Anche oggi il quotidiano parla di Lopatriello , così come avevamo previsto quando gli dicevamo che non doveva temere di scomparire dalla scena , che di lui si sarebbe continuato a parlare ed avrebbe guadagnato le prime pagine dei giornali . Tutto si sta avverando , anche se di lui si parlerà sempre di più nelle pagine della cronaca giudiziaria. Si evince nelle parole di Lopatriello la certezza che sarà rinviato a giudizio , ed omette di dire che la prova di tutte le prove a suo favore , quella che vi era la giunta ed era impossibile che quel giorno vi fosse nella stanza Ierone con i sigari , è stata smontata dai suoi stessi assessori , in primis Leone che ha smentito la circostanza , quindi Lopatriello si è beccato un'altra accusa , ma non è la prima bugia di Lopatriello , omettiamo di ricordarne le altre. Sarà ricordato come il sindaco dello Jammer e dello Scanner , di questo gli dobbiamo essere grati , noi poveri ignoranti che non conoscevamo questi strumenti , grazie a lui possiamo dire oggi di aver imparato qualcosa di nuovo su come eludere le intercettazioni.
Intanto oggi Lopatriello si smentisce , giustificando che non ha mai chiamato pennivendoli i giornalisti del quotidiano , ci da l'impressione che davanti ai microfoni della radio diventa incontinente , forse condizionato dal vocabolario delle parolacce che sono patrimonio lessicale del suo amico.
Intanto Filippo Vinci , rompe con il duo Lopatriello Ierone . L'avvocato ieri ha annunciato che sta lavorando con la casa dei moderati e il segretario della DC , alla costruzione di un'altro centro in contrapposizione alla scelta Ierone - Lopatriello che puntano su Gianni Di Pierri.Pubblichiamo l'articolo del quotidiano di ieri.
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scatenato dalla notizia del Quotidiano, che ieri ha reso note le motivazioni della richiesta di rinvio a giudizio, formulate al giudice per l’udienza preliminare, Rosa Bia, dai pm Rosanna De Fraiae Celestina Gravina, già membro del pool “Mani Pulite” a Milano. Istigazione alla corruzione, corruzione aggravata e falso ideologico. Questi i capi d’accusa di cui deve rispondere Lopatriello ed ilsuo ex assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone, insieme con altri 13 indagati per presunte tangenti nell’appalto della pubblica illuminazione. Ne ha per tutti, Lopatriello, non risparmiando neppure il Quotidiano, accusato su una radio locale di avere alle proprie dipendenze non giornalisti, ma “pennivendoli”. Dimentica che i professionisti del Quotidiano, sempre più spesso, scoperchiano le pentole del malaffare in Basilicata. Ma la vicenda giudiziaria di Lopatriello è ancora in divenire, con l’udienza preliminare alle porte, già fissata per il prossimo 28 febbraio,che potrebbe concludersi con un rinvio a giudizio. «Io voglio comparire prima possibile davanti alla magistratura giudicante - si sfoga l’ex sindaco- perchè quella inquirente, pur godendo del mio massimo rispetto, non può entrare troppo nel merito di questo baillame, rappresentato dalle indagini condotte sulla vicenda». Dimentica ancora, Lopatriello, di essere stato già sottoposto al giudizio di ben 4 magistrati giudicanti, dal Giudice per le indagini preliminari, Roberto Scillitani, ai tre del Riesame, Gerardina Romaniello (presidente), Ivana Salvatore (giudice estensore) e Federica Villano, che il 3 febbraio 2011 rigettarono la sua richiesta di scarcerazione, specificando che: “...esistono indizi di colpevolezza, come si evince con nettezza dalle emergenze investigative... L’insieme degli elementi ha consentito di accertare il compimento di un’ampia attività corruttiva, avente per oggetto l’appalto della pubblica illiminazione”. I giudici “giudicanti” del Riesame, precisano ancora che: ... “Le risultanze indiziarie hanno consentito di accertare l’esistenza, presso il Comune, di un vero e proprio sistema illecito di attività corruttive per indebiti vantaggi patrimoniali...Il carattere tutt’altro che occasionale degli episodi, emerge in modo nitido”. I giudici giudicanti del Riesame, infine, concludono che: “...così delineandosi lo scenario, il prospettato pericolo di recidiva risulta particolarmente intenso per Lopatriello e Ierone, in seguito alla pluralità degli episodi delittuosi in cui sono coinvolti”. Ma Lopatriello oggi dice di «camminare a testa alta, nel rispetto delle regole, con forza e compostezza come ho sempre fatto -prosegue replicando al Quotidiano- in quanto nessuna ipotesi accusatoria risponde a verità e tutti a Policoro sanno da dove parte questa indagine; la magistratura non ha nessuna responsabilità. Questa, insomma, è la loro verità, fatta di trascrizioni distorte delle intercettazioni, in cui vengono scambiate le voci. Io non ho mai avuto niente a che fare con questo faccendiere (l’imprenditore Gigante ndr), anzi l’ho spesso evitato quando lo vedevo aggirarsi nei corridoi