venerdì 23 marzo 2012

Riforma art.18 aumenterà solo la precarietà


La lettura dell testo prodotto dal Governo, per riformare il mercato del lavoro, ed in particolare l'articolo 18 dello Statuto del lavoro, ci consegna valutazioni e ricadute non positive per i lavoratori e per le stesse per imprese.
Gli effetti non positivi, se il testo non verra' modificato, saranno piu' evidenti nel Mezzogiorno e, quindi, in Basilicata". Lo dichiara Pietro Simonetti, presidente del Centro studi e ricerche economico-sociali.
"La distinzione tra licenziamenti discriminatori ed economici - prosegue - finira' per indebolire i lavoratori e nel contempo allungare i contenzioni che finiranno per ingolfare l'attivita' della magistratura gia' oberata di processi oltre misura. La questione centrale della riforma, cosi come e impostata dal Governo, trasferisce il confronto tra le parti sociali, riducendone i ruoli nei Tribunali. Allocando sugli stessi un potere enorme. L'esito sara l'allungamento del contenzioso, la monetizzazione dei licenziamenti e un poderoso apparato di avvocati e parcelle. Tutto questo a fronte di circa 15.000 procedimenti innescati in Italia in dieci. Solo 350 decisi nel 2010, pochissimi in Basilicata, secondo Pierre Carniti, storico segretario della Cisl. Il valore simbolico e politico, nonche ideologico, affibbiato dal Governo e da una parte della imprenditoria, servira solo a ridurre il lavoro nel Paese e specie nel Mezzogiorno anche per l'assoluta mancanza di progetti e finanziamenti per lo sviluppo. Certamente aumentera' la precarieta infatti,non sono stati estesi gli ammortizzatori sociali ai lavoratori a progetto e precari (in Basilicata sono oltre 12.000) mentre li potranno utilizzare gli apprendisti, attuamente 250.000 in Italia, qualche milgliaio in Basilicata. In assenza di un salario minimo i lavoratori a progetto e precari finiranno per avere meno salari per contribuire all'aumento dei costi. Vedremo cosa accadra' nelle prossime settimane. Questo e' un tema che non interessa solo le parti sociali ma anche le Regioni e gli Enti Locali che finirammo, con la proposta attuale, per raccogliere gli aspetti negativi e le politiche di mancato sviluppo dell'occupazione.
Qui torna il tema del reddito minimo garantito. Bisogna farlo per dare anche speranza ai giovani e fermare i flussi di emoigrazione".
P.Simonetti

3 commenti:

  1. E' vergognoso il clientelismo che ci circonda...Questa situazione non finirà mai, se continuiamo a votare il M., il M. e tra un anno B. e C.
    Date un'occhiata in ospedale e vedete tutte le assunzioni a tempo indet. e soprattutto quelle a tempo det. come alle casse che li umiliamo con 400 euro mensili per 3 ore al giorno, solo per assumere più personale...
    Fare che fare, fateli lavorare come si deve a tempo pieno e pagateli come si paga, così invece di creare precariato e clientelismo, si fa in modo che mettano su famiglia anche loro... Ma poi sarebbero troppo buoni... e i dipendenti, non più ricattabili, quindi si andrà avanti così e siccome c'è povertà e crisi e noi siamo dei pecoroni, andiamo avanti così e accontentiamoci delle briciole e di essere precari a vita e magari dopo anni di lavoro, cambia il politico di turno e ti mandano pure a casa... Votate gente votate... Vi hanno fatto pelo e contropelo ma quando vi contattano dall'ALTOOOOO voi vi sciogliete come neve al sole... siete vomitevoli... dignità, meno che zero...

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  2. LA GENTE QUESTO E' QUELLO CHE VUOLE VEDI PRIMARIE PD...

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  3. Più precari: più clientelismo, più voti di scambio, più ricattabilità, più zerbinaggine...
    Meno precari: significherebbe la morte di tutto quello che sta scritto sopra e quindi molti politici corrotti e delinquenti non esisterebbero... Eh lo so, si starebbe molto meglio, ma purtroppo loro vogliono così e noi pure, visto che poi pieghiamo la testa e andiamo a votare. Se davvero lo volessimo, potremmo provare, incominciando da queste votazioni a non votare la casta, PD e PDL, ma la gente comune e umile. Tra tutti vi segnalo Frammartino, non sarà un santo, ma almeno si distingua dalla massa... Se non vi va bene, non andate proprio a votare o al max scheda bianca...
    Pino C.

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