Chiesta la revisione dell'assoluzione decisa in primo grado. Al centro l'accordo con un imprenditore per una presunta mazzetta da 200mila euro
Salvatore Margiotta
Ha chiesto l'accoglimento del ricorso presentato
dalla procura della repubblica di potenza il sostituto pg lucano Renato Liguori
contro l'assoluzione in primo grado del senatore Salvatore Margiotta, accusato di
corruzione per essersi accordato con un imprenditore di policoro,
Francesco Ferrara, per una mazzetta da 200mila euro. Tanto sarebbe costato il suo interessamento sui
vertici di total per l'affidamento di un appalto da 28milioni di euro
nell'ambito del programma di estrazioni di petrolio nella valle del sauro.
L'inchiesta e' stata condotta tra il 2007 e il 2008 dal pm Henry John Woodcock.
Il legale difensore di Margiotta donato pace ha chiesto la conferma
dell'assoluzione. "Quella effettuata dall'accusa e' una ricostruzione
tutt'altro che oggettiva dei fatti emersi dall'indagine". E' quanto ha
sostenuto il legale. La decisione dei giudici della corte d'appello presieduta
da Vincenzo Autera e' attesa nelle prossime ore al termine della camera di
consiglio.
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