lunedì 30 aprile 2012

Questione urbanistica


Dal nostro programma

Policoro è una cittadina di 16.000 abitanti con un gran numero di seconde e terze case, interessata da una forte speculazione edilizia.
Oggi i palazzinari e gli interessi della rendita fondiaria, infiltrati in tutti gli schieramenti, vorrebbero spostare il campo sportivo in zona mare, cementificare la zona lido e costruire case e quartieri per una volumetria abitativa concepita intorno ad una popolazione di gran lunga superiore a quella reale. Questa nuova colata di cemento oltre a compromettere la qualità della vita dei cittadini e ad eliminare la bellezza naturale e paesaggistica del luogo, che fatalmente stenta ancora ad essere considerata come una risorsa, svaluterà ulteriormente il valore degli immobili già esistenti e graverà pesantemente sulle tasche dei policoresi, che in 16.000 dovranno pagare illuminazioni, servizi e manutenzioni per 30.000/40.000 persone. Praticamente su ogni policorese graverà una spesa quasi triplicata e in compenso il cemento coprirà per sempre le nostre opportunità di sviluppo.
La nostra proposta va in tutt’altra direzione: Stop al consumo di territorio; riqualificazione dell'esistente; D7;  regolamento urbanistico; comparti e quartieri; piano d'ambito;  contratto di quartiere; dismissione dei beni comunali.
  • Stop al consumo di territorio: oggi Policoro non ha bisogno di espandersi sotto l’egida di grandi gruppi edili provenienti dalla Puglia o da chissà dove. Oggi Policoro ha bisogno concentrarsi sulla riqualificazione dell’esistente per abbellirsi, creare servizi e dare lavoro ai tanti tecnici e alle tante imprese cittadine. Policoro ha bisogno di diventare più bella, più comoda, più vivibile e dunque appetibile dal punto di vista turistico, per porsi come polo attrattivo di un nuovo modello di sviluppo, per coniugare un alto stile di vita alle opportunità turistiche e alla vocazione agricola e naturalistica del territorio.
  • Riqualificazione dell’esistente: il centro cittadino va ampliato, pedonalizzato per dotare finalmente la città di un vero centro e di una grande piazza centrale; Piazza Eraclea deve pullulare di locali e centri di aggregazione.  Poi i parcheggi,  la piazza centrale del lungomare, l’ex zuccherificio, il Pala Olimpia, il casale Gioacchino, gli edifici abbandonati, le strade, i marciapiedi, le piste ciclabili, la costruzione di nuovi parchi, iltutto con una forte collaborazione di pubblico-privato. Inoltre il Comune deve farsi carico di sollecitare e informare adeguatamente tutti i cittadini riguardo i contributi e i benefici delle ristrutturazioni degli immobili che intendono riqualificarsi per il risparmio energetico. Il tutto partecipato e dopo aver fatto eprimere i cittadini attraverso gli strumenti della democrazia partecipata.
  • D7:  in un solo giorno faremo quello che gli amministratori troppo vicini agli speculatori edili non potrebbero fare in cent’anni: legiferare quanto ormai pacificamente il Coreco  (due Docenti Universitari , Il Legale dell’ufficio del comune, un commissario prefettizio)dopo una attenta disamina delle carte decise di fare: dare seguito alla risoluzione del contratto e restituire quelle terre agli assegnatari . In quella zona noi pensiamo a uno sviluppo turistico , non fatto di megavillaggi ma di piccoli insediamenti a conduzione familiare.
  • Il regolamento urbanistico: deve essere immediatamente adottato e approvato per dare alla città una direttiva chiara e organica e per incentivare lo sviluppo delle sue propensioni sociali e imprenditoriali. Deve essere adottato e approvato immediatamente per impedire il disordine ingenerato fin’ora dagli amministratori che, in assenza di un regolamento certo, hanno dato concessioni discrezionalmente e “amichevolmente”. Inoltre il Comune deve regolamentare anche la questione delle antenne individuare uno spazio pubblico fuori del perimetro urbano, dove istallare le antenne della telefonia , dando fine al far west i cui danni alla salute non sono censiti.
  • I Comparti e i quartieri : completare immediatamente le opere di urbanizzazioni, dotando le stesse di adeguati spazi verdi attrezzati per i Bambini e spazi per la socialità. Nei primi cento giorni andremo quartiere per quartiere e insieme ai cittadini faremo la lista delle cose previste e non fatte. Nomineremo un pool di esperti (autotassando il sindaco e gli assessori ) un legale ed un ingegnere esperto in urbanistica per attivare tutte le procedure consentite dalla legge per porre fine a una situazione scandalosa .Consentiremo nei quartieri ed incentiveremo i cittadini ad adottare un pezzo di  verde pubblico, ma la gestione dovrà essere a monte programmata e condivisa con le assemblee  con i residenti.

3 commenti:

  1. quello che è successo e succede ogni giorno a POLICORO per l'accaparramento dei voti è una VERGOGNA!Se i nostri"Padri",che hanno dato la vita per la democrazia(potere del POPOLO)avessero saputo che ci stanno rubando il diritto di opinione e di voto,forse avrebbero lasciato....Benito.Ottavio,denuncia questo che è il peggior malaffare a danno dei cittadini onesti.

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  2. In risposta al commento n.1,sono d'accordo e impotente, perchè io sono una vittima del sistema, costretto a votare una persona che sò essere indegna.A nome di tutte noi"vittime"dillo nel comizio,fai vergognare questi esseri immondi che per interesse personale non si curano di distruggere le famiglie,le amicizie.TU CHE PUOI DAL PALCO DAI VOCE A TANTI CHE NON POSSONO FARLO E DEVONO SUBIRE.

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  3. In risposta al commendo precedente è grave che c'è gente costretta a votare una persona indegna,questo significa violazioni dei principi basilari della democrazia.

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