state inserite secondo noi tutte le sensibilità clientelari ad personam dei giovanotti. Il nostro no a questo progetto lo diremo sostanzialmente quando avremo la possibilità di fare le osservazioni, e comunque come nostro stile faremo un incontro ad hoc con i cittadini per sviscerare ed approfondire la proposta , ma stasera ci saremo al comune , la città ha il diritto di sapere cosa se ne farà del suo territorio, ormai massacrato da 20 anni di scellerate scelte urbanistiche.  Ci dovranno cacciare .......e ci provino