la verità è una , ( e non vorrei generalizzare ) ma la maggior
parte dei giornalismo
italiani e soprattutto quello Lucano e’ quello che e’ –
cioe’ pessimo, di scarsa qualita’ giornalistica e tecnica – perche’ questi
pseudo-giornalisti i hanno tradito il proprio ruolo – quello di
proteggere gli interessi dei cittadini – in cambio di benefici e privilegi,
anche se oggi, le nuove leve sono ridotte a lavorare per pochi
spiccioli. Ci tengo a sottolineare che l’infima qualita’ del giornalismo
italiano non dipende da imposizioni dall’alto o da una deficienza genetica ma
dal fatto che, soltanto in questo paese, la scelta delle persone da assumere
avviene dopo che si sono scartati gli elementi migliori, quelli piu’
preparati e desiderosi di fare davvero questo mestiere. Qui, invece, si e’
sempre data la precedenza nelle assunzioni ai “figli di” e ai portatori di tessera di partito, perche’ i media, protetti e
sovvenzionati con i soldi pubblici, non volevano persone che chiedessero agli
eletti di rendere conto del proprio operato ma persone “affidabili“,
disposti a tutelare gli interessi dei loro sponsor politici a discapito degli
interessi dei cittadini.
Certo e’ anche vero – visto che una
percentuale elevatissima di italiani, che oggi gioca a fare la vittima del
vecchio sistema, ha sempre aderito entusiasticamente alla partitocrazia
preferendo il sistema lottizzatorio ad un altro basato sui meriti, dove lo
scambio di voti e tangenti assicurava un “posto” a chiunque –
che a tante persone non interessavano i “fatti” e si
accontentavano della propaganda che gli veniva offerta quotidianamente. Si
potrebbe anche dire, esattamente come si dice “che ogni paese ha il governo
che si merita“, che finora l’Italia ha avuto il
giornalismo che si merita.
Salvo con questo i pochi che in questa regione
coraggiosamente ancora hanno la forza e il coraggio di fare inchieste anche
quelle contro i poteri , li voglio ricordare Fabio Amendolara che ha
scandagliato la propria penna sullì'inchiesta Claps e Ottavia , Leo Amato e il
gruppetto del quotidiano , Filippo Mele , per certi versi la nuova del sud e
poi niente.
Ieri Assostampa mi attacca con velate minaccia di querela
per tapparmi la bocca , sul sistema Regione Radigiornale assunzioni familiari ,
ma sti signori hanno sbagliato bersaglio . Domani risponderò a tono , Intanto
per spiegargli che io non avevo mai coinvolto la redazione del CREL , ma
è stata la stessa a rispondere con tono ingiurioso alle mie sacrosante
domande alla regione su un appalto di migliaia di euro , dove sono evidenti le
illegittimità. Secondo loro è
ingiurioso mettere l'accento che le assunzioni in quel consorzio che ha come
unica commessa quella del radiogiornale regionale , quindi opera con soldi
pubblici, che queste seguono il
criterio del Tengo Famiglia , Tengo azienda.
Oppure secondo l’assostampa noi dovremmo fare finta di niente se un
parente di un deputato potente lavorava là
e allo stesso momento costui è promotore di una iniziativa parlamentare per
salvare l'azienda di famiglia del presidente del consorzio?
Molte volte l'attuale
editore del CREl il Dagostino che ama definirsi
pregiudicato , per radio ha insultato giornalisti e giornali , con parole
pesanti (abbiamo cd tarrocati) come mai l'assostampa non ha detto una sola
parola in difesa di questi suoi associati.
Un giornalista (Lutrelli) fu
chiamato "PENNIVENDOLO" e non solo , "addirittura uomo al
servizio del potere ecc.. . Oggi questo giornalista tra l'altro
dirigente dell'assostampa lavora per colui che ieri lo insultava , che
dovremmo pensare noi , che costoro sono dei venduti quando lavorano con il
privato e buoni quando sono pagati con i nostri soldi. Dove era allora
l'assostampa, dovè l'etica , ci dica l’assostampa ( se lo diciamo noi verremmo
querelati ) costui è un pennivendolo come allora affermava l’editore del CREl o
un grande giornalista come egli oggi dice ?
Poi ci dica l’assostampa con quale criterio si viene selezionati
per quale divina scelta alcuni hanno delle opportunità altri no, visto che
questi vivono e mangiano grazie ai soldi di noi contribuenti. Se questa
richiesta di verità e trasparenza mi costerà una condanna di diffamazione
, allora sono contento di essere condannato. Per ultimo, la questione
dell'utilizzo dei soldi pubblici nel rispetto delle leggi , non è un interesse
soggettivo nostro ma dovrebbe un interessare di tutti ,i m a con questa nota avete
abdicato a tale ruolo , noi no , infatti non solo abbiamo informato la procura
della repubblica di Potenza , ma a giorni invieremo un esposto Dossier alla
corte dei conti, rinvieremo altri elementi che abbiamo raccolto , con cd
tarrocati interventi in trasmissioni radiofonici di cui si parla di appalti ,
fax con cui si avvisa il presidente di non toccare la propria figlia
ecc.. ,ancora alla procura di Potenza e non solo , continueremo a scrivere in
modo sgrammaticato ma continueremo a scrivere
Caro Avallone caro
assostampa non ci tapperete la bocca..........
P. S. L'assostampa si è mai
letta il capitolato d'appalto , e se lo ha letto non gli è venuto il dubbio che
tale consorzio probabilmente fa interposizione di lavoro violando il
comma 1 dell'art. 30 della legge 267/03 , e andasse a dare anche un'occhiata al
bilancio del CREL probabilmente , l'IVA e non ILVA che fine fa?