martedì 28 gennaio 2014

I conflitti d'interesse alla Regione Basilicata. Quando la Politica è anche affare

Di Giorgio Santoriello

Dopo i casi di intrecci economici tra compagnie petrolifere ed eletti o dirigenti
della Regione Basilicata, balzati agli onori della cronaca nei mesi scorsi, occorre da parte del presidente Pittella un “repulisti” da vero gladiatore.
Il governatore deve, per obbligo morale e legale, oltre che politico, vagliare ed intervenire su tutti gli eventuali conflitti d’interesse riguardanti eletti, dirigenti e dipendenti dell’ente regionale e relativi enti strumentali. La legge in materia (D.lgs. n.165 del 30/03/2001) parla chiaro, anche se non sempre applicata: regolamentati i regali ed i relativi importi di controvalore, la partecipazione ad associazioni/organizzazioni che possano interferire con gli obblighi d’ufficio, palesare coinvolgimenti finanziari o conflitti d’interesse di qualsiasi natura afferenti a coniugi, conviventi, parenti od affini entro il secondo grado nell’arco degli ultimi tre anni antecedenti l’assunzione (figuriamoci per chi invece è già
di ruolo), l’obbligo di astensione, la prevenzione della corruzione ( il cui piano è stato deliberato tre mesi fa ), la trasparenza e la tracciabilità etc.etc.
Presidente Pittella si ricorda che un parente stretto dell’ex assessore alla Formazione, Rosa Mastrosimone, operava nel campo della formazione con un ente formativo di proprietà del parente medesimo?
Presidente Pittella se i bandi per la bonifica della Val Basento “sono pronti” potrebbe sgomberare il campo dai dubbi e affermare pubblicamente che nessun parlamentare in carica del Pd o suo parente, sia entrato o abbia composto società per lo smaltimento rifiuti e bonifica ambientale?
Presidente Pittella rispondono al vero le osservazioni mosse da alcuni cittadini che indicano in Sviluppo Basilicata, il più recente incubatore di parenti, affini di eletti dell’ultima legislatura?
Presidente Pittella vuole indagare una volta per tutte sulle presunte partecipazioni societarie di diversi parenti di eletti e funzionari regionali che detengono quote societarie all’estero in area UE ed extra UE
Presidente le ricordo che lei governa una regione fortemente polarizzata tra un 20% delle famiglie che detiene il 60% della ricchezza regionale, ed il resto. Io sono sicuro, e mi metto a disposizione per le eventuali pubbliche scuse in caso di malafede comprovata, che diversi dirigenti/funzionari/dipendenti regionali attualmente in carica abbiano forti conflitti d’interesse in atto o recentemente conclusi (comunque sempre contestabili dai dettami di legge );

 alcuni di loro hanno partecipazioni occulte in società estere attive nel settore energetico, ambientale ed “affini” e che se lei non predispone i dovuti controlli (per altro veloci ) allora si potrebbe iniziare a pensare che questo sistema d’interesse sia supportato da un “perno europeo”. Presidente a lei l’onere