sabato 1 febbraio 2014

E' Policoro che deve farsi sentire, Oggi alle 19.30 Sala Consiliare

Anche nella vita politica, ma più in generale nella vita di una collettività, ci sono momenti in cui bisogna trovare la forza di uscire dalle solite rigide posizioni dal partito preso, per difendere più della propria parte politica la città per cui si fa politica.
Noi crediamo di averlo sempre dimostrato, anche perchè non abbiamo parti politiche o alleanze nette da difendere: un esempio fra i tanti, visto che parliamo di rifiuti, lo abbiamo dato quando la Tradeco abbandonò il servizio minacciando Policoro, allora tutte le opposizioni diedero addosso a Leone, invece noi, contro tutte le opposizioni, prendemmo le parti della maggioranza e ci schierammo con i nostri avversari, perchè ritenevamo che bisognava unire le forze della città per risolvere il problema.
Ora, sulla stessa questione dei rifiuti, che a distanza di anni rimane delicata e anzi si complica ancora di più data l'eccessiva tassazione che accompagna i perenni disagi e le perplessità sul nuovo appalto, con altrettanto senso di responsabilità diciamo che è importante partecipare all'assemblea popolare di oggi (lo ricordiamo: ore 19,30 sala consiliare del Comune di Policoro).
I cittadini, in particolar modo i commercianti e gli imprenditori che sono i più tartassati dalla Tares, devono partecipare, esprimersi, proporre. Devono far conoscere pubblicamente i loro problemi. Chi amministra sordamente deve rendersi conto dell'esplosiva situazione economica e sociale in cui vive la città. Dobbiamo costringere la politica (democraticamente) ad ascoltarci, a guardare in faccia i cittadini e le loro problematiche, a capire quali sono i nostri problemi reali prima di prendere decisioni avventate, superficiali, costose.
In questi giorni abbiamo incontrato commercianti e imprenditori veramente disperati e cittadini/e veramente stanchi/e.
Prima di costruire bilanci stando attenti solo agli zeri in più e non alle facce, alle vite precarie o indebitate, alle tasche vuote di chi dovrà inguaiarsi per pagare, prima di fare scelte politiche superficiali, spinti solo dalla voglia di apparire e prima di ignorare per orgoglio o beceri calcoli politici le proposte degli altri di abbassare le tasse o di risolvere una volta per tutte la questione Tradeco, prima di ingnorare dall'alto la città reale, la politica deve essere costretta a sapere che è al servizio della città; non è la città al servizio delle sue piccole, in questo caso, ottuse, volontà.
Per questo noi abbiamo predisposto l'incontro di sabato al Comune. I cittadini diventano padroni della sala consiliare, parlano delle problematiche che vivono sulla loro pelle e cercano insieme soluzioni.
La Tares può non essere pagata (esistono precisi strumenti correttivi per ridurne la pressione), ci sono diritti a rimborsi, c'era e c'è la nostra proposta di applicare la minor tassazione della vecchia tassa (Tarsu), c'è un servizio che crescerà di costo, un regolamento comunale sui rifiuti del tutto insufficiente, spese di consulenza esagerate, variabili di costi di smaltimento, soldi extra per il nuovo appalto che il sindaco in conferenza stampa ha stranamente dimenticato di mensionare. Addirttura non ha considerato nemmeno le tasse statali del prossimo appalto: come un commerciante, più che come un sindaco, ci ha presentato la somma del futuro appalto sottratta di tutte quelle spese che ha dimenticato e sottratta dell'IVA...
Oltre a problemi, ci sono proposte alterrnative in questa città e Policoro merita di vederle discusse dai suoi figli e merita di vederle applicate.
C'è l'esigenza di sturare le orecchie a questa amministrazione e di renderla meno arrogante.
Sabato ci sarà sicuramente anche chi verrà per strumentalizzare l'occasione, c'è il richio -che possiamo evitare solo se vengono tanti cittadini e prendono la parola- di assistere anche a qualche passerella politica.
Ma soprattutto c'è la realizzazione di quella democrazia partecipata che noi abbiamo sempre avuto in mente. Un'assemblea pubblica. I cittadini che discutono e parlano. Le idee e le soluzioni che fioccano. La politica che ascolta ed è costretta a farne tesoro.
Dicevamo prima che abbiamo "predisposto" (non "organizzato"), insieme ad altre associazioni, questo incontro, perchè vogliamo dargli solo il là....Non vogliamo gestirlo e soprattutto vorremmo evitare il più possibile le strumentalizzazioni politiche.
Come sempre noi manteniamo il nostro usuale profilo basso, perchè è dal basso che crescono le buone idee.
A nessuno, sabato, sarà impedito di parlare naturalmente. Meglio però che non siano sempre le solite vecchie voci a prendere la parola. Questo non lo decideremo noi. Lo potrà decidere solo Policoro a seconda  del numero dei cittadini che vorrà esprimersi.
La politica, quando è buona, offre gli strumenti di liberazione, non impone la sua idea di liberazione. Ed è questo che vogliamo provare a fare sabato. Insieme ad altre associazioni e sotto il governo dei cittadini di Policoro nella propria sala consniliare, deputata alle decisioni sulla città.
tratto da Karakteria