martedì 13 dicembre 2011

Quei Terreni valgono Milione. Inchiesta del giornale Basilicata 24 sui Terreni Alsia asserviti a Marinagri


quale“azione risarcitoria” si è riservata di perseguire l'Alsia (Agenzia lucana per lo sviluppo e l'Innovazione in Agricoltura) nei confronti della società Ittica Vald'Agri, per quei “29 ettari di terreno” di proprietà pubblica ma rientrati “senza titolo” nella planimetria del villaggio turistico 'Marinagri'?

Di seguito un estratto dell'inchiesta pubblicata su Basilicata24 in edicola da sabato 10 dicembre

Del contenzioso ormai si è persa ogni traccia. Ma la questione viene sollevata nel settembre 2007, con un interrogazione scritta al presidente De Filippo, dall'allora consigliera regionale Emilia Simonetti. “I 29 ettari di terreno” sono quelli rilasciati dal fiume Agri molto probabilmente a seguito dell'alluvione del '59, ma sicuramente, come mostrano delle foto aeree scattate dall'Istituto Militare e di cui la stessa Alsia è in possesso, in un periodo compreso tra gli anni '50 e il 1972. Aspetto, questo, centrale, per capire perché quei terreni sono pubblici e non privati.

I terreni acquisiti dall'Ittica Val d'Agri e l'inscatolamento di pesce “mai partito”Nel novembre del 1973 un decreto firmato dal prefetto di Matera espropria all'Ente di Irrigazione di Puglia e Basilicata (le cui proprietà sono oggi appannaggio dell'Alsia) 151 ettari, decretandone l'occupazione “d'urgenza” da parte dell'Ittica Val d'Agri. Alla società facevano capo alcuni soci tra cui VincenzoVitale. Su quei terreni avrebbe poi trovato le sue fortune il villaggio turistico Marinagri. A quei tempi, invece, la Ittica Val d'Agri avrebbe dovuto creare una società di inscatolamento di pesce. Non risulta, però, come fa notare il blogger Ottavio Frammartino, “che sia stato inscatolato un solo grammo di pesce”. Ma questo è solo un dettaglio della vicenda.


Ettari già emersi dal fiume prima del '73: questione centrale Ritorniamo ai terreni riemersi dall'alveo del fiume in seguito allo spostamento del letto fluviale e oggi asserviti a Marinagri. I famosi 29 ettari. La Ittica Val d'Agri li accatasta, in quanto “rilasciati dal fiume” solo nel 1976. In base ad una documentazione fotografica dell'Istituto Militare, però, emerge che i terreni erano già emersi prima dell'acquisizione della proprietà da parte del privato e prima del decreto prefettizio (1973) che consentiva “l'occupazione” dei 151 ettari. Il letto del fiume, ridisegnando i confini, si era spostato, come mostrano alcune foto dello stesso Istituto, prima del 1972. Aspetto, questo, che restituisce i terreni, di fatto, al demanio. E lo sa anche l'Alsia, che ne ricostruisce i passaggi chiave in una relazione tecnica datata 2 gennaio 2009.

L'Alsia, le verifiche e la delibera del maggio 2009: “Azione risarcitoria”L'Alsia, che ha ereditato il diritto alla proprietà di quegli ettari dall'ex Ente per l'Irrigazione, poi Esab, dopo l'interrogazione consiliare della Simonetti avvia le sue verifiche. Siamo alla fine del 2007. Attinge un parere tecnico dall'avvocato Garofalo, dell'Università degli Studi di Bari. E' quanto emerge in una delibera dell'Agenzia del maggio 2009. Nel documento si sottolinea: “A seguito del parere si rende necessario affidare un incarico finalizzato alla proposizione di un'azione civile e risarcitoria che tuteli il patrimonio dell'Alsia”.


