venerdì 14 dicembre 2012

Policoro Maratea , l'affare pesce azzurro , l'ennesima vergogna della pasionaria mastelliana.


 Pubblichiamo l'intervento accompagnata da un'interrogazione del consigliere regionale Rosa sull'affare del Pesce , la manifestazione cladestina che circa un mese fa si è tenuta pure qui in piazza Eraclea a  Policoro in pompa magna , dove l'assessore dell'agricolturaMastrosimone conosciuta come la passonaria Mastelliana oggi in prestito all'IDV , mattatrice della trasmissione che andrà (chi sa quanto su RAI) ha ritenuto giusto non invitare neanche l'amministrazione comunale di Policoro. La questione di quelle spese folli descritte magistralmente da questa interrogazione dal consigliere Rosa, ritornano oggi di attualità dopo gli arresti di 12 funzionari per corruzione al dipartimento del ministero dell'agricoltura. Come si dice quando il Pesce puzza , Puzza sempre da capa a Piediiiiiii

La Basilicata dell’innovazione continua, certo “continua” nell’escogitare “meccanismi” per aiutare gli amici degli amici ad avere posti e prebende.
L’ultima “trovata”: gli affidamenti diretti in favore dell’Associazione degli Artigiani della Basilicata Sud-Occidentale del Lagonegrese e alla società Evolution Cisf srl di Potenza per “l’organizzazione e la realizzazione dell’evento a carattere locale finalizzato alla presentazione e valorizzazione delle risorse ittiche costiere” da tenersi nei Comuni di Maratea e Policoro.
Dalla lettura della documentazione a nostra disposizione sono nati numerosi “dubbi” sul modus operandi, pertanto con una specifica interrogazione presentata questa mattina si sono chiesti chiarimenti al Presidente De Filippo e al contempo al Presidente del Consiglio Folino è stata richiesta la trasmissione degli atti alla Procura della Repubblica del Tribunale e della Corte dei Conti di Potenza.
Il tutto inizia il 25/09/2012 con la determina n. 558 con la quale l’Ufficio Produzioni Vegetali e Silvicoltura Produttiva del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata decide di esperire tramite un avviso pubblico (pubblicato sul BUR R.B. n. 36 dell’8/10/2012) “una Manifestazione di interesse esclusivamente finalizzata alla partecipazione e la consultazione del maggior numero di operatori economici potenzialmente interessati all’organizzazione degli eventi”.
Partita la procedura, con le richieste inoltrare entro il 18/10 alla Regione da parte delle imprese interessate, la stessa subisce un “silenzioso” arresto in quanto alle stesse imprese non arriva mai alcuna comunicazione successiva da parte dell’Ente.
Nei fatti in Regione si era nel frattempo cambiato opinione e con altre due determine si “cestina” la procedura iniziata e si opta per gli affidamenti in maniera diretta (determine dirigenziale n. 691 e 692 del 14/11/2012).
Ma per poter agire in affidamento diretto gli Uffici hanno la necessità di scendere sotto la soglia prevista dalla Legge sugli appalti di servizi (€ 40.000) e quindi l’ammontare della fornitura viene “compressa” e “frazionata”, diventando di € 39.980 (det. 692) € 39.800 (det. 691). Anche sui partner l’ufficio non ha dubbi (sconosciuti a noi i criteri utilizzati) ma certamente “selezionati” in quanto portatori di una forte “professionalità” e capaci di organizzare gli eventi entro due/tre giorni dal conferimento dell’incarico. Le manifestazioni sono previste per il 16 e 17 novembre e bisogna attivarsi per le “Location e allestimento di stand di prodotti tipici lucani, Tavola rotonda con esperti nazionali, Attività di animazione, gara di cucina e degustazione prodotti a base di pesce”.
Da questi fatti emerge chiaramente che siamo di fronte ad un nuovo caso “Verdino” questa volta chiamiamolo “Pesce Azzurro” che mette in evidenza come l’andazzo in Regione Basilicata non cambia.   
Insomma la Regione Basilicata prima calpesta la trasparenza stracciando un avviso pubblico, poi affida direttamente “scegliendo nel mazzo delle amicizie” a cavallo della scadenza due “soggetti” per un’attività complessa di organizzazione e marketing sui prodotti ittici. Sarebbe il caso anche di conoscere in che data alle imprese sono stati notificati gli affidamenti, forse in questo caso la corrispondenza ha viaggiato “telepaticamente”.
E’ scandaloso, non possono usarsi altre parole, il “Potere del Sistema Basilicata” senza pudore può permettersi di fare tutto secondo gli esponenti del “De Filippo & C. spa”.
Attueremo da subito tutte le iniziative politiche concesse dai regolamenti per fare emergere la verità e affinché si conoscano i nomi e le relative responsabilità di coloro che ritengono di potere gestire la cosa pubblica come “l’orto di casa”.
Attendiamo una risposta immediata da parte di De Filippo, non è possibile in un paese civile e democratico offendere i cittadini in questo modo barbaro.

Potenza  
                                                                                                                      Gianni Rosa

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