venerdì 18 aprile 2014

Basilicata colonizzata e ammalata. Policoro un caso esemplare: spuntano giardini sulle scorie nucleari

Tratto da Karakteria.it
Il carico di materiale radioattivo trasportato in segreto il 29 luglio 2013 non era arrivato a destinazione negli USA come ci avevano raccontato al Tavolo della Trasparenza. Ci è voluto Obama al summit internazionale sul nucleare, tenutosi all'Aja due settimane fa, per scoprirlo. E ci è voluta una nave sospetta nel porto di La Spezia.
Il 24 e il 25 marzo è stato "Il Secolo XIX" a rivelare la notizia che i 20 kg di uranio e plutonio sono partiti proprio da La Spezia solo il 3 marzo 2014.
http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2014/03/25/AQE339DC-mistero_svelato_plutonio.shtml;http://www.ilsecoloxix.it/p/la_spezia/2014/03/24/AQO7BiDC-radioattivi_caricati_america.shtml
Dov'è stato tutto questo tempo il materiale prelevato quella notte di nascosto da Rotondella e fatto transitare in mezzo ai nostri paesi? Se è vero quanto ha affermato recentemente la Sogin, sempre sulle pagine del Secolo XIX, rispondendo all'onorevole Stefano Quaranta (SEL) e al presidente ligure di Legambiente  Stefano Sarti (vatti a fidare della Sogin!), che l'operazione era pianificata da mesi, perchè trasportarlo così in anticipo e per tenerlo depositato dove? O per fargli fare quale giro?
L'on. Quaranta ha predisposto un'interrogazione parlamentare al Ministero dell'Ambiente sul caso della nave contenente 20 kg di uranio e plutonio ormeggiata per giorni nel porto di La Spezia, un'altra interrogazione a quello stesso ministero che rispose alle interrogazioni dei deputati lucani tranquillizzandoli e facendo calare il sipario sul contenuto trasportato dall'Itrec lucana: circa 1 kg di uranio arricchito, trasportato in assoluta sicurezza e riservatezza, rispose.
Il problema, però, non era mai stato solo il contenuto, non era nemmeno solo il trasporto: era ed è il contenuto, il trasporto segreto, dov'è approdato, perchè e perchè con tanta segretezza.
Sul contenuto l'unica voce che si è alzata, proprio ieri, nel deserto istituzionale lucano è quella del consigliere regionale Gianni Leggieri (M5S), al quale pare giustamente eccessivo che da Sallugia e Casaccia siano stati prelevati 19 kg di uranio arricchito e plutonio, mentre dalla Trisaia un chilo soltanto. Aggiungiamo noi che, da questa prospettiva, appare oltremodo strano che dagli altri due centri sia stato tra l'altro trasportato con metodologie più trasparenti di quanto non sia avvenuto nell'operazione top secret del 29 luglio.
Leggieri ha chiesto l'impegno di Pittella ad intervenire sulla questione e di conoscere con esattezza cosa ha combinato il governo italiano sulle barre di Elk River: se è vero quanto ha lasciato intendere l'Ambasciata americana ai deputati 5 stelle che il governo italiano, sempre di nascosto (in segreto), ha ormai riconosciuto le barre nucleari statunitensi di proprietà della Repubblica Italiana, ossia le ha caricate per sempre sulla nostra pelle. 
E sempre a proposito del contenuto, vogliamo continuare a far finta che le scoperte del giudice Pace sugli incidenti e i traffici non siano mai esistite o che le dichiarazioni di un altro magistrato lucano, Giuseppe Galante, e le ultime inchieste di Basentini siano parole al vento?
"I miei consulenti trovarono tracce di Plutonio. Plutonio che non doveva esserci perchè il ciclo studiato a Rotondella era quello Uranio - torio" dichiarò Giuseppe Galante, mentre Basentini è stato costretto ad archiviare l'inchiesta sui rifiuti nucleari e il loro impatto ambientale per una serie di reticenze anche istituzionali gravissime (abbiamo iniziato a pubblicare la sua inchiesta a puntate http://www.karakteria.org/contenuti/categorie/il-libro).
Preferiamo evitare di intendere quanto Obama ha lasciato trasparire, sempre al summit dellAja, sul fatto che anche la nostra Trisaia è un obiettivo militare, come tutti i centri che ancora detengono materiale pericoloso utile per le armi nucleari, ma con l'aggravante di una posizione geografica strategica?
