C'è
stato un tempo, il tempo della ricostruzione, ogni italiano aveva un futuro
anche se fatto di sacrifici. Gli operai sognavano un figlio laureato e, con
molte privazioni, a tanti è toccata questa gioia. le famiglie sognavano una
casetta e mattone su mattone, mutui e privazioni, anche questo traguardo è
stato raggiunto. Il desiderio di una casa si è incuneato nella mentalità
italiana ed è proseguito fino ai giorni nostri, ora moltissimi italiani
possiedono due muri, ricompensa di tanti anni di lavoro e sacrifici. Anche i
governi si erano dati da fare per aiutare un Paese, massacrato, a rinascere, ma
col passare degli anni i governi sono diventati sempre più avidi, non ci sono
più Presidenti che in tavola hanno solo un arancio o una mela da dividere con gli
ospiti di riguardo. Ora si viaggia ad aragoste, pagate quasi nulla, a mille
privilegi, i tempi di Guareschi sono finiti, i parlamentari viaggiano in aereo
in prima classe e non su traballanti treni densi di fumo. ma è il progresso.
Allora perchè questo progresso, questi vantaggi, li deve pagare il cittadino
meno agiato. Perchè le pensioni di chi governa sono così grasse, mentre la
vacca dell'operai deve essere così magra da non dare più latte? Il popolo è
stanco di tasse, è stanco di gabelli che lo impoveriscono sempre più, non
riesce a digerire lo sfarzo di chi dovrebbe essere a Roma per difendere i suoi
diritti. come è possibile che certe immagini della vita reale non oltrepassino
le porte del Parlamento? Si vocifera di disobbedienza civile, perchè siamo arrivati
a questo punto? Domande che non ottengono risposte, e se risposte ci sono, sono
evasive, spesso ipocrite, ma la realtà sono le pensioni, sotto i 500 euro, di
chi ha pagato i contributi, contro i 550 di solidarietà agli extracomunitari.
Anche in questo caso ci vorrebbe equità, una parola che riempie la bocca dei
politici ma che non viene applicata. Abbiamo visto anziani alla Caritas, e per
fortuna esiste, abbiamo visto persone che mettendo da parte l'orgoglio
raccoglievando verdura a fine mercato, tra gli scarti. Ma come è potuto
succedere che un popolo lavoratore, orgoglioso, che ha ricostruito un paese
dopo una guerra e lo ha reso uno dei Paesi più industrializzati, si ritrovi in
questo stato? Ed ora grazie all'IMU anche la più grande delle sue aspirazioni
sarà tassato in modo pesante contribuendo all'impoverimento di un'intera
popolazione.
Un anziano muratore
mi ha confessato" maledetto il giorno che mi sono fatto una casetta, non
sapevo che l'avrei costruita con tanti sacrifici per dare un contributo allo
stato, pensavo che fosse mia. Peccato che quando morirò lascerò un debito ai
miei figli" Parole amare, ma pensate siano esagerate? Tutti ci dicono che
il lavoro di questo Governo è apprezzato, dai politici e banchieri forse, ma al
bar davanti ad un caffè si sentono solo lamentele e complimenti alle
manovre nessuna. Presto la riforma della Sanità, tagliamo le spese, quanti
altri gabelli dovremo sopportare perchè Noi si paghino i conti dello Stato, i
costi della politica, le spese per mantenere un Parlamento che non ci difende?
E non si sorprendano i politici se Grillo riempie le piazze, se gli autonomisti
di ogni regione ingrossano le fila, scendano dai loro piedistalli e guardino la
vita vera dove non ci sono lustrini, serate allegre, al massimo una pizza, dove
non ci sono barche ne isole di proprietà, ma sono pochi soldi e un casa, speso
di proprietà di una banca causa mutuo, che ogni italiano ha il diritto di avere
e di non vedere schiacciata da tasse e imposte.
M.Teresa Armini