mercoledì 12 ottobre 2011

FENICE / ARPAB: ARRESTI – Sigillito e Bove accusati di “disastro ambientale”

Cominciano a girare le prime notizie sull’inchiesta che ha portato, stamattina, all’arresto di Vincenzo Sigillito, ex direttore dell’Arpab (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente della Basilicata) e Bruno Bove (coordinatore provinciale dello stesso ente) (leggi QUI). I due sono ora agli arresti domiciliari. Le accuse per i due sono molto pesanti:disastro ambientale e omissione di atti d’ufficio. Nell’indagine è indagato anche l’assessore regionale alle Attività produttive (all’epoca dei fatti, assessore all’Ambiente), Erminio Restaino (leggi QUI).

L’inchiesta è della procura di Potenza. Secondo i magistrati, l’Arpab avrebbe tenuto nascosti i dati sull’inquinamento ambientale prodotto dall’impianto nell’area, pur avendo l’obbligo di inviare i dati agli enti locali, e in particolare alla Regione Basilicata di cui è ente strumentale, sulle verifiche effettuate. Eppure – a leggere i dati che il nuovo direttore Raffaele Vita ha diffuso nei giorni scorsi (QUI si trovano i documenti ufficiali che avevamo pubblicato il 19 settembre scorso) – il termovalorizzatore ha inquinato le falde acquifere dal 2002 (forse anche da prima, ma i dati non si conoscono). Inquinanti di ogni tipo (manganese, benzene e altri tipi di sostanze e metalli pesanti a volte considerati cancerogeni) sono stati trovati in quantità superiori alla norma.

Ad aver operato, i carabinieri. Il giudice per le indagini preliminari che ha deciso per gli arresti è Tiziana Petrocelli, il magistrato che li aveva richiesti Salvatore Colella.

Disposto anche il divieto, per due mesi, di ricoprire cariche direttive per altre due persone: l’ex procuratore responsabile della Fenice, Giovanni De Paoli, e il responsabile attuale, Mirco Maritano.

1 commento:

  1. Ancora è niente a confronto di quello che si sentirà...

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