del municipio. Solo in una prima fase, ho cercato di capire se le sue forniture fossero economicamente vantaggiose per l’ente, visto che si spacciava per il guru delle lampade a led. Personalmente non mi sono mai occupato della gestione di appalti e questo faccendiere è stato mandato a Policoro solo per danneggiarci, dovrà rispondere delle falsità che ha dichiarato. Voglio essere giudicato punto per punto, anche sulla questione della Giunta (su cui verte l’ac cusa di falso ideologico per presunte mendaci dichiarazioni circa l’orario di una riunione finalizzate a coprire, sempre secondo l’accusa, la consegna di una tangente ndr). Su questo fatto è ridicolo il tentativo degli investigatori di cambiare la realtà dei fatti». Lopatriello è spesso critico su chi ha investigato, pur ribadendo il rispetto e l’ammirazione per il Corpo della Guardia di finanza. Poi la dichiarazione d’intenti e il motivo per cui proprio lui, insieme con Ierone, ancora oggi lavorano alle trattative politiche perle prossimeComunali, chevedono tra i candidati sindaco in pole position proprio Gianni Di Pierri, suo avvocato nel procedimento del “Sistema Policoro”. «Fino a prova contraria ribadisce Lopatriello io sono incensurato e lo resterò fino al terzo grado di giudizio; nel processo “Toghe Lucane”avevo 6 capi d’imputazione (corruzione, truffa, associazione a delinquere ndr) e facevo comunque il sindaco. Poi sono stato assolto. Martedì prossimo, il mio avvocato (Di Pierri ndr) si limiterà a chiedere al Gup la verificadi questioni tecnico procedurali, per il resto io voglio essere giudicato. Questo, ovviamente, non mi impedirà affatto di fare attività politica a tutti i livelli; non mi candido al Comune, ma potrei farlo in altri contesti. Io ho un mio codice morale, apprezzato dai miei cittadini». Solo per amore di verità, ricordiamo che su Toghe Lucane pende ancora l’appello contro la sentenza di primo grado,chiesto dal pubblico ministero. Ma questa è un’altra storia.
Antonio Corrado
LEX SINDACO DICE:"(...)Io ho un mio codice morale, apprezzato dai miei cittadini (...)".
RispondiElimina1° qualcuno gli vuole dire a quest'uomo che non'è più sindaco per nostra fortuna;
2° con tutta la mia buona volontà, non sono riuscito a trovare nessun cittadino che lo apprezza come dice lui anzi...
....premesso che martedì sarò presente anche io in tribunale per assistere all'udienza e godermi lo spettacolo...sommessamente mi chiedo e chiedo a tutti coloro che leggono questo blog: perchè il Comune di Policoro non si è costituito parte civile? E, se dovessi essere smentito, chi sarà il legale dell'Ente per la costituzione di parte civile? Gianni Di Pierri? (che ricordo a me stesso, essere avvocato del sindaco nel suddetto procedimento ma anche avvocato del Comune) o Filippo Vinci? (avvocato del sindaco nel procedimento toghe lucane)....
RispondiElimina.....ad ogni buon conto martedì avremo la risposta....
Leone era quello che avrebbe messo la mano sul fuoco sull'innocenza dei suoi amici, poi che cosa e' successo si e' bruciato?
RispondiEliminale chiacchiere di lopatriello
RispondiElimina... ho capito bene? sia vinci che dipierri sono difensori di lopatriello? e sono gli attuali candidati sindaci?é una barzelletta un incubo o cosa?...che schifo!
RispondiEliminaMa dove vanno camminando sti morti, non li votano nemmeno le mogli più, dove vanno, ma non li sentono i commenti della gente, non quelli scritti ma quelli verbali nei bar...
RispondiEliminaIl fratello si crede che la gente è stupida e li rivota o vota solo lui... Ma che vogliono ancora da Policoro, andassero in Romania perchè quì in politica noi non li vogliamo...
Caro frammartino delle mie scarpe che ne sai tu?Quando mai ierone è stato sopranominato il cubano,quando mai ha avuto l'abitudine di fumare sigari..queste sono detti ke ti inventi per avere notorietà...sai ke ki non sa le cose reali segue e crede a tutte le cavolate ke dici,le persone ke conoscono le cose come stanno si fanno una bella risata... il Cubano non si candida per dimostrare la sua lealtà e noi tutti lo stimiamo e rikordati che sono in tanti ke ankora credono in lui...e speravamo in sua candidatura...Adesso dimostra tu quanto vali
RispondiEliminail Cubano non si candida se no qualcuno scopre che i voti che dice di avere li vede con il cannocchiale, e poi deve tornare a fare il gommista
RispondiEliminacosimì..se ti voto mi fai lo sconto sulle gomme dell'auto ?
RispondiEliminaMa cosimo torna a fare il gommista perkè non ha paura del lavoro ma rikordati caro anonimo ke è per suo volere non è attaccato alla poltrona e poi per i voti non deve usare nessun cannochiale fidati... gli elettori di ierone lavorano e non stanno al computer perkè non lo sanno nemmeno usare,e poi il gommista o lo si vota o no lo sconto lo fa sempre :) W Ierone W uno di noi...Sempre!!!
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