lunedì 24 ottobre 2011

Ricorso al Garante per i numeri del Pdl lucano sulla card benzina


Il Pdl lucano continua a giocare coi numeri, ma i conti non tornano sui soldi in litri di benzina da erogare col Bonus della card. No Scorie Trisaia si appellerà al garante della comunicazione, segnalando il Pdl per pubblicità ingannevole . Avendo parlato in questi ultimi mesi di cifre assurde e propagandistiche di una realtà che non è così. I patentati lucani non riceveranno 400 euro e nemmeno 600, la cifra record pronunciata l’altro giorno in conferenza stampa a Matera. A parte il fatto che la Legge 99, art. 45 parla di residenti e non di patentati, per cui, la cifra che si determina col 3% del valore commerciale dei barili estratti, andrebbe suddivisa tra tutti i lucani residenti, ma anche ammettendo che in qualche comma successivo, sia stata precisata la nota che va ai patentati che ne fanno richiesta, i numeri di 270 mila patentati richiedenti non porta alle cifre di bonus benzina espresse dal Pdl lucano, per enfatizzare una propria proposta di legge. 32 milioni di euro maturati nel 2009, meno circa 5 milioni di euro di spese postali e di realizzazioni delle card (la ditta che li produce è sicuramente l’unica che fa l’affare – di chi sarà?), fa 27 milioni di euro che divisi per 270 mila patentati fa un calcolo facile facile: 100 euro a patentato. Quanto più o meno offrono la Esso, la Total e l’Eni in recenti pubblicità televisive come sconto per gli affezionati della loro benzina.

E se è vero che nel 2012, riferito alle estrazioni del 2010, il bonus benzina sarà più ricco, stiamo pur sempre parlando di circa 177 euro, poco più di 14 euro al mese, che arriverà nella card dei lucani per tutto il 2012. Per non parlare del 2013, riferito al 2011, che porterà miseria nella bonus card dei lucani: il centro oli di Viggiano è stato fermo due mesi perdendo circa 500 milioni di euro e in più, nel 2011, il barile di greggio non è andato oltre gli 80 dollari, contro i 120 degli anni precedenti.Se poi si avvererà quello che auspica il Memorandum bipartisan di Guido Viceconte e Vito De Filippo, che auspica anche tutto il Pdl lucano, di raggiungere 200 mila barili al giorno, raddoppiando estrazioni petrolifere e bonus benzina corrispondente, il Pdl lucano si rifaccia i conti, perché ai patentati lucani non andrà all’anno più di circa 200/300 euro.

Ma a che prezzo per l’ambiente,l’agricoltura ,il turismo , per il circuito della nostra acqua e per la salute dei lucani, se lo sono chiesti quelli del Pdl? Dai quali ci saremmo aspettati non un inciucio minerario, ma una bella opposizione a questa ennesima beffa collettiva ai lucani, che tra l’altro pagano la benzina alla pompa al prezzo più alto d’Italia. Col paradosso di Viggiano, stazione Eni, 1,655 euro la super e 1556 il diesel.Linfomi, leucemie e tumori sono in forte crescita proprio nelle aree industrializzate della Basilicata, e anziché fermarsi a chiedere cosa fare, si continua a perforare e a estrarre altri 26 mila barili al giorno dai monti di Marsico Nuovo. Dove ci sono le sorgenti del fiume Agri che in tal modo si consegnano ai rischi di un’attività mineraria e agli interessi dei petrolieri. Gli unici, oltre la ditta che realizza le Bonus Card, a guadagnarci veramente da questa brutta storia lucana.Più che fare calcoli propagandistici per fini elettorali e per favorire le trivellazioni in Basilicata, per i quali No Scorie Trisaia ribadisce che si rivolgerà all’Autority, il Pdl Lucano si faccia garante della salute dei lucani e non del bonus benzina.

E se, per sue compromissioni politiche, proprio non può chiedere una moratoria sul petrolio, che almeno si unisca alla gente e chieda di sospendere la perforazione e l’estrazione intorno alle sorgenti dell’Agri. Per evitare un atto contro l’umanità. [Movimento No Scorie Trisaia]