Vogliamo far finta di non sapere che con il decomissioning si stanno attuando proprio in questo periodo le operazione più delicate e rischiose riguardanti i materiali nucleari più pericolosi e cancerogeni presenti nel centro Itrec?
Noi non vogliamo coprire queste conoscenze, ma a quanto pare in Basilicata gli enti locali sì: stanno meglio se continuano a girarsi dall'altra parte, in modo da non prendersi rogne, non vedere il problema e di conseguenza di non farlo vedere.  Muti, non come i pesci, ma come gli omertosi, i codardi o i conniventi, così stanno i nostri governanti mentre la terra cede sotto i piedi, i tumori aumentano e il loro silenzio rende lecita ogni angheria. Lì c'è l'amico di partito da non disturbare, lì c'è da rischiare consensi elettorali, lì c'è il segreto di stato, lì ci sono dei soldi da poter usare per fare qualcosa che aumenti il nostro consenso elettorale, magari un bel giardino, anzi due e da sprecarci soldi senza risparmio..tanto sono piovuti dal cielo!
Tanto tutto è normale. Ci hanno abituati al peggio, alla sopportazione, all'apatia, ai silenzi e alle menzogne. E rassicurandoci col loro silenzio, coprendo sotto il tappeto tutti i mali del territorio, ci hanno educato al disinteresse esponendoci ai pericoli più atroci.
Dove finiscono i soldi statali della compensazione? Quei soldi che lo stato italiano da ai comuni di Rotondella, Nova Siri, Tursi, Policoro e alla Provincia di Matera, per compensarci del grave danno e per adottare misure di salvaguardia, di monitoraggio e di precauzione sul territorio?
Si consumano atti segretissimi e pericolosi in quel centro, fanno circolare di nascosto uranio e forse anche plutonio lungo le nostre strade, siamo un obiettivo militare e non esiste un monitoraggio serio, una valutazione dell'impatto reale sulla salute degli abitanti, un piano di evaquazione di cui i cittadini sono a conoscenza, un ospedale attrezzato in caso di emergenza nucleare.
Non esiste un'indagine epidemiologica, nonostante le deliberazioni provinciali. Perchè? Perchè i nostri amministratori locali invece di interessarsi alla salute degli abitanti e della salvaguardia del territorio sono interessati a tutt'altro? 
I malati di cancro aumentano (ce lo dicono l'esperienza e  le statistiche), ma un'indagine epidemiologica è una sacrosanta esigenza per accertarne il dato. Ci darebbe tra l'altro il dato dell'inquinamento complessivo (non solo nucleare) di tutto il territorio. Cosa fanno invece con i soldi della compensazione che sono deputati a questo?
Se coloro che hanno pianto o si stanno straziando in questo momento per una madre, un padre, un figlio malati di cancro, fossero messi nelle condizioni di conoscere scientificamente la relazione che esiste fra la morte e l'inquinamento del nostro territorio, cambierebbero molte cose.
Non sarebbe come ora, quando il dolore della malattia e della morte si crogiola in dubbi e congetture.
Se avessimo le prove, avremmo rabbia motivata e creativa e la scoperta di un'emergenza da risolvere. Allora la politica non potrebbe più continuare a sopravvivere nella propria distruttiva mediocrità, non potrebbe più esimersi dall'esprimersi, dall' intervenire.
Forse è per questo motivo che nonostante due delibere provinciali in tal senso e le richieste incessanti delle associazioni ambientaliste, qualcuno impedisce che vengano svolte?
Forse è per questi motivi che, proprio come si fa in ogni Paese di conquista, nelle leggi per le compensazioni quando si vuole dare solo la parvenza di un intervento mirato, si lasciano sempre ampi margini di movimento nello spreco di soldi, affinchè i politici locali, ben noti per la loro mediocrità, possano scialaquarli in opere inutili, purchè stiano zitti e non arrechino disturbo a chi ha deciso di operare in segreto su quel territorio?
E' per questo che quando Basentini chiese di monitorare il territorio con arei rivelatori di radioattività, gli venne negato con motivazioni alquanto banali?
E' per questo che viviamo come se niente fosse nell'assurdità di un Paese democratico pieno di segreti di stato e li subiamo persino nel bel mezzo del nostro territorio! E' tutto normale! Come se la nostra vita e quella della nostra terra contassero poco o niente.
E' colpa di chi tace, di chi acconsente e agevola, per spietatezza, per mediocrità o semplicemente per pigrizia e ignoranza.