Ottobre 2008: l'Alsia insisteIl 22 ottobre 2009 il commissario straordinario Paolo Galante, con una delibera affida all'avvocato Zaccagnino, di Potenza, l'incarico di “promuovere azione giudiziaria nei confronti di 'Ittica Val d'Agri, Marinagri Spa”'e delle altre società collegate. L'obiettivo, si legge a chiare lettere, è “la retrocessione dei terreni di proprietà dell'Agenzia detenuti senza titolo”. “Qualora i terreni dovessero risultare non restituibili – è scritto nella delibera – si chiede di condannare le suddette società al risarcimento dei danni, in favore dell'Agenzia, nella misura che sarà accertata in corso di causa”.

Due anni di buioA due anni da quella delibera, però, non emergono azioni penali intentate dall'Alsia. Al commissario Galante è subentrato Romaniello, nominato all'indomani delle regionali 2010. E il suo mandato è in scadenza. Ma del contenzioso non c'è traccia. A quanto ammontava il valore di quei terreni presumibilmente “occupati senza titolo” da Ittica Val d'Agri e che rientrano oggi nella planimetria del villaggio Marinagri?


Quei terreni valgono almeno 15 milioni. Intervenga De Filippo”“Quei terreni valgono almeno15 milioni di euro ”, sostiene Ottavio Frammartino, oggi blogger e ieri segretario provinciale di Matera di Rifondazione Comunista. “E di questi tempi – aggiunge - in cui non si sa che fine faranno i precari dell'Alsia, una cifra simile per loro sarebbe una boccata di ossigeno”. Ma non solo per loro, ovviamente. Ci sarebbero mille modi per impiegarli. “Si tratta pur sempre di terreni di proprietà della Regione, quindi pubblici”, fa notare Frammartino. Che lancia un invito proprio ai vertici della Giunta lucana. “In un momento in cui l'Italia e Monti ci chiedono sacrifici, sarebbe opportuno che intervenisse direttamente De Filippo, in sostituzione dell'Ente, riprendendo un bene pubblico, gli ettari asserviti senza titolo a Marinagri, per destinarli alla collettività”.

Eugenio Buonanata

4 commenti:

  1. E la procura di matera che fà??? corre dietro i furtarelli?

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  2. ahahah il re del bluff, è vero. ha inaugurato in pompa magna con tanto di nastro, fotografi, giornalisti e applausi, il rondò di viale Salerno. ahahah ha inaugurato un cantiere ancora aperto

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  3. sulla strada della redenzione, Lopy sabato era ad inaugurare il derby di calcio a 5, con la tuta dell'Avis del nemico Porsia addosso (ed è già un segno tangibile del cambiamento, visto che fino a ieri vestiva solo tute dell'Eden del compare Diliberto). Domenica sarà in piazza ad inaugurare il Natale vestito da Babbo Natale. Poi in agenda c'è l'inaugurazione del pranzo di Natale vestito da agnello. Speriamo non voglia inaugurare l'effetto antipiretico della Tachipirina in supposte.

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  4. vorrei sapere una cosa.
    Vorrei sapere dove sono finiti tutti i posti di lavoro promessi da marinagri,
    dove sono finite e come sono finite tutte le imprese e le maestranze che hanno lavorato a Marinagri e che vantano ingenti crediti...e rimasti impagati...ù
    dove e come sono finiti i fiumi di soldi pubblici stanziati per marinagri ....
    dvoè il meraviglioso sviluppo che questo villaggio turistico doveva garantire,
    dove sono i vips....
    a me sembra che ci sono solo convegni e qualche pranzo di sedicente beneficenza organizzata al solo fine di tenera a galla una città sull'acqua che altrimenti rischia di affondare.
    E poi vorrei tanto capire che cosa significa quella pubblicità di marinagri con il nodo...il nodo.....che dovrebbe sciogliersi.
    Sono anni che la foto di questo nodo campeggi anella pubblicità sul giornale di policoro...a me sembra che l'unico ìnodo è quello digestivo rimasto a tanti creditori all'asciutto e lavoratori non pagati.
    Poveri policoresi la prossima volta che qualche incantatore vi promette lavoro ocn i nosldi pubblici...i nostri soldi.......pensate a marinagri e poi decidete se credere ad altre fantonie.
    Un policore inc.....zatissimo

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