di Michele Finizio
Sono mortificato. Come cittadino e come
giornalista. Perché? Perché è
davvero impossibile raccontare tutto quanto
accade in BasilicataLe furberie delle compagnie petrolifere. La stupidità, o
finta stupidità, delle istituzioni. I ricatti politici nella politica e i
ricatti economici nell’economia. La schiavitù inconsapevole della gente. La
mediocrità diffusa in lungo e in largo, utile ai pescecani di ogni specie. E’
davvero complicato. Bisogna che i cittadini sensibili e dal fiuto intelligente,
capiscano. In questa terra desolata si stanno giocando partite sopra le teste
di tutti noi. Quali partite? Le coltivazioni di idrocarburi e la gestione
dell’acqua. Noi siamo niente. Loro hanno già deciso tutto. Il presidente della
Regione è niente. Il Consiglio regionale conta niente. Tutte le istituzioni
locali contano un fico secco. In molti lo hanno capito. Soprattutto quelli che
cercano, da questa situazione, di ricavarne un vantaggio, piccolo o grande.
Ormai i padroni del petrolio, complice una classe politica locale soccombente,
finanziano di tutto. Soldi all’Università, tappeti alle istituzioni, regalie
alle sagre di paese e ai giornali. Un pericoloso processo di omologazione al
vero Potere. Intanto a Roma, con la scusa delle riforme, vogliono
riprendersi il governo totale dell’affare energetico. Con la scusa dei tagli ai
costi della politica, tra non molto avremo le macro regioni.
tratto daBasilicata 24