martedì 31 dicembre 2013

Frammartino segnala incompatibilità consiglieri regionali Pittella, Castelluccio e Mollica e apre battaglia politica e giudiziaria con la Regione Basilicata

 Oggetto : Incompatibilità dei consiglieri Regionali Pittella Marcello , Castelluccio Paolo , Mollica Francesco, ai sensi della legge n°154/1981.

Io sottoscritto Frammartino Ottavio , benché nato da madre Etiope e da padre Italiano ad Addis Abeba , sono cittadino Italiano residente in Policoro alla via Salvo D’acquisto 28 , iscritto nelle liste elettorali del comune di Policoro e quindi elettore (votante) nelle ultime consultazioni elettorali per la Basilicata, espongo quanto segue:

1)     Mesi orsono anche nella regione Basilicata è esploso lo scandalo di rimborsopoli.  La  maggior parte dei consiglieri Regionali ne è risultato coinvolto per avere percepito indebitamente rimborsi. Imitando qualche Leader nazionale alcuni si sono accompagnati ad amiche in albergo con una differenza: quello nazionale pagava di tasca sua; i nostri regionali addebitavano il conto ai poveri Lucani se quanto riportato dai giornali è vero.

2)     Il presidente De Filippo, rosso in viso (non perché è diventato di sinistra ma solo per la vergogna) ha rassegnato le dimissioni così provocando lo scioglimento del consiglio regionale.
3)     Indette le nuove elezioni , a differenza di quanto accaduto nel Lazio ove il PD ha negato la ricandidatura agli indagati e a tutti gli altri uscenti i rimborsisti , i lucani (per i quali sia chiaro rimane la presunzione d’innocenza) hanno voluto ricandidarsi.

4)     Alcuni giorni prima delle elezioni la giunta Regionale, assente l’assessore uscente e candidato per il subentro Pittella, hanno deliberato di costituirsi parte civile nei confronti di tutti gli imputati. Hanno quindi considerato che la regione Basilicata ha subito gravi danni di cui intende essere risarcita.
5)     Ad elezioni avvenute gli eletti Pittella Castelluccio e Mollica si sono trovati destinatari di un’azione civile di risarcimento danni. Vi è dunque nei loro confronti una lite formalmente pendente. In verità anche il consigliere Benedetto Nicola è tra gli eletti imputati. Questi si trova in una posizione assai singolare : ha deciso di costituirsi parte civile contro se stesso. A mio parere si tratta di un reo confesso. In verità il giudice dell’udienza preliminare  ha affermato che nessuno può deliberare contro se stesso. Siamo d’accordo con questa regola di civiltà. Ma la confessione di Benedetto non ne viene scalfita.

6)     La posizione giuridica di Pittella Castelluccio e Mollica è quella di imputati destinatari di un atto di costituzione di parte civile ammessa dal giudice. Se non giuridicamente, moralmente Nicola Benedetto è un loro collega a tutti gli effetti. Pittella Castelluccio e Mollica dunque hanno , loro malgrado , una lite pendente con la Regione. L’articolo 3 , comma 1 n°4, della legge 154/81 stabilisce che non può ricoprire la carica di consigliere Regionale colui ha lite pendente, in quanto parte in un procedimento civile od amministrativo , con la Regione. Alcuni anni fa un tribunale di questa Regione , con sentenza confermata in appello ,ha affermato  che “stante l’evidente accessorietà dell’azione civile in sede penale, vi è assoluta idendità tra la posizione dell’amministratore in causa con l’ente pubblico dinanzi al giudice civile e quella dell’amministratore nei cui confronti l’ente pubblico abbia esercitato l’azione civile nel processo penale a fini riparatori, restitutori e risarcitori”.

7)     I danni subiti dalla Regione a causa dell’anticipato scioglimento del consiglio Regionale, a parte le malefatte se saranno provate, sono rilevantissimi. I danni all’immagine saranno quantificati e richiesti , in caso di condanna , dalla Corte dei Conti.  Quelli materiali subiti dall’ente dovranno essere rimborsati dagli imputati se saranno condannati. A mio parere i danni subiti dalla regione ammontano a diversi milioni di euro.

8)     Gli imputati potrebbero far venir meno la causa di incompatibilità provvedendo a risarcire il danno; questo però non può che essere dell’ordine di grandezza che la vicenda comporta.
9)     Darò vita ad un comitato che si rivolgerà ad esperti per una equa valutazione del danno. E se la giunta regionale composta da autorevoli personaggi esterni , vorrà  revocare la costituzione di parte civile, sappia che, in presenza di stima di danni non congrua , sarà prodotto ricorso al Tar con istanza di sospensiva.

10) Rifiutando il pagamento del danno come pure è diritto degli imputati destinatari della costituzione di parte civile alla quale Nicola Benedetto vorrà volontariamente associarsi, si dovrà, senza tentennamenti, procedere all’applicazione della legge. Siamo sicuri che il neo assessore cassazionista Aldo Berlinguer ammetterà la correttezza delle nostre posizioni che ci consentono di rivendicare quanto appresso:

a)     Richiedere al giudice dell’udienza preliminare di Potenza copia autentica dell’atto di costituzione di parte civile prodotta dalla regione e del verbale di udienza del 16/12/2013 recante la conseguenziale ammissione;

b)     Contestare a Pittella, Castelluccio e Mollica la causa di incompatibilità di cui all’art.3 comma 1 n°4 della legge n°154/81 con interpello del consigliere Benedetto affinché voglia associarsi ai colleghi imputati;

c)     Procedere , in caso di mancata rimozione della causa di incompatibilità nel termine di 10 giorni , alla dichiarazione di decadenza al fine di consentire al Popolo Lucano di ritornare alle urne con un duplice auspicio: quello di poter votare candidati non imputati e di superare il 50%  nell’affluenza alle urne.
Per quel che mi riguarda, chiederò ad altri elettori di associarsi a me nel condurre la battaglia che sarà Politica e Giudiziaria nello stesso tempo.

Policoro 30/12/2013                                               
                                                                          Frammartino Ottavio