martedì 30 luglio 2013

Parla la Sogim , quel trasferimento riguarda le barre Elk River. La domanda rimane :cosa è successo?

In fretta  e furia  l'altra notte ci dice la Sogin (quella del General Jean ) sarebberò stati trasferiti le barre Elk River in america ,  eppure l'evento avrebbe dovuto essere reso noto subito dopo l'operazione , perchè è un avvenimento storico , che libera questa terra da un problema che ne ha condizionato la vita degli ultimi 50 anni. Invece niente lo hanno fatto in chiti chella , zitti zitti , invece di gridare al vento lo storico traguardo i vari Filippo Bubbico , Alfano ecc.. se ne sono stati zitti , nulla sapeva neanche il governatore lucano. Perchè stare zitti per una cosa invece dopo l'operazione avrebbero dovuto prendersi i meritati plausi dalla popolazione della zona ? si ritorna alla domanda di partenza , quella che il portavoce di cinquestelle Petrocelli e i giornalisti che hanno scoperchiato l'avvenìmento Farina e Picenna , si chiedevano dall'inizio : COSA è SUCCESSO di così grave perchè il tutto avvenisse in clandestinità e nel silenzio assoluto ? Perchè Bubbico ha detto al giornalista che non ne sapeva niente , eppure erano coinvolti gli uomini e le forze che fanno capo al ministero dell'interno ? Come mai non è stata coinvolta la Difesa , visto che fonti ufficiosi hanno riferito ai portavoce di cinque stelle che dell'operazione non ne sapevano nulla ?
Queste domande aspettano risposte , forse qualcosa la sapremo già il 1 agosto .

Ecco l'esauriente comunicato della Sogim:
Roma, 30/07/2013 - In ossequio agli impegni presi dall’Italia in occasione del Vertice sulla Sicurezza Nucleare svoltosi a Seoul nel marzo del 2012, si è concluso oggi il rimpatrio negli Stati Uniti di materiali nucleari sensibili di origine americana, che erano custoditi in appositi siti sul territorio nazionale per attività di ricerca e di sperimentazione.
Il rimpatrio di tale materiale negli USA si inquadra nell’ambito dell’Accordo internazionale tra Stati Uniti e Comunità Europea dell’Energia Atomica (EURATOM) concernente l’utilizzo dell’energia nucleare a scopi pacifici.

Intanto Bonelli dei verdi rilancia:
Bonelli: Ispra verifichi radioattività
ROMA – "Chiediamo che l’Ispra effettui immediatamente un monitoraggio del percorso compiuto dal convoglio militare per appurare che non ci siano state variazioni ai livelli di radioattività normalmente registrati". Lo dichiara il presidente dei Verdi Angelo Bonelli che chiede al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando e a quello dell’Interno Angelino Alfano "di fare immediatamente chiarezza su questa vicenda che rischia di diventare un caso Shalabayeva-bis per i contorni oscuri che presenta".

"Cosa trasportava il convoglio del mistero? Si trattava di materiale radioattivo? Erano scorie? Combustibile nucleare? Si trattava forse di plutonio? Dov'è stato portato il carico? E' stato portato via con un aeroplano? Quali misure di sicurezza - insiste Bonelli – sono state adottate a tutela della salute e dell’ambiente? A queste domande, a cui la nota diffusa da Sogin non ha dato nemmeno una mezza spiegazione, pretendiamo risposte immediata",

Petrocelli 5 Stelle : in
tanto, il senatore Vito Petrocelli (Movimento 5 Stelle) ha definito "preoccupante il silenzio delle istituzioni sulle nostre denunce e le richieste di trasparenza". Petrocelli ha chioesto che i Ministri della Difesa e dell’Interno riferiscano all’aula di Montecitorio "ma a questo punto, vista la superficialità con la quale si è gestita questa delicata operazione, e il rischio che è stato fatto correre alle popolazioni del territorio – ha aggiunto – chiediamo che anche il primo ministro Enrico Letta intervenga pubblicamente su questa grave questione. Anche per spiegare il ruolo avuto dall’aeroporto militare di Gioia Del Colle, se al suo interno esiste un centro che può stoccare materiale radioattivo o se il dilettantismo con il quale è stata gestita questa operazione non abbia anche consentito il trasporto aereo di scorie nucleari. Permettendo sui cieli italiani il transito di una mina radioattiva vagante e contro ogni principio di precauzione e di sicurezza. Bisogna arrivare a scoprire cosa è accaduto e le relative responsabilità tecniche e politiche, al fine di applicare il corretto principio che la gente ha diritto ad essere informata e tutelata e che chi ha sbagliato deve pagare, sperando che questa volta, a differenza del caso Shalabayeva - ha concluso il senatore lucano – paghi anche il ministro responsabile e non il dirigente sacrificale di turno"