giovedì 15 maggio 2014

GLI ATTACCHI DOLOSI AI FRAGOLETI DI POLICORO. “ROBA” DA CRIMINALITà ORGANIZZATA O MENO CHE SIA

Fragoleto distrutto
POLICORO – Gli attacchi col diserbante killer a tre fragoleti della città jonica denunciati agli inizi dell'aprile corso dalle vittime alla Gazzetta sono stati indubbiamente dolosi. E' stato ribadito anche ieri. Si tratta, insomma, di “roba” da criminalità, organizzata o meno che sia. Il nostro giornale, poi, come suol dirsi, ci ha messo la faccia. La sua e quella dei danneggiati per centinaia di migliaia di euro. Gente in carne ed ossa che lavora sodo. E che dà ulteriore lavoro. I danni riguardano, infatti, tutta la filiera. Che si impoverisce complessivamente. Gli imprenditori danneggiati si sono fatti fotografare, hanno parlato con noi con tanto di registrazione, hanno mostrato i luoghi dei disastri e spiegato come 

di FILIPPO MELE

 TOUR DELLA GAZZETTA TRA I FRAGOLETI DISTRUTTI COL DISERBANTE. PARLANO I COLPITI: “ATTACCHI DOLOSI”. 
M.Galante mostra fragole distrutte
Tour della Gazzetta tra i fragoleti distrutti col diserbante. Distruzioni di cui abbiamo dato notizia nei giorni 1, 3 e 4 aprile scorsi. In molti hanno pensato all'agroracket. Abbiamo ascoltato i tre imprenditori colpiti. Alle aziende La Battaglia e Galante: “Non abbiamo denunciato per il troppo da fare e per sfiducia in quello che potranno fare le forze dell'ordine. Ma lo faremo”. L'unico denunciante, Giovanni Lippo: “Non se se le indagini siano state chiuse. La distruzione che ho subito è dolosa anche se non penso si tratti di malavita”. Ma andiamo con ordine. Abbiamo cominciato da Maurizio Galante: “Ho subito un danno di 150mila euro. Non ho sbagliato nulla. Da più di 40 anni coltivo fragole. E' stato qualcuno che mi ha voluto colpire. Mi mancano 120mila piante di fragole e 1500 quintali di prodotto. In più ho dovuto licenziare metà personale e l'altra metà lavora un giorno si e tre no. Un colpo a tutta la filiera. É vero, avevo annunciato che avrei sporto denuncia. Non l'ho fatto ancora perchè vado sbattendo per coprire gli ammanchi. Spero di farlo tra oggi e domani. Non ho sospetti verso nessuno. Se li avesi avuto mi sarei vendicato da solo. Non credo, infatti, che gli investigatori riusciranno a scoprire i colpevoli. Farò la denuncia tanto per farla”. Clichè quasi simile all'azienda Nicola La Battaglia che ha subito danni per 100mila euro. “E' stato un evidentissimo attacco doloso – ha ribadito un suo dirigente. Non sono cose che abbiamo potuto fare noi. Non abbiamo presentato denuncia perchè lavoriamo dalla mattina alla sera. Poi ho letto una dichiarazione di fonte istituzionale dopo la diffusione della notizia in cui si esprimevano dubbi su un incidente avvenuto alla fine della raccolta. Ebbene noi non avevamo raccolto da quel campo un solo chilo di fragole. Cosa facevo a fare la querela? Tuttavia ho dato incarico al mio avvocato per presentarla prima della scadenza dei termini. Anche se sono convinto che non servirà a niente”. Infine, Lippo, imprenditore agricolo e consigliere comunale: “Non so se le indagini sulla mia denuncia siano state chiuse.  Mi è stato chiesto dalla Polizia di Stato se avessi avuto ulteriori notizie, ma nulla più. L'attacco nei miei confronti è stato doloso. Escludo, tuttavia, la pista malavitosa. Penso più ad un caso personale, isolato. Escludo, infine, un mio errore nelle dosi della fertirrigazione”. 
Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno