venerdì 14 giugno 2013

L'amministrazione di centro destra di Leone: opportunismo e clientelismo

pubblicato daKarakteria in data 13 giugno 2013
E’ trascorso un anno e l’amministrazione di centrodestra che riamministra Policoro da più di un quindicennio ha dato nuovamente prova di poco coraggio e incapacità nell’affrontare i mali cronici della nostra città.
Con la ditta che esegue i servizi di igiene urbana è continuato il tira e molla del contratto, ora finalmente risolto, e ci apprestiamo a trascorrere l’estate in una situazione di forte precarietà dal punto di vista igienico e di visibilità agli occhi dei pochi turisti che verranno a Policoro; non si è messo mano ancora allo strumento urbanistico del piano d’ambito, che giace tale e quale (deroghe e criminali speculazioni edilizie a parte avvenute in questi 15 anni) come lo ha lasciato l’amministrazione Arbia dal 1997.
Quando si è tentato di porre mano alla questione del parco urbano (area tra via Puglia e via Gonzaga, le famose Terre di via Puglia) il tentativo è stato un bluff (dovuto a totale incapacità o ad espressa volontà di perdere?) e il legale incaricato ha dovuto far constatare agli amministratori di centrodestra l’impossibilità di ogni azione legale e amministrativa per il ripristino della vecchia destinazione urbanistica. Terre perse alla collettività.
Il sindaco Leone ha chiesto al nominato dirigente del 3^ settore di dar corso alla redazione del regolamento urbanistico e l’ing. dirigente Demarco, ha dato incarico all’arch. Rota di Matera della redazione del regolamento al costo di circa 50.000 euro, riducendolo a servizio in economia e non rendicontando alla cittadinanza l’incarico del 2005 e le spese per esso sostenute.
Nell’applicazione degli oneri Bucalossi a chi richiede permessi a costruire, permangono delle zone d’ombra, l’attuale amministrazione Leone ritiene non giustificato né accoglibile l’istanza per la redazione di un regolamento comunale sugli oneri concessori, qualche cittadino si è visto costretto a non ritirare il permesso a costruire e a rinunciare all’investimento progettato; sarebbe auspicabile l’istituzione di una commissione comunale consiliare d’inchiesta sull’applicazione degli oneri concessori dal 1997 ad oggi, per far luce su eventuali abusi di potere.
L’amministrazione si è urgentemente prodigata a sistemare qualche area verde per apporvi l’altarino e la statuetta della Madonna (Lopatriello aveva sistemato il Cristo Redentore all’ingresso della città) e si è prodigata in feste e festicciole varie. Così pure quando volendo dare una parvenza di partecipazione cittadina alle scelte dell’amministrazione indice un concorso di idee su una spesa di 50.000 euro. Vince il concorso una certa idea, ma si realizza l’idea arrivata terza.
Degli incarichi al comune e della vergognosa vicenda del WWF e della disparità di trattamento con la quale vengono trattati gli altri gestori di strutture comunali non ne parliamo proprio.
Ancor oggi, nel 2013, nel nostro comune, persiste la regola "dell'amico in comune" e una commistione tra potere politico e potere burocratico; il primo ha il potere di indirizzo politico e di controllo ed il secondo di gestione delle risorse e di perseguimento delle finalità imposte dalla politica; ecco allora veder confermati illegittimamente per lungo tempo ,a dirigenti, “funzionari disponibili”; amministratori che si insinuano nella gestione amministrativa di competenza dei dirigenti; consiglieri comunali eletti che rinunciano a tale carica per diventare assessori e quindi percepire le indennità di funzione, ed allo stesso tempo ritenersi ancora “impropriamente” dei politici; li vedi allora in consiglio comunale redarguire e baccagliare con i consiglieri d’opposizione, dimenticando che alla funzione di consigliere comunale loro hanno rinunciato, che i loro interventi in consiglio comunale devono essere solo tecnici, appunto quali collaboratori di un organo politico come il Sindaco, che può dare delega per un assessorato e può toglierla.
Ad oggi 2013, il governo di centrodestra della città di Policoro, non ha minimamente affrontato il problema della casa per i meno abbienti, assistiamo quindi ad edili locali senza lavoro e ad operai ed impiegati senza casa; eppure alcune imprese venute da fuori in questi anni sono state lautamente premiate con aree pubbliche edificabili ed oneri concessori non aggiornati. I nostri giovani oltre ad essere precari a vita, dovranno sopportare l’onere gravoso di un fitto o l’acquisto di una casa presso una impresa speculatrice di rendita fondiaria.
Per la salvaguardia del nostro Bosco Pantano dai numerosi reati perpetrati in suo danno, per le nostre pinete e le aree verdi lungo i fiumi e per gli innumerevoli abbandoni di rifiuti in tutte le aree pubbliche e private, non si riesce a fare un po’ di vigilanza formale, affiancando ad un agente di polizia locale uno o più agenti volontari.
Policoro, 12.06.2013 Biagio